
31/01/2018
Esattamente un anno fa, chi vi scrive decise di applicare concretamente quelle che erano delle semplici idee, dei pensieri, a delle scritture condivisibili con l’esterno decidendo di aprire uno spazio di confronto per mettere il tutto “nero su bianco”.
Il blog al giorno d’oggi è un mezzo fondamentale e di importante natura perché permette con poco, a tutti noi, di trasformare delle semplici idee in un qualcosa di magico rendendole disponibile per tutti e per tanto e lungo tempo.
E’ stato bello ed eccitante poter iniziare un qualcosa da zero, vederla nascere, scegliere il nome adatto, e poi cominciare a parlare di una passione sino a quel momento ammirata soltanto in televisione e pensata nella propria testa: Discesa Libera è nata così, dalla voglia di raccontare all’alba dei XXII Giochi Olimpici di PyeongChang in Corea del Sud, magari più diversamente, i gesti atletici attraverso una prospettiva più interiore che esteriore di quelli che sono gli avvenimenti sportivi invernali più importanti sulla facciata mondiale.
E’ facile raccontare ciò che si vede fuori, più complicato è cercare di capire cosa si celi dietro; quali emozioni, quali intensità, quali vibrazioni, quali amori dentro l’anima di un atleta prima, durante, e dopo la sua prestazione. E’ questo il sale del racconto, è questo ciò di cui si ciba e vorrà continuare a cibarsi Discesa Libera.
Non si aveva l’ambizione di arrivare subito a chissà quali obiettivi, però col tempo con la passione, la stima di tutti voi che avete letto ha spinto chi mette adesso giù queste “quattro” righe ad andare avanti e a migliorare sempre di più. Il resto sono state grandissime soddisfazioni con tanti complimenti di tanti atleti, alcuni giornalisti, e degli amici veri di tutti i giorni che quotidianamente spronano questo piccolo spazio ad andare avanti con l’auspicio che si possa, passo dopo passo, andare un pochino sempre ad alzar sempre di più l’asticella.
C’è tanta soddisfazione ma anche un grande senso di orgoglio e di soddisfazione perché, attraverso questo, avete fatto capire ad una persona di poco più di 33 primavere che si può ancora aver spazio per emozionarsi attraverso i propri pensieri osservando una miriade di gesti sportivi che possano incantare tutti noi.
Un inchino da parte mai è doveroso assieme ad un abbraccio speciale rivolto a tutti voi che seguite Discesa Libera e che giorno dopo giorno, lo rendete sempre un pò più ampio.
I sogni sì, son desideri è vero, ma d’altronde come disse Walt Disney, “se puoi sognarlo, puoi farlo“.
Continuiamo a sognare, per chi vorrà, tutti quanti insieme.
Un anno di noi, grazie.
Giovanni.
Giovanni Platania. Blogger sportivo, laureato in legge, appassionato di sport soprattutto invernali. Una frase su tutti, da inserire in questo “viaggio”:
“non leggete come fanno i bambini per divertirvi,o,come gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere.”
(Gustave Flaubert)