L’atleta bielorussa si ritira dalle competizioni a 31 primavere.
Casa Bjorndalen sarà più affollata del solito quest’inverno: la moglie del pluricampione di Biathlon, anch’essa una delle atlete più forti del panorama invernale, la stella bielorussa Darya Domracheva ha deciso di appendere gli sci e la carabina al chiodo e ha di fatto concluso la sua carriera a soli 31 anni.
Una atleta universale che ha saputo imprimere il suo talento sin dal primo giorno incantando le platee di Biathlon più prestigiose nel corso della sua vita sportiva: tre ori olimpici su 5 medaglie conquistate ai giochi, due titoli mondiali, e la sfera di cristallo son risultati che pesano e che dicono fermamente quanto Domracheva abbia inciso nel mondo del biathlon.
Una scelta sicuramente sofferta considerando che, per questi atleti, il proprio sport professionistico è gran parte della loro vita, ma dettata da necessità familiari soprattutto dedicate alla piccola figlia in quanto è sempre difficile coniugare un lavoro come questo agli affetti, cosa che comunque in questi anni Darya è riuscita a fare molto bene rimanendo competitiva e riempiendo d’amore sempre la propria famiglia. Il ritiro è stato annunciato nel corso di una conferenza stampa dal sapore estremamente commovente.
Forza, precisione, tecnica, cura dei particolari: questa la ricetta vincente da parte della splendida bielorussa che non ha fatto altro, in questi anni, di considerare ogni gare come l’ultima cercando di trarre sempre il meglio raccattando risultati su risultato portando i suoi colori spesso e volentieri sui gradini più elevati e nei momenti più prestigiosi.
Grazie per aver illuminato le platee di questo fantastico sport per tanti anni con il tuo infinito talento e la tua straordinaria bellezza. Indubbiamente, mancherà moltissimo.
Semplicemente, Darya Domracheva.
Giovanni Platania. Blogger sportivo, laureato in legge, appassionato di sport soprattutto invernali. Una frase su tutti, da inserire in questo “viaggio”:
“non leggete come fanno i bambini per divertirvi,o,come gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere.”
(Gustave Flaubert)