Coppa del Mondo di sci alpino: le formazioni azzurre

Sebbene ci avviamo verso la stagione estiva (Nonostante il clima invernale e tragico che tanto dolore sta portando sul nostro paese), cominciano i lavori preparatori per le Nazionali italiane al femminile e al maschile di sci alpino.

La Federazione, infatti, ha diramato le formazioni che saranno protagoniste sulle nevi più importanti di tutto il mondo nel massimo circuito internazionale alla conquista della sfera di cristallo generale e di quelle di specialità in quel della Coppa del Mondo; ecco nel dettaglio il tutto:

SEZIONE FEMMINILE:

Direttore TecnicoRulfi Giovanni LucaPrato Nevoso Team

COPPA DEL MONDO ELITE

TECNICI

Allenatore ResponsabileRulfi Giovanni LucaPrato Nevoso Team
FisioterapistaPozzi DarwinMilano Ski Team A.S.D.
Preparatore altetico/AllenatoreAbruzzini GiuseppeS.C. Pila-Gressan A.S.D.
Skiman Ditta SalomonPetrulli Gianluca
Skiman Ditta RossignolSbardellotto Mauro
Skiman Ditta AtomicGreppi Barnaba
Skiman Ditta HeadTuti Thomas


ATLETE

Bassino Marta27/02/1996C.S. Esercito
Brignone Federica14/07/1990C.S. Carabinieri
Curtoni Elena03/02/1991C.S. Esercito
Goggia Sofia15/11/1992G.S. Fiamme Gialle

COPPA DEL MONDO POLIVALENTI

TECNICI

Allenatore Responsabile DH-SGFeltrin GiovanniC.S. Carabinieri
AllenatorePavoni GiorgioS.C. Radici Group
AllenatoreSimoncelli DanieleS.C. Rongai Pisogne Asd
AllenatoreBrignone DavideS.C. Crammont Mont Blanc
AllenatoreAgazzi LucaSkiing A.S.D.
AllenatoreStefanini PaoloS.C. Claviere
FisioterapistaBaruzzo ClaudiaS.C. Claviere
FisioterapistaSantagostino Pretina MatteoA.S.D. Alaska
Preapratore AtleticoScarian LucaU.S. Lavazè – Varena A.S.D.
SkimanBorgis LucaS.C. Gran Paradiso A.S.D.
SkimanCompagnoni Walter


ATLETE

Delago Nadia12/11/1997G.S. Fiamme Oro
Delago Nicol05/01/1996G.S. Fiamme Gialle
Melesi Roberta18/07/1996G.S. Fiamme Oro
Pichler Karoline30/10/1994G.S. Fiamme Oro
Pirovano Laura20/11/1997G.S. Fiamme Gialle

COPPA DEL MONDO GS-SL

TECNICI

Allenatore Responsabile SLLorenzi RobertoPolisposrtiva Alpe Cimbra A.S.D.
AllenatoreMarguerettaz ThierryC.S. Esercito
AllenatoreBergamelli GiancarloS.C. Ponte di Legno A.S.D.
Skiman/AllenatoreBianchetti PaoloS.C. Radici A.S.D.
Preparatore Atletico/AllenatoreTaricco PietroEquipe Limone A.S.D.
FisioterapistaMotalli FabioSanta Caterina Valfurva
SkimanRizzi PascalS.C. Madonna di Campiglio
SkimanMartini NicolaFalconeri S.T.

ATLETE

Della Mea Lara10/01/1999C.S. Esercito
Gulli Anita20/06/1998C.S. Esercito
Peterlini Martina24/10/1997G.S. Fiamme Oro
Platino Elisa08/01/1999C.S. Carabinieri
Rossetti Marta25/03/1999G.S. Fiamme Oro
Sola Beatrice11/02/2003G.S. Fiamme Oro
Zenere Asja13/12/1996C.S. Carabinieri

SEZIONE MASCHILE:

COPPA DEL MONDO DISCIPLINE VELOCI:

TECNICI

Allenatore responsabileGalli LorenzoS.C. Livigno
Allenatore Paris DominikGhidoni AlbertoS.C. Collio A.S.D.
AllenatoreCorradino ChristianC.S. Esercito
AllenatoreStaudacher PatrickC.S. Carabinieri
FisioterapistaPrucker EinarC.S. Carabinieri
Preparatore atleticoVerga DavideSki Team Fassa
SkimanPrati CesareS.C. Formazza
SkimanMarta IrvinS.C. Chamolè
Skiman ditta NordicaZanon Josef
Skiman ditta RossignolKalamar Ales


ATLETI

Alliod Benjamin24/01/2000C.S. Esercito
Bosca Guglielmo05/06/1993C.S. Esercito
Casse Mattia19/02/1990G.S. Fiamme Oro
Innerhofer Christof17/12/1984G.S. Fiamme GIalle
Molteni Niccolò27/07/1998C.S. Esercito
Paris Dominik14/04/1989C.S. Carabinieri
Schieder Florian26/12/1995C.S. Carabinieri
Zazzi Pietro22/07/1994Reit Ski Team Bormio


COPPA DEL MONDO DISCIPLINE TECNICHE
:

TECNICI SL

Allenatore responsabileDel Dio SimoneS.C. Bardonecchia
AllenatoreCostazza StefanoSki Team Fassa A.S.D.
AllenatoreImberti IvanS.C. Radici Group
Preparatore atleticoBianco Dolino FabioS.C. Sestriere A.S.D.
FisioterapistaFrancescato StellaS.C. Noveis
SkimanFerrari NicolaS.C. Radici Group
SkimanVuerich LucaC.S. Esercito
Skiman ditta AtomicKleer Georg
Skimand ditta FischerGay Giorgio MariaS.C. Sestriere
Skiman ditta VolklMorandi GabrieleRevolution Ski Race A.S.D.


ATLETI SL

Barbera Corrado14/11/2002C.S. Esercito
Canins Matteo02/03/1998G.S. Fiamme Gialle
Gross Stefano04/09/1986G.S. Fiamme Gialle
Kastlunger Tobias09/09/1999G.S. Fiamme Gialle
Maurberger Simon20/02/1995C.S. Carabinieri
Razzoli Giuliano18/12/1984C.S. Esercito
Sala Tommaso06/09/1995G.S. Fiamme Oro
Vinatzer Alex22/08/1999G.S. Fiamme Gialle


TECNICI GS

Allenatore responsabileFill PeterC.S. Carabinieri
AllenatorePeraudo AdamS.C. Claviere
Preparatore atletico/allenatoreMarchetti DavideS.C. Madonna di Campiglio
SkimanCoriani RiccardoTeam Razzolo S.S.D.
SkimanUrbani MaurizioPresolana S.R.
Skima ditta SalomonKristian Robert


ATLETI GS

Borsotti Giovanni18/12/1990C.S. Carabinieri
De Aliprandini Luca01/09/1990G.S. Fiamme Gialle
Della Vite Filippo04/10/2001G.S. Fiamme Oro
Franzoni Giovanni30/03/2001G.S. Fiamme Gialle
Zingerle Hannes11/04/1995C.S. Carabinieri

Ramona Siebenhofer dice basta: si ritira a 31 anni la portacolori austriaca

Foto: Stefan Brending / Lizenz: Creative Commons CC-BY-SA-3.0 de

Altro ritiro eccellente per lo sci alpino: Ramona Siebenhofer a 31 anni ha deciso di appendere scarponi e sci al chiodo e di terminare così la sua carriera agonistica.

La portacolori austriaca nativa di Tamsweg e vincitrice della Coppa Europa nel 2013 lascia l’attività agonistica al termine di un’ottima carriera che l’ha vista solcare le nevi più importanti del mondo: la salisburghese ha disputato ben 205 presenze nel massimo circuito intercontinentale per un totale di 2 vittorie conquistate nel back-to-back nel gennaio del 2019 entrambe in discesa libera sull’Olimpia delle Tofane in quel di Cortina d’Ampezzo per un totale di 7 podi complessivi.

Sfortunata ai recenti Campionati del Mondo di Courchevel / Méribel dove nella gara di combinata alpina vinta poi dalla nostra Federica Brignone ha sfiorato la medaglia di bronzo chiudendo la quarto posto.

Mancherà di certo il suo sorriso e la sua enorme disponibilità con tutti con un circo bianco che perde non solo una protagonista ma anche una ragazza meravigliosa ed eccezionale cui auguriamo le migliori soddisfazioni per il resto della sua vita fuori dal circuito sportivo.

Lo sci alpino riabbraccia Meta: Hrovat sarà al via della prossima stagione agonistica

Lillehammer 2016 Ladies’ slalom – Author pleclown

La prima notizia bella dell’offseason dello sci alpino è made in Slovenia, ed è un piacere enorme perché non fa altro che annunciarci il ritorno alle attività agonistiche di uno dei talenti più cristallini degli ultimi anni: Meta Hrovat.

Soltanto sei mesi fa, Meta aveva annunciato al mondo la sua decisione di appendere anzitempo gli scarponi e gli sci al chiodo a seguito di un periodo difficile sia sotto il profilo fisico considerando Lenzerheide quando nel gigante elvetico accusò una forte contusione ossea al femore all’altezza del ginocchio destro, e anche sotto quello psicologico dove probabilmente un accumulo di tensioni aveva fatto la differenza; in questi giorni, invece, abbiamo il piacere di riaccoglierla nel novero delle atlete più importanti al mondo in questo meraviglioso sport.

Un cambio di rotta che significa molto per lei stessa in primis e per il circuito internazionale che riannoverà tra le sua fila questa ragazza che si ripresenterà ai nastri di partenza con un libro del tutto nuovo, da scrivere, attraverso delle soddisfazioni che con il suo solito duro lavoro non mancheranno certamente di nascere. Hrovat, tra l’altro, cambierà anche materiali passando da Salomon a Head.

La carriera di Meta sin qui racconta di due titoli iridati in senso juniores ai Mondiali del 2018 e del 2019, quattro podi in Coppa del Mondo tutti ottenuti al terzo posto, e tantissimi margini di miglioramento su questa splendida promessa che a 25 anni ha ancora tanto da dare e tutto da scrivere: un talento puro e luminoso, determinato sempre più che mai, con nel suo bagaglio sportivo tante di quelle asticelle sempre più da posizionare in alto che siamo certi riuscirà a superare attraverso quella scintilla, un tempo persa, e oggi ritrovata.


Merci, Madame Tessa

AuthorStefan Brending (2eight)

Tra le tante atlete di sci alpino che negli ultimi anni hanno saputo far emozionare in lungo e in largo attraverso non solo la propria classe come atlete, ma anche e soprattutto mediante la gentilezza, l’esser positivi sempre, e gentili e disponibili con tutti, Tessa Worley ha recitato in tal senso una parte da leone risultando un esempio per tutte le persone giovani che vogliono avvicinarsi a questa disciplina dentro e fuori la pista; una atleta straordinaria e rara come poche sotto tutti i punti di vista e che, nell’ultimo gigante stagionale nelle finali a Soldeu, ha messo la parole fine alla sua enorme carriera e ha consegnato a noi tutti la consapevolezza di quanto ci mancherà vederla al cancelletto di partenza nella prossima stagione.

Classe 1989 nativa di Grand-Bornand, una delle località sciistiche più prestigiose nel mondo, ha per 17 lunghi anni incantato in lungo e in largo sulle nevi più prestigiose del mondo andando ad illuminare con classe e forza gradini più alti del podio e risultati meravigliosi che nemmeno rendono giustizia alla grandezza di Tessa la quale, anno dopo anno, non ha mai mollato nemmeno nel più difficile dei momenti e ha cercato sempre di spostare sempre più in alto l’asticella della stanza delle difficoltà riuscendo nella maggior parte dei casi a prevalere e a stupire il mondo attraverso le sue enormi qualità.

Attiva dal 2006 e la più veterana in pista, la transalpina ha conquistato ben 16 vittorie in carriera in Coppa del Mondo tutte arpionate nella disciplina a le più congeniale, lo slalom gigante, segmento di gara dove lei è stata Regina e tale appellativo con l’iniziale consonante di maiuscola caratura non è certamente frutto del caso: un totale di 36 podi in un circuito intercontinentale che l’ha vista sollevare al cielo la Coppa del Mondo di specialità due volte, nel 2017 e lo scorso anno nel 2017. Ma Tessa è andata oltre questo, e come le più grandi sciatrici della storia ha impresso il suo marchio anche nelle rassegne iridate attraverso i suoi memorabili ori ai Campionati del Mondo suggellati a Schladming nel 2013 e a Sankt Moritz nel 2017 sempre nella sua specialità, a cui va aggiunto anche il trionfo nel team event sempre nella stessa edizione nella località elvetica.

Quando una sportiva o uno sportivo di questa tipologia appendono i propri strumenti lavorativi al chiodo, vi è sempre quell’alone di tristezza perché sotto il punto d’osservazione sportivo viene meno sempre una figura di importanza piramidale, ma ragionando a freddo è giusto concludere laddove vi sia la consapevolezza di aver dato tutto sempre e comunque e di essere arrivati al punto di finale di una storia meravigliosa che è stato bello raccontare in lungo e in largo e, in particolare quella di Tessa, rimarrà scolpita in eterno sulla neve, una neve che ci racconta quanto è stato immenso nel corso degli anni il suo gesto e di come rimarranno indelebili i suoi risultati che menzioneranno sempre quanto Tessa Worley ha fatto per questo sport, da enorme Regina quale sempre sarà. Gigante ovviamente, e non solo per citazione disciplinare.

Il ritorno in grande stile di Lara Gut-Behrami

Author: Krzysztof Golik

La stagione 2022/23 è stata anche positiva per un’altra atleta che aveva rimesso nel mirino la possibilità di ritornare a sollevare un trofeo importante lavorando duramente e ottenendo ciò attraverso la sua consueta classe e forza che, spesso e volentieri, le permettono di prevalere sulle avversarie a suon di risultati eccezionali: ovviamente stiamo parlando di Lara Gut-Behrami e del suo trionfo nella coppa di specialità di super-g.

La ticinese è riuscita a condurre in porto una stagione con regolarità e precisione, affondando i colpi giusti e riuscendo a portarsi a casa una soddisfazione che va ad arricchire ancor di più una sin qui straordinaria carriera, una carriera che ci racconta che stiam parlando di uno dei talenti contemporanei più assoluti con nel proprio bagaglio la presenza di tre medaglie olimpiche complessive tra cui quella d’oro lo scorso anno a Pechino in super-g, due titoli ai Campionati del Mondo in super-g e in gigante a Cortina nel 2021 per un totale di otto medaglie, al cui bottino vanno aggiunte la Coppa del Mondo generale nel 2016 e le quattro di specialità compresa quella summenzionata.

Il primo sorriso si ha il 26 novembre a Killington dove metre tutti attendevano l’acuto di Shiffrin, è stata lei a portarsi a casa la prova di gigante davanti alla nostra Marta Bassino e a Sara Hector, un gigante che la rivedrà poi sul podio l’8 dicembre a Semmering ma al secondo posto nella gara lì vinta dalla statunitense condivendo ancora una volta il podio con Marta finita poi terza; sempre gigante a Kranijska Gora al terzo posto, sino ad arrivare allo splendido weekend di S. Anton dove, in due giorni di fila di super-g prima arriva terza e poi conquista la vittoria al termine di una prestazione meravigliosa.

Seguiranno poi altri due podi nella stagione regolare, il primo a Plan de Corones in gigante al secondo posto, e poi il terzo in Norvegia a Kvitfell in super-g, per poi dedicarsi totalmente alle finali a Soldeu dove prima arriva terza in discesa libera, e poi suggella il trionfo vincendo la prova di super-g davanti alla nostra Federica Brignone strappandole il trofeo.

Ci sono degli atlete e degli atleti cui parlarne è sempre un esercizio molto piacevole in quanto vai ad immergerti, totalmente, nella loro dimensione di grandezza e di immensità che riescono a produrre nel gesto sportivo, andando oltre esse conquistando di il tuo cuore da appassionato e incantandoti ogni volta sempre di più, un esercizio cui Lara Gut-Behrami ci insegna oramai da tanto tempo e cui non ci stancheremo mai di ammirare.

Kilde, il gigante buono che ha dato filo da torcere a Odermatt

Foto: Geir Owe Fredheim

Unico e solo. Aleksander Aamodt Kilde è stato l’unico atleta in questa edizione della Coppa del Mondo di sci alpino a cercare di tenere testa ad uno straripante Marco Odermatt che quest’anno ha fatto il vuoto non solo nel massimo circuito intercontinentale ma anche in ottica iridata; il fuoriclasse norvegese ha tenuto finché ha potuto regalandoci dei duelli con l’elvetico d’altri tempi nel settore veloce, contrassegnandosi come l’avversario più agguerrito nell’ottica di una rivalità sana e sportiva che gli ha concesso di alzare al cielo la sfera di cristallo di specialità nella discesa libera.

Dall’alto di un palmares che lo vede detenere nella sua bacheca una generale, due Coppe del Mondo di discesa libera, due di supergigante, e anche una Coppa Europa che raccontano di uno ieri sublime, oggi l’analisi stagionale per il fuoriclasse nativo di Bærum non può che essere positiva: detto della coppa di specialità portata a casa con 146 punti di vantaggio su Vincent Kriechmayr, Kilde è salito sugli scudi vincendo tra l’altro alcune classiche gare della specialità come la Birds of Prey di Beaver Creek, la Saslong della Val Gardena a dicembre, mentre a gennaio è salito sul gradino più alto del podio conquistando la Lauberhorn di Wengen e la leggendaria Streif di Kitzbühel, scusate se è poco. In super-g ha fatto davvero quello che ha potuto ma poi Odermatt è stato davvero straripante andando a superare poi e a conquistare la sfera di specialità togliendola proprio a Kilde che chiuderà secondo staccato di 228 lunghezze.

Forse proprio i Mondiali di Courchevel gli hanno regalato qualche amarezza concludendo le prove veloci con due medaglie d’argento sia in discesa che in super-g, venendo superato rispettivamente da Odermatt e Crawford quando pensava di avere quasi la vittoria in tasca, dei risultati che non intaccano certamente una gran bla stagione che si conclude per lui con 8 vittorie su 13 podi complessivi.

Kilde è stato davvero l’ultimo ad arrendersi, ma non vi erano nemmeno dei minimi dubbi considerando la caratura del campione quale lui è, e la straordinaria tecnica con la quale fa scorrere i suoi sci regalando spettacolo nelle nevi veloci più importanti del mondo. La stagione è finita, ma anche l’anno prossimo siamo assolutamente certi che per questi due, il meglio debba ancora venire.

Professione fenomeno: Lucas Braathen

Author Vintererbest

Fra poche settimane 23 anni, nativo di Oslo, facente parte di una delle nazionali di sci alpino più forti al mondo, quella Norvegese, che sforna sia al femminile che al maschile dei talenti grazie ad una cultura del lavoro praticamente unica al mondo a partire dal settore giovanile, professione fenomeno: queste sono soltanto poche delle innumerevoli caratteristiche di Lucas Braathen che quest’anno, riuscendoci, ha alzato l’asticella dei suoi obiettivi superando l’esame a pieni voti con una prospettiva sempre più luminosa.

Di Lucas Braathen in questo piccolo spazio ne avevo parlato sin da quel magico 18 ottobre del 2020 dove nella stagione post-covi, subito all’esordio stagionale ha conquistato a Sölden in slalom gigante la prima vittoria e primo podio della sua carriera al termine di una gara da lui interpretata in maniera sontuosa nel massimo circuito intercontinentale; quel trionfo non ci lasciò soltanto un gradino più alto del podio ma anche la gustosa sensazione, poi divenuta solidissima certezza, che ci trovavamo davanti a un talento purissimo sulle nevi in grado di far divertire con una tecnica da funanbolo carioca come le sue origini, variegando il tutto con una classe innata che oggi l’ha portato a diventare uno dei riferimenti più importanti dello sci mondiale.

Una stagione agonista, questa appena conclusasi, che lo ha visto trionfare per bene 3 volta, la prima in slalom in Val d’isère l’11 dicembre, la seconda dopo appena una settimana in Alta Badia in gigante, e l’ultima l’8 gennaio ad Adelboden ancora tra i paletti stretti. Un atleta che sa soffrire e sa gettare il cuore oltre l’ostacolo considerando che, il 2023, gli ha dato anche la paura con l’appendicectomia a pochi giorni dallo start dei Campionati del Mondo, un anno che poi ha ripagato i suoi sacrifici e la sua resilienza facendogli alzare al cielo il primo vero trofeo importante della sua carriera, ergo la Coppa del Mondo di slalom speciale portata in Norvegia con 52 punti di vantaggio sul connazionale Henrik Kristoffersen che aveva avuto il successo l’anno prima, andando infine a totalizzare la sua stagione con ben 7 podi tra cui le tre vittorie citate in precedenza.

Gli oscar della Coppa del Mondo: Marco Odermatt verso il futuro scrivendo già un immenso presente

Author Manuellopez.ch

Se al femminile di Mikaela Shiffrin abbiamo parlato in lungo e in largo, della sua grandezza e del suo cammino a dir poco regale, parimenti imperiale è stata la stagione di un solidissimo Marco Odermatt il quale, alla lunga, è riuscito nella fase decisiva della stagione a staccare il suo rivale Kilde, enorme anche lui, andandosi ad aggiudicare la sfera generale a una “serie” di altre soddisfazioni che hanno sancito il suo oramai ingresso tra i grandi (Non ne avevamo dubbi).

Marco ha iniziato precocemente a scalare le classifiche e i record nel modo identico con cui affronta le sue discese, mordendo la sua determinazione costruita attraverso un durissimo lavoro fisico e psicologico e che sta pagando relegandolo al vertice delle classifiche mondiali di sci alpino, in primis, quella generale.

Questa stagione agonistica 2022/23 ha fatto ancor di più conoscere Odermatt al mondo a suon di prestazioni sontuose anche in ambito iridato: back to back in overall condita ancora una volta da quella di specialità in slalom cui ha pensato bene di affiancarle pure quella di super-g, tanto per non farsi mancare nulla. L’apoteosi si è raggiunta ai Mondiali di Courchevel dove si è laureato Campione del Mondo in discesa libera, disciplina dove ancora insegue il successo nel massimo circuito intercontinentale dove con Kilde si è sfidato in lungo e in largo, più il titolo in gigante.

Il gigante non è solo un termine additabile solo alla sua specialità bensì anche alla sua persona, in quanto va a chiudere la stagione stabilendo il nuovo record di punti in una sola annata con 2042, superando il precedente primato di “Herminator” Hermann Maier.

Una stagione per lui da sogno, assolutamente della consacrazione a differenza di quella passata che gli aveva fatto gettare le basi (E che basi) per un futuro che è arrivato da poco e che ci menziona di un ragazzo ancora tutto da fare che potrà arrivare estremamente lontano.

Gli Oscar della Coppa del Mondo: Mikaela Shiffrin e il suo dominio incontrastato verso la storia e oltre la leggenda

Mikaela Shiffrin, USA, Startnummernauslosung, Damen Ski Weltcup, Slalom, Weltcup Flachau 2013, Flachau
(c) wildbild www.skiweltcup-flachau.at

Con la vittoria di oggi a Soldeu nella prova di slalom speciale, Mikaela Shiffrin fa calare il sipario sulla stagione agonistica femminile di Coppa del Mondo, una stagione che l’ha vista non soltanto giganteggiare in lungo e in largo nel segno della vittoria e che l’ha contraddistinta oramai ancor di più come leggenda vivente avendo superato (E rimpinguato, oggi siamo a 88) il record di 86 vittorie di Stenmark a testimonianza della grandezza di questa atleta e di questa ragazza che, ogni anno di più, riesce a stupire il mondo a forza di classe e di trionfi.

Visto il rinvio della gara di Sölden, la Coppa del Mondo si apre a Levi e ad aprire le danze è proprio lei, incantevole e forte come sempre, a fare un back-to-back il 19 e il 20 novembre che lascia già presagire che alle avversarie anche quest’anno, in tecnico e in complessivo, che servirà qualcosa di estremamente speciale per sorprenderla.

Un trailer di una stagione per lei magica ed indimenticabile, una stagione che ha meritato dopo tante sofferenze e un periodo davvero brutto che l’ha segnata ma non l’ha piegata, dimostrando ancora una volta a se stessa il grande cuore che batte nel suo corpo.

Al di là delle vittorie, la sinfonia questi mesi è stata suonata a suo di record che hanno avvolta se stessa in una dimensione nuova, più grande, che può essere vissuta soltanto da coloro che non hanno paura di vertigini ai piani alti, che può essere vissuta soltanto da atlete come lei che fanno della storia la miglior arma vincente: tanti momenti come il trionfo in terra slovena nel gigante di Kranjska Gora disputato dopo le feste natalizie l’8 gennaio dove è andata ad eguagliare la sua ex compagna di squadra, l’indimenticabile Wondr Woman Lindsey Vonn centrando quota 82 vittorie divenendo così l’atleta più vittoriosa nella storia della Coppa del Mondo femminile.

Ma Mikaela è stata protagonista alla rassegna iridata di Courchevel/Méribel dove in terra transalpina ha vinto la medaglia d’oro nello slalom gigante davanti a Federica Brignone mettendo uno dei pochi sigilli che mancava alla sua carriera, quella d’argento nel supergigante della nostra Marta Bassino e nello slalom speciale, mentre esce praticamente all’ultima porta mentre era in testa nella manche di slalom di combinata che ha vissuto il trionfo di Federica Brignone.

Ma il momento importante è stato il 30 marzo scorso quando, vincendo lo slalom gigante di Åre, ottiene il successo numero 86 in Coppa del Mondo eguagliando il record stabilito da Stenmark, successo eguagliato e poi superato il giorno dopo nello slalom speciale facendo diventare lei il punto di riferimento nella numerologia dello sci alpino mondiale.

Mikaela quindi conclude la stagione portandosi a casa non soltanto la quinta Coppa del Mondo generale a cui vanno affiancate quelle di specialità in slalom speciale e slalom gigante per un totale di 14 vittorie su 23 podi, ma anche il titolo iridato a Méribel in gigante e gli argenti in super-g e tra i paletti stretti, un bottino di enorme rispetto che la contraddistingue ancor di più un mito non soltanto nel suo sport ma anche in quello inteso in senso generale, per un futuro sempre più luminoso a caccia di nuovi ed incontrastati record affinché si possa rendere sempre più corposo, un tomo di storia che porta la firma dell’autrice più speciale, la sua.

Le ultime discese stagionali a Kriechmayr e Stuhec

Giornata inaugurale a Soldeu in Andorra delle finali della Coppa del Mondo di sci alpino 2022/23 che si appresta a vivere la sua ultima settimana di competizioni e oggi, sulla “Aliga” sono stati Vincent Kriechmayr e Ilka Stuhec a vincere le rispettive gare di discesa libera svoltesi nella mattinata.

Gara abbastanza regolare quella degli uomini in una Coppa già conquistata da Kilde (Oggi sesto) qualche settimana fa in via matematicadove l’austriaco sale sul gradino più alto del podio precedendo il duo teutonico composto da Baumann e Sander chiudendo al secondo e al terzo posto accusando rispettivamente un gap 9 e 13 centesimi; dopo ancora lingua austriaca con il compagno di squadra di Kriechmayr, Hemetsberger, che conclude a 23 centesimi di ritardo, mentre bella gara per i nostri azzurri Dominik Paris e Mattia Casse che sono rispettivamente 5/o a +0.27 e 6/o a +0.30; Florian Schieder chiude 9/o a +0.46.

Capitolo donne con il trionfo di Ilka Stuhec che vince la gara precedendo la nostra Sofia Goggia, già vincitrice della Coppa di discesa, di 51 centesimi e Lara Gut-Behrami terza a +0.81, quarta una ottima Federica Brignone ancora performante in alta velocità a 96 centesimi. Per le altre ragazze della pattuglia azzurra, troviamo Nicol Delago 15/a a +1.54, poi Pirovano 18/a a +1.85 e Bassino 23/a a +3.65.