“La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.”
(Gabriel Garcia Marquez)
Eppure capita di ricordare qualcuno che non c’è più non in una ricorrenza specifica ma in un giorno qualunque.
Come in uno di quei giorni qualunque dove arrivavi a valanga e facevi sognare migliaia di persone vicine e lontane dai tuoi sforzi;
Capita di pensare quella persona con quel velo di tristezza sapendo che non c’è più da anni ad arricchire i cuori di chi lo ha voluto bene veramente;
capita di volare in cielo ed aver la certezza trattino meglio di quaggiù, da Eroe quale sei e sempre sarai ovunque ti troverai;
Perché sì, alle volte la vita ti griffa dell’eroismo più puro.
Già, succede che all’improvviso diventi un Eroe.
Che normali gesta come una pedalata possano essere paragonate a delle opere d’arte uniche nel loro genere.
Che qualche volta nella vita di raggiungere una dimensione unica da far riunire una nazione…
Di essere una persona estremamente semplice ma talmente ricca da bilanciare anche l’intero mondo.
Eppure capita di essere un grande uomo grazie alla tua semplicità oltre le sue imprese.
Una semplicità che come un anello al dito sembrava di poter sigillare il tempo.
Di possedere il dono della bellezza e della sensibilità, doti oramai non proprie di questo mondo usate da altri come dei punti vulnerabili per metterti in ginocchio.
Che potresti scrivere qualsiasi tipologia di arpeggio nei tuoi confronti e avere parimenti la stessa sensazione che non basterebbe mai ad enunciare la tua inarrivabile grandezza;
Grandezza umana e atletica, da segnare il tempo e lo spazio.
La grandezza anche di un vuoto, incolmabile, in alto sui pedali mentre si scruta l’orizzonte con la consapevolezza che, quella magia, è andata via parecchio tempo fa oramai.
Già, l’atletica. Che sogno quegli scatti. Non reggeva nessuno.
Sul Mortirolo.
Sull’Alpe d’Huez.
Sulle cime dell’entusiasmo di ognuno di noi.
Con tutte quelle maglie colorate che tu rendevi ancora più lucenti con la tua umiltà dall’alto della tua magnificenza.
Capita tanta di quella malinconia da far ancora male dopo tanto tempo il cuore.
Ma capita di mantenere presso di sé il ricordo di una persona praticamente unica nel suo genere;
Eppure capita questo.
Capita di essere un Campione.
Eppure capita di essere semplicemente Marco.
https://www.youtube.com/watch?v=5FVOHIaxgro
Giovanni Platania. Blogger sportivo, laureato in legge, appassionato di sport soprattutto invernali. Una frase su tutti, da inserire in questo “viaggio”:
“non leggete come fanno i bambini per divertirvi,o,come gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere.”
(Gustave Flaubert)