
E’ un monologo sontuoso che sfocia nella poesia travalicando lo sport mediante la furia agonistica applicata al gesto atletico.
Utilizzando dei termini puramente di accademica natura, all’università dello slalom gigante situata ad Adelboden, Marcel Hirscher secondo dopo la prima manche alle spalle di Henrik Kristoffersen di 12 centesimi, manda per l’ennesima volta in onda una performance fuori dall’ordinario mandando a scuola tutti gli avversari scendendo con una furia pazzesca tale da mangiarsi la pista, ed assicurandosi la vittoria numero 66 in Coppa del Mondo, la numero 4 in questo terreno elvetico, per un totale di 32 slalom giganti complessivi.
Un capolavoro incredibile, l’ennesima perla che va ad arricchire la preziosissima bacheca del fuoriclasse salisburghese che per l’ennesima volta va a mostrare al mondo che lo ammira, le sua capacità, la sua voglia, e la sua incredibile voglia di migliorarsi sempre di più nonostante oramai non si abbiano più dubbi che sia lo sciatore più forti di sempre.
Ennesimo secondo posto per il povero Kristoffersen, oramai rassegnato alla supremazia di Re Marcel, che chiude con un distacco di 71 centesimi; ottimo terzo per l’evergreen transalpino Thomas Fanara che rimonta ben 3 posizioni a un secondo e quattro dalla vetta: quarto Pinturault e quinto Kranjec.
Malissimo i nostri azzurri che in data odierna non riescono ad affermarsi nelle posizioni che contano dove il migliore è De Aliprandini 13mo; per gli altri troviamo Maurberger 15mo, mentre nettamente più attardati Manfred Moelgg e Riccardo Tonetti rispettivamente 24mo e 25mo.
Per lo sci alpino appuntamento a domani per la prova di slalom.
Giovanni Platania. Blogger sportivo, laureato in legge, appassionato di sport soprattutto invernali. Una frase su tutti, da inserire in questo “viaggio”:
“non leggete come fanno i bambini per divertirvi,o,come gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere.”
(Gustave Flaubert)