
Dopo una serie interminabile di interruzioni dovute ad una grande incertezza sulle condizioni meteo ad Are, tra nebbia e nevicate varie, alle 13:15 finalmente si è potuti partire per la gara e il titolo mondiale di discesa libera maschile è andato a Kjetil Jansrud che si prende l’iride per la prima volta in carriera dopo aver preso 2 argenti in combinata a Vail/Beaver Creek nel 2015 e nel supergigante a Sankt Moritz 2017.
2 centesimi separano la vetta dalla prima posizione, ed è il modo migliore per salutare una sorta di divinità dello sport come Aksel Lund Svindal che lascia lo sci alpino andando a conquistare un sontuoso argento che gli consente di chiudere una carriera a dir poco inarrivabile con un podio che sa di leggenda per una giornata memorabile a dir poco per la nazionale norvegese; terzo a 33 centesimi l’austriaco Kriechmayr che conferma ancora una volta le sue grandi potenzialità, poi Feuz e Mayer a chiudere i primi cinque.
Non si ripete l’Italia oggi come nel super-g di qualche giorno fa: Paris parte bene al primo intertempo ma sbaglia qualcosina sulla parte ripida accumulando un distacco che poi non era più colmabile e chiude in quinta posizione a 74 centesimi da Jansrud; Innerhofer invece 11mo a 99 centesimi, per gli altri la classifica sul sito FIS: http://live.fis-ski.com/lv-al0128.htm#/short
Sperando in condizioni meteo migliori, domani appuntamento con la discesa libera femminile alle ore (Salvo rinvii) 12:30 con la diretta sia su RaiSport che su Eurosport.
Giovanni Platania. Blogger sportivo, laureato in legge, appassionato di sport soprattutto invernali. Una frase su tutti, da inserire in questo “viaggio”:
“non leggete come fanno i bambini per divertirvi,o,come gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere.”
(Gustave Flaubert)