La stagione che verrà: la voglia di rivalsa di Henrik Kristoffersen

Il norvegese alla ricerca dell’anno di consacrazione definitiva

Kristoffersen
Kristoffersen in gara a Zagabria Sljeme il 5 gennaio 2017

Parliamoci chiaro, avere a che fare con Marcel Hirscher è un problema serio per tutti gli sciatori alpini dell’epoca attuale, Henrik Kristoffersen compreso.

Essere nel 95% dei casi alle spalle del fenomeno salisburghese è una roba che, da un punto di vista competitivo, fa girare ampiamente le scatole e, per un vichingo dal sangue caldo come il classe 1994 nativo di Lørenskog, un comune norvegese della contea di Akershus alle porte della splendida Oslo, il tutto si accentua ampiamente come dimostrato dai gesti di stizza prima e di rassegnazione poi dello stesso dopo molte discese dell’austriaco contrassegnate dalla consonante P e dal numero 1.

La scorsa stagione è stato un autentico dominio per l’attuale numero uno del movimento sia dal punto di vista della Coppa del Mondo (13 vittorie) e sia dal punto di vista Olimpico (2 ori) senza contare il discorso sulle sfere di cristallo; attenzione, Kristoffersen è sceso DIVINAMENTE il più delle volte mettendo in atto la sua classe ed infinita tecnica ma, nonostante ciò, ha dovuto soccombere alle prestazioni di Hirscher accontentandosi soltanto dell’unica vittoria nello slalom della mitica Kitzbühel e di piazzamenti; l’occasione lo svedese la ebbe quando nella stessa disciplina ma a PyeongChang non ha saputo approfittare dell’out di King Marcel uscendo anch’esso clamorosamente quando avrebbe potuto scrivere la storia, lasciando gli allori forgiati dal sacro fuoco di Olimpia ad André Myhrer.

Bocconi amari ingoiati con la consapevolezza di aver lavorato quindi sì bene, ma che non è bastato perché c’è stato qualcuno che ha spinto ancora più forte. Kristoffersen metterà da par suo tutta la professionalità possibile assieme al suo team per tornare ai vertici dello sci mondiale considerando anche la rassegna iridata che nel 2019 si terrà in terra svedese, una rassegna che dal punto di vista giovanile lo ha visto trionfare per ben sei volte; un’occasione di certo da non perdere per dimostrare ancora al mondo di essere uno dei più grandi talenti che lo sci ha sfornato negli ultimi anni. Lunghe leve longilinee, rapidità nei movimenti, e abilità a star in equilibrio anche sulle nevi più insidiose sono soltanto tre tra gli innumerevoli fattori che contraddistinguono l’atleta del nord Europa.

La stagione di pre-season non è partita nel migliore dei modi considerando la frattura all’alluce del piede sinistro, quindi dovrà recuperare in fretta per trovare al meglio la miglior condizione in attesa del gigante di Sölden. Vista la dedizione che lo stesso mette nel proprio mestiere, non ci saranno problemi ulteriori salvo altri imprevisti.

Henrik Kristoffersen riparte quindi da questi fattori fondamentali, dalla voglia e della determinazione spinti dalla classe e dalla fame nonché dalla storia scritta nel recente passato che, vuoi o non vuoi non l’ha visto protagonista assoluto: quindi focalizzerà il tutto in quella ancora da scrivere in modo tale che, quest’ultima, possa parlare ed essere scritta per sua mano arpionando quella penna che utilizzano i più grandi mettendo la firma più prestigiosa davanti ai palcoscenici bianchi più rilevanti del globo terrestre.

La sfida a King Marcel, è già partita.

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