Ripartire dalle certezze e da sé stessa: Mikaela Shiffrin

Shiffrin

La stagione che verrà porterà anche un bagaglio di attese notevolissime anche per la regina del tecnico femminile: Mikaela Shiffrin si sta anch’essa preparando al meglio per il raggiungimento di nuove vette prestigiose in senso naturalistico e non.

Già, perché la splendida statunitense classe 1995 nativa di Vail campionessa olimpica in carica di slalom e autentica dominatrice della Coppa del Mondo 2017/18 di certo non ha voglia di fermarsi, anzi, ma intende stupire ancora di più migliorando se stessa e cercando di arpionare ulteriori record che le possano consentire di entrare ancor di più nella storia di questo sport considerando anche la sua giovane età.

Mikaela Shiffrin è un talento straordinario: una capacità di aggredire le nevi incredibile coadiuvando ad essa una scorrevolezza innata fa lei una delle migliori sciatrici degli ultimi e, si può già azzardare più di qualche ipotesi, in una considerazione prettamente generale dal punto di vista storico.

La scorsa stagione, al di là di un’Olimpiade fatta di luci e di qualche ombra, ha dato alla statunitense oltre le sfere di cristallo di cui siamo a conoscenza, anche un score di 12 vittorie in Coppa del Mondo in una fantastica marcia che è partita da Killington e si è fermata alle finali di Åre a sancire un dominio incostratato.

Ma parimenti è una ragazza molto sensibile, e deve essere lasciata tranquilla e non caricata di attese eccessive qualora, come normale che sia, qualcosa dovesse andare storto: alcune critiche che le son piovute assurdamente addosso a causa di qualche gara out prima dei XXIII Giochi Olimpici di PyeongChang, probabilmente avevano minato un pò la sua sicurezza che non le ha permesso (Seppur con un oro stratosferico in slalom) di esprimersi come avrebbe voluto.

I campioni devono essere lasciati liberi di sbagliare, sono umani, e seppur le gare di dominio spesso e volentieri ci potrebbero indurre nell’esatto contrario, tutti noi non dobbiamo perdere di vista questo concetto che sta alla base di ogni commento e di ogni critica positiva o negativa che andiamo a porre in essere: Mikaela Shiffrin ha dimostrato poi per l’ennesima volta un grande carattere ed una tempra saldissima andando poi a concludere con due vittorie ad Ofterschwang e, come detto appunto, ad Åre, la stagione con la ciliegina sulla torta.

Quest’anno con di scena anche i mondiali di scena nella splendida cornice svedese, Shiffrin proverà a fare un altro definitivo salto di qualità ed ottenere una molteplice maturazione: alcuni aveva ipotizzato anche un definitivo lancio in ambito velocità (Dove già ha vinto la discesa a Lake Louise in una magnifica gara la scorsa stagione in USA), ma la sensazione è che quello sia un passo che avverrà più avanti in quanto adesso è l’ora del definitivo consolidamento in tecnico andando all’assalto di altri numeri incredibili.

Certo, se la stessa poi deciderà di applicare la stessa intensità anche in settore veloce allora possiamo sederci comodi perché potrebbe concretizzarsi un qualcosa di molto speciale ma, come detto, non carichiamo di eccessivi pesi questa splendida atleta e viviamo con lei il suo presente, fatto di certezze e, soprattutto, di grande classe come quella che detiene nel suo cuore e nei suoi sci.

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