Si mette giù il sipario in Corea per passare il testimone a Tokjo per le Olimpiadi estive tra due anni.
La giornata conclusiva di questi XXIII Giochi Olimpici invernali la possiamo definire utilizzando uno, e un solo aggettivo: inarrivabile.
Il ricevente di quest’ultimo ha come oggetto sempre e solo la stessa leggenda che porta un nome e un cognome che si presentano da soli: Marit prima, Bjørgen poi.
La più grande fondista di sempre nonché una delle migliori atlete nella storia in generale, alla veneranda età di 37 anni, conclude la sua meravigliosa carriera olimpica (Forse…) vincendo la 30km di Sci di Fondo raggiungendo quota otto medaglie d’oro ai Giochi Olimpici parificando Bjorndalen e Daehlie. Tra l’altro la stessa norvegese rafforza la sua leadership in fatto di totalità di medaglie olimpiche prendendosi oggi la quindicesima. Si prende la medaglia d’argento la finlandese Krista Parmakoski, bronzo per una ancora ottima Stina Nilsson per la Svezia che brucia sul finale la Oestberg.
La terza e quarta discesa di Bob a 4 decisive per l’assegnazione delle medaglie, per la Germania si sono rivelate un autentico trionfo. Medaglia d’oro per l’equipaggio di Francesco Frederich che bissa il successo nel bob a 2 oggi andando a precedere l’altro team teutonico capitanato da Nico Walther che vince la medaglia d’argento con la Corea del Sud ex-aequo.
Si concludono così le XXIII Olimpiadi Invernali di PyeongChang con un medagliere vinto dalla Norvegia che colleziona 14 ori al pari della della Germania, ma con un maggior numero di argenti, ossia quattordici, raggiungendo anche il record di medaglie complessive uno score totale di 39. Nessuno, mai, ci era riuscito. L’Italia si piazza in dodicesima posizione con 10 medaglie complessive, portando a casa 3 ori, 2 argenti e 5 bronzi.
Grazie PyeongChang! Ci hai fatto emozionare.
Giovanni Platania. Blogger sportivo, laureato in legge, appassionato di sport soprattutto invernali. Una frase su tutti, da inserire in questo “viaggio”:
“non leggete come fanno i bambini per divertirvi,o,come gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere.”
(Gustave Flaubert)