La cronoscalata di Mikaela al 2020

Se a Galileo bastava una leva per muovere il mondo, in questi anni la bella Mikaela Shiffrin ci ha insegnato che un paio di sci ai suoi piedi erano più che sufficienti per spostare gli equilibri dello sport in generale e scrivere nuove pagine di storia nelle competizioni alpine.

Il 2018/19 di Mikaela é stato assolutamente da incorniciare: la Terza Coppa del Mondo generale più tutte quelle di specialità eccezion fatta per quella di discesa libera per un totale di 17 vittorie cui vanno aggiunti i due ori ai Mondiali di Are in supergigante e slalom più il bronzo nel gigante, dei numeri impressionanti che vibrano come un terremoto con una magnitudo fortissima all’interno delle gerarchie nello sci alpino.

Ciò che ha colpito di più di Shiffrin nell’ultima stagione è stata non soltanto la sua continuità dall’inizio fino alla fine, ma soprattutto anche la netta capacità di essersi migliorata oltre che sulle superfici tecnici anche in quelle veloci realizzando un exploit clamoroso in categoria supergigante andando a conquistare 3 gare più la sfera di cristallo, come detto, di specialità, in un contesto dove non aveva mai vinto prima contento il tutto anche attraverso il titolo mondiale, a testimonianza di un DNA assolutamente unico e con dei margini di miglioramento vista anche la giovane età praticamente incredibili.

Quindi a questo punto la domanda sorge spontanea: cosa ci riserverà la nuova stagione? Gli intenti della bella atleta statunitense sono naturalmente chiari, mirati alla conquista della quarta Coppa del Mondo consecutiva ma non solo… E se riuscisse a tornare il bandolo della matassa anche in discesa libera?

L’obiettivo di portare a casa tutte le sfere di cristallo e aggiungere un altro record ai suoi già presenti è un qualcosa che sicuramente lei sta pensando e che la affascina senza alcun tipo di pensiero: Shiffrin in discesa tra l’altro vanta già anche una vittoria conquistata a Lake Louise in terra canadese il 2 dicembre del 2017, momento che ha fatto scaturire lei il pensiero che la velocità può essere anche sulle sue corde.

Velocità che ha dimostrato di avere come detto lo scorso anno con un netto dominio in supergigante, ma vederla primeggiare anche nella categoria regina potrebbe essere quel volano in più che potrebbe spingerla ancora più in là dandole nuove motivazioni in una carriera che, nonostante le sue giovani primavere, ha già il sapore di leggenda.

Quel che certo è che in attesa di capire come andranno le cose, a fine ottobre ritroveremo di nuovo al cancelletto di partenza una grande atleta da ammirare aldilà della nazione che rappresenta per la bellezza dello sport e per la grandezza della Fuoriclasse quale è, una campionessa senza tempo in grado di fermare quest’ultimo e farlo attraverso le gesta della vittoria e della magia.

Higher, further, faster, Mrs. Mikaela.

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