Alla scoperta dei limiti sulle nevi: lo Sci di Velocità

“Il Chilometro Lanciato” è la Formula 1 degli Sci, uno sport che ha dato e sta dando tanto lustro all’Italia con Vale Greggio e i fratelli Origone

Speed Ski

Quando molti utilizzano il sostantivo “velocità” associato al mondo dello sport, il facile riferimento che comunemente si attua è quello con la Formula 1.

Quando si parla di Formula 1, chi vi scrive non può che associare tale sport alla figura immortale di Ayrton Senna.

Ayrton Senna, si sa, fu più di un pilota perché oltre alle prodezze in pista ha saputo essere un punto di riferimento eccezionale fuori per tutti grazie alla sua immensa classe e il suo infinito stile che travalicò asfalti accarezzando sino ad oggi i pensieri di chi è rimasto affascinato alla sua figura; un giorno il pilota brasiliano, tra i tanti meravigliosi aforismi che ci ha lasciato in eredità e che consiglio di leggere, disse che:

“Ognuno è veloce, in certi momento. Bisogna essere un campione per essere veloce sempre.”

Analizzando questa splendida frase, il tema principale che si scorge è la costanza. Attraverso essa si possono ottenere risultati in rapida successione e arrivare in vette difficilmente raggiungibili con l’ordinario. Certo, è difficile mantenere costante una velocità, ma c’è uno sport dove tutto questo è possibile…

Dove la velocità non è soltanto la base per l’ordinario, ma anche l’elemento chiave per lo straordinario che ti consente di andare non soltanto al di là di una graduatoria, non soltanto al di là di obiettivi prefissati, ma di consegnarti anche nella leggenda schizzando nel mito: stiamo parlando dello Sci di Velocità noto anche come Chilometro Lanciato o, in una etimologia più moderna, Speed Ski.

Lo Sci di Velocità consiste nello scendere da un pendio in forte inclinazione in modo tale da arpionare in gara quella che è la massima velocità che viene rilevata nel punto più basso della pista.

Tale sport nacque Svizzera negli anni 30′ dove il primo nome celebre corrispondente allo stesso è quello di Leo Gasperl, uno sciatore alpino austriaco che stabilito il primo record ufficiale facendo segnare una velocità pari a 136 km/h. Da lì scoccò una scintilla che avvicinò parecchi atleti a questa specialità portando molti alla ricerca del record, un record poi passato nelle mani del nostro leggendario Zeno Colò che dopo il secondo conflitto bellico nel 1947 si prese il record arrivando a 159,292 km/h aggiungendo un altro lustro alla sua prestigiosa bacheca.

Nel tempo gli stili sono mutati e le tecnologie han dato una mano sempre più accentrata per spingersi oltre grazie a materiali sempre più performanti che han fatto il paio con il talento degli atleti, e i record passarono di mano in mano anche ancora azzurre soprattutto con Alessandro Casse che ne stabilì ben due a distanza di due soli anni, ma dopo svariate primavere un vero punto di svolta si ebbe nel 1978 quando a Portillo in Cile, Steve Mc Kinney andò a superare il muro dei 200 km/h facendo segnare la velocità di 200,22 km/h.

Con estremo rammarico bisogna affermare che, almeno per adesso, lo Sci di Velocità non è uno sport olimpico sebbene nel 1992 ai Giochi di Albertville fu presente a scopo puramente dimostrativo e i risultati furono pure notevolissimi considerando che in quel del maschile con il francese Michael Prufer, e in quel del femminile con la finnica Tarja Mulari in entrambi i casi si stabilirono anche i nuovi record mondiali. Decisamente un vero peccato privare la gente di questo grande spettacolo e soprattutto fior fior di atleti alla possibilità di una sacrosanta consacrazione olimpica.

Un’altra tappa importante fu il 2002 quando la FIS istituì la Coppa del Mondo di Sci di Velocità dove la vittoria andò per la prima volta all’elvetico May tra gli uomini e alla francese Dobouchet fra le donne.

Nel contesto di Coppa, occorre distingue due categorie: qui si assegnano i titoli suddivisi nelle categorie Speed Downhill (SDH o S2 dove non vengono più assegnati punti e sfere di cristallo per la Coppa del Mondo) dove si gareggia con la tuta da sci alpino, e Speed One (S1) dove invece vengono utilizzati i materiali specifici per lo sci di velocità, unica categoria tra l’altro dove si gareggia anche in ottica del Campionato del Mondo.

Al giorno d’oggi la scelta dei materiali è a dir poco fondamentale in questa epoca: basti pensare che le tute e i caschi di S1 vengono realizzate attraverso un lavoro e uno studio minuzioso di anni attraverso test specifici effettuati nelle gallerie del vento in modo tale da assicurare agli atleti la miglior prestazione per cercare di migliorare sempre di più i loro limiti di gara.

Le competizioni di coppa si effettuano su una base di tre giorni più dove non possono essere eseguite più di tre discese denominate “runs” al giorno per ogni atleta e, ogni qualvolta che viene superato o parificato un record mondiale, la gara si interrompe alla chiusura della run in cui si è effettuato il tutto.

Uno sport tanto bello quanto affascinante, ma soprattutto in un’ottica prettamente egoistica ricca di soddisfazioni per i nostri colori azzurri. Già in questo spazio abbiamo parlato dei successi che continua a deliziarci dal 2015 la nostra Valentina Greggio tra le donne tra record del mondo, titoli mondiali e Coppe del Mondo, mentre tra gli uomini cosa dire dei fratelli Origone? Di Simone che per tre volte abbassò il record del mondo e che ha portato a casa 6 medaglie mondiali tra cui 5 d’oro e 9 Coppe del Mondo relegandolo nella leggenda più totale come uno dei migliori sciatori di tutti i tempi, di Ivan attuale detentore del record di velocità con 254,958 km/h, più un titolo mondiale e due sfere di cristallo.

Lo Sci di Velocità è la disciplina bianca PIU’ VINCENTE degli ultimi anni. Dei risultati sensazionali frutto del talento e della serietà dei nostri atleti che hanno riscritto, stanno scrivendo, e son certo riscriveranno ancora immense pagine della loro specialità e dello sport in generale. Numeri, fatti, che non possono in alcun modo essere messi in discussione alcuna.

https://www.youtube.com/watch?v=QEFwouJsUNk

Degli atleti incredibili preparati nel dettaglio che da anni si dedicano anima e corpo nello sviluppo e anche nella promozione di questo sport, dando lustro al nostro paese e che meriterebbero senz’altro maggior visibilità visto l’impegno e i risultati che danno ogni volta sempre di più.

Immaginate di essere sganciati su dal pendio e di scendere sempre di più assumendo una velocità di una F1. Soltanto che qui non ci sono vetture da guidare, ci sei soltanto tu con ai piedi un paio di sci e al tuo fianco la pura e nuda rapidità… Quella che tocchi con mano veramente e che cerca di accompagnarti sino al traguardo finale, sino a quegli ultimi 100m dove viene rilevata la tua misura.

Preparazione fisica di sicuro, ma anche tanto coraggio e una immensa passione che tantissimi atleti ogni giorno imprimono facendo sognare il mondo e se stessi alla ricerca di una soglia da varcare per griffare la storia con la penna più autorevole e più sensazionale: quella della velocità.

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