L’Italia si sveglia con il bronzo a PyeongChang di Federica Brignone

Grande risultato nel gigante, in discesa maschile il trionfo di Svindal per la prima volta norvegese in specialità

Brignone

L’Italia si sveglia con una splendida notizia azzurra proveniente da Pyeongchang: Federica Brignone coglie la quarta medaglia tricolore di questa spedizione invernale classificandosi terza nello slalom gigante di Sci Alpino.

La nostra splendida valdostana ha condotto una gara audace e ha chiuso la propria prestazione a soli sette centesimi dalla seconda classificata, la norvegese Ragnhild Mowinckel, la quale arpiona la medaglia d’argento che va a confermare la sua splendida stagione sin qui realizzata e fatta vedere in Coppa del Mondo. Medaglia d’oro, neanche a dirlo è andata a Sua Maestà Mikaela Shiffin che, nonostante qualche rischio preso sul finale, va a prendersi il metallo più prezioso numero 2 della sua carriera (Per adesso) dopo quello in slalom speciale di Sochi nel 2014. Le altre favorite come Rebensburg e Worley deludono incredibilmente chiudendo rispettivamente ottava e addirittura quattordicesima posizione.

Tanto, tantissimo rammarico per Manuela Moelgg che aveva chiuso la prima manche in testa e che, pur essendo in vantaggio nella parte iniziale del tracciato anche in seconda, nel finale di gara si perde un pò nel finale e chiude a 1’18” dalla testa della classifica. Per la 34enne azzurra non arriva la prima vittoria in carriera nel momento più bello.

Tra gli uomini finalmente è stato possibile andare a completare la discesa libera: qui storico oro per Aksel Lund Svindal  che prende un oro stratosferico per se stesso e per la sua Norvegia che insieme vanno a scrivere per la prima volta in questa specialità alle Olimpiadi le relative denominazioni nell’albo d’oro.

Seconda piazza e argento per Kjetil Jansrud a sostengo di un avvio norvegese da sogno in questa ottava giornata di gare e terza per il superfavorito Beat Feuz che compie alcune imprecisioni e non riesce nell’intento della vittoria come da favori del pronostico. Dominik Paris chiude al quarto posto ai piedi del podio senza alcun tipo di rammarico vista che chi ha composto oggi le prime tre posizioni ha fatto una gara a sé. Sesto Peter Fill, mentre attardati nelle retrovie Christof Innerhofer e BuzziCon questo oro Svindal si conferma un numero uno assoluto mettendo probabilmente l’ultimo tassello che mancava alla sua meravigliosa carriera.

Tantissime indicazioni anche per quanto concernono gli altri risultati ottemperati nella notte italiana:

Detto di una super Norvegia in quel della discesa maschile, continuano le luci abbaglianti degli scandinavi che fanno loro la gara anche in Sci di Fondo: trionfo per Ragnhild Haga che, al suo esordio olimpico, prende l’oro nella 10km TL facendo letteralmente sognare il proprio paese.

Medaglia d’argento per la svedese Charlotte Kalla che sale a quota 2 risultati in questa edizione coreana dopo l’oro nello Skiathlon di qualche giorno fa, mentre merita una menzione incredibile per la più grande atleta di fondo di ogni tempo, Marit Bjørgen, classe 1980, che arpiona una medaglia di bronza che sa del valore inestimabile non soltanto per la voglia che ci mette sempre, ma anche per aver raggiunto una Leggenda degli sport invernali come Bjørn Dælie a quota 12 medaglie olimpiche. Nessuno come lei. Nord europei che, quindi, fanno la voce molto grossa.

Nel Pattinaggio Artistico sono state assegnate nella notte italiana le medaglie inerenti nel programma libero a coppie, e il tutto ha visto un ribaltamento di fronte a dir poco sensazionale e che ha il sapore di storia: storico trionfo di Aliona Savchenko e Bruno Massot che regalano alla Germania una medaglia d’oro assurda dopo aver realizzato un programma assolutamente impeccabile rimontando dalla quarta posizione.

Sui Wenjing e Han Cong, Campioni del Mondo, in carica chiudono al secondo posto per la Cina a 43”di punto dai tedeschi, mentre il bronzo va al Canada con Meagan Duhamel ed Eric Radford. Solo quarta la Russia.

Menzione d’obbligo per i nostri colori con la Coppia Valentina Marchei ed Ondřej Hotárek che chiudono sesti a pochi punti di distacco dai primi 5 andando a migliorare quelli che erano i loro primati. Decimi e autori anche loro di una splendida prestazione l’altra coppia azzurra Nicole Della Monica e Matteo Guarise.

In Snowboard categoria Cross maschile, l’oro va alla Francia con Pierre Vaultier che fa un meraviglioso back-to-back dopo il trionfo in Russia nel 2014 in quel di Sochi. Argento per l’australiano Jarryd Hughes mentre il bronzo va allo spagnolo Regino Hernandez. Purtroppo non buone notizie per il nostro Omar Visintin che, negli ottavi di finale a seguito di un contatto di gara, cade e dice addio alle sue velleità di vertice. Nel settore di qualifica era secondo provvisorio.

Sono andate in scena gli start nelle gare maschili di Skeleton con la prima e la seconda discesa che han visto una prestazione letteralmente superlativa da parte di Yun Sungbin che si è messo, salvo sorprese l’oro in tasca visto che ha preceduto il secondo, il russo Nikita Tregubov di ben 74 centesimi. Nelle retrovie il nostro Cecchini che staziona in posizione 24.

Infine nel Curling da registrare un’altra GRANDISSIMA vittoria della nostra nazionale maschile che, sul filo di lana, per un punto batte gli USA (10-9) e con questo successo, sognare le semifinali non è più di certo un’utopia. Continua a volare il Canada che sale a quota 3 vittorie a punteggio pieno in classifica, mentre più travagliata la vittoria britannica sui nipponici. Ecco i risultati nel dettaglio:

USA – Italia 9-10

Norvegia – Canada 4-7

Gran Bretagna – Giappone 6-5

Danimarca – Svizzera 7-9

CLASSIFICA

1 Canada 3 w

2 Svezia 2w

3 Gran Bretagna e Italia 2w

5 Giappone e USA 1w

7 Svizzera 1w

8 Danimarca, Corea del Sud e Norvegia 0w

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