Il resto delle gare a PyeongChang: il trionfo di Frida Hansdotter

La sconfitta clamorosa di Shiffrin apre scenari inediti. Dominio di Yun nello Skeleton

Hansdotter

Detto della meravigliosa Michela Moioli che regala a PyeongChang all’Italia la seconda medaglia d’oro dopo quella di Arianna Fontana nello short-track, sono andate in onda altre gare che hanno assegnato non soltanto i relativi titoli ma che hanno portato risultati a dir poco inaspettati.

Si parte obbligatoriamente menzionando lo Sci Alpino: qui avviene il risultato che non ti aspetti: Frida Hansdotter è la nuova campionessa olimpica di slalom femminile precedendo di cinque centisimi Wendy Holdener che prende l’argento, mentre il bronzo è andato a sorpresa alla giovane austriaca Katharina Gallhuber. Fuori dal podio la campionessa Mikaela Shiffrin che sbaglia clamorosamente la gara con una serie di imprecisioni soprattutto con un errore decisivo nella seconda manche che pongono fine alla sua striscia dominante in specialità tra Coppa del Mondo e Mondiali confermando le difficoltà di fine stagione. Per le azzurre nona Costazza e decima Irene Curtoni. Fuori dalle 10 Manuela Moelgg.

Piccola nota a margine: la vita spesso fa dei giri incredibili ma poi arriva proprio a chi merita. Bollata da tutti gli addetti ai lavori come quella che non vince mai e, che quando lo fece, le fu detto che tutto quello avvenne solo perché Shiffrin era infortunata: questa è una bella dedica a tutti quelli che hanno allargato fin troppo la bocca considerando che, oggi, Frida ha vinto da protagonista e con una Shiffrin in gara (Che forse è stata caricata fin troppo, a dimostrazione che anche le atlete più forti devono essere lasciate più slegate ogni pressione che alla fine si rivela deleteria) dimostrando tutta la sua grandezza in pista con tutto il suo talento.

Atleta garbata, silenziosa, d’altri tempi di cui tutti dovrebbero prendere spunto; oggi un serio monito a tutti a non essere affrettati nei giudizi in quanto, la determinazione di un’atleta seria, prima o poi fa la differenza.

Quella odierna è una data in cui spesso avviene tutto questo.

Sempre nello Sci Alpino, grandissima prestazione di Matthias Mayer che vince l’oro nel Super-G maschile. Per l’austriaco si tratta del secondo successo alle olimpiadi, il primo qui a PyeongChang dopo aver vinto quattro anni fa lo stesso metallo ma in discesa libera. Mayer precede Beat FeuzKjetil Jansrud ieri presenti sul podio in discesa, che oggi si dividono ancora argento e bronzo ma con posizioni differenti. Svindal, ieri vincitore in discesa, chiude quinto. Malissimo gli italiani con Paris settimo, Fill fuori, e attardatissimi Innerhofer e Marsaglia.

Nello Skeleton, Yung Sungbin è il Re (e la consonante maiuscola non è di certo un errore ortografico) indiscusso della specialità. Passaggio di consegne con l’oramai ex re Dukurs che finisce anche fuori dal podio. Il coreano, con una prestazione ai limiti dell’incredibile nelle due discese, non soltanto vince la medaglia d’oro ma domina anche la gara infiggendo distacchi pesantissimi agli avversari a partire dalla medaglia d’argento, il russo Tregubov a 1’63’’. Bronzo per il britannico Dom Parsons a 1’65’’. Male il nostro Cecchini solo ventisettesimo e unico atleta in gara.

A PyeongChang è anche tempo di Sci di Fondo al maschile: qui è con grandissima soddisfazione che si annuncia la vittoria non soltanto di un grande atleta ma altresì di una grandissima persona, sempre disponibile con tutti e rispettoso con i suoi avversari, Dario Cologna: l’elvetico, al termine di una grande gara, vince la medaglia d’oro nella 15km TL nello Sci di Fondo olimpico dopo i titoli a Vancouver 2010 in tecnica libera e a Sochi 2014 in tecnica classica; il tempo di riferimento dell’elvetico segna 33’43″9 che va a distanziare di 18″3 il norvegese Simen Hegstad Krueger medaglia d’argento già vincitore qui in Corea della gara di Skiathlon, e di 23″0 l’atleta olimpico russo Denis Spitsov medaglia di bronzo autore di una bella rimonta nei chilometri finali. Il giusto riconoscimento a un atleta esemplare di uno spessore anche umano raro da trovare al giorno d’oggi nel mondo dello sport in generale. Molto male anche qui gli azzurri con Mirco Bertolina migliore degli italiani, solo quarantaquattresimo.

Nel Pattinaggio Artistico andato in scena quest’oggi nella notte italiana, risulta davvero complicato parlare di sport quando c’è qualcuno che riesce a mettere quest’ultimo in secondo piano ponendo su un livello prevalente la poesia: inutile dire che qui stiam parlando di Yuzuru Hanyu: l’atleta giapponese ha realizzato nel programma corto il migliore punteggio tecnico superando  la soglia dei 100 punti ancora una volta finendo con un totale 111.68. Di atleti ne vediamo tanti, di alieni meno ed è per questo che è meglio lasciar spazio alle immagini anziché alle parole:

Nell’Hockey entrano nel vivo le sfide maschili all’interno dei vari gironi: USA che battono di misura la Slovenia ma che colgono una fondamentale vittoria in ottica girone, mentre gli atleti russi travolgono letteralmente la Slovenia 8-2

Nel Curling continuano i round robin maschili con la terza e quarta giornata di gare: qui si deve registrare ahinoi un brutto stop per la nostra nazionale che cade contro la Danimarca  6-4 in una partita che avrebbe significato molto se fosse arrivata una vittoria oggi a PyeongChang anche se, tutto, è ancora aperto per l’accesso alle semifinali; per il resto da registrare una Corea scatenata e una Svezia che va a braccetto con il Giappone in vetta alla classifica.

Ecco i risultati nel dettaglio:

Italia – Danimarca 4-6
Norvegia – Corea del Sud 7-5
Svezia – USA 10-4

Danimarca – Canada 9-8
Corea del Sud – Svizzera 7-5
Svezia – OAR 5-4

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