
Il countdown è già partito da tempo e, man mano che lancette scorrono, sentiamo sempre più vicino il richiamo della Coppa del Mondo di sci alpino che vedrà il suo esordio per la stagione 2019/20 fra 12 giorni, come sempre, in quel di Sölden in terra austriaca.
Sölden, guide turistiche alla mano, è un comune situato nel distretto di Imst, in Tirolo, precisamente nella valle laterale dell’Inn, ed è il comune più esteso dell’Austria con i suoi 466,78 km² a ben 1 368m sul livello del mare; ma ciò che maggiormente ci interessa per ovvi motivi sportivi, è il Rettenbach, ossia il ghiacciaio cui vedremo finalmente aprirsi i cancelletti di partenza per l’inizio delle battaglie sulla neve.
Rettenbach (Che analizzeremo comunque nel dettaglio alla vigilia della gara femminile), è un banco di prova subito importante con delle caratteristiche abbastanza importanti che prevedono una partenza a 3.040m s.l.m., un arrivo a 2.670m s.l.m., e un dislivello di circa 370m con un ripido abbastanza impegnativo e un terreno spesso scivoloso che non perdona neanche un minimo errore a testimonianza che questi sono tracciati particolarmente mirati ad atleti professionistici con una preparazione adeguata.
Come da tradizione la Rettenbach, poggiata proprio sul ghiacciaio che porta lo stesso nome, apre sin dalla stagione 1993/94, le gare della competizione intercontinentale di Coppa del Mondo di sci alpino; ultimamente, però, impervie condizioni climatiche hanno negli ultimi anni sconvolto di netto il programma con annullamenti di gara e spostamenti decisi di orario soprattutto per quanto concerne gli uomini: infatti questi ultimi non han potuto esordire nelle ultime due stagioni rinviando l’inizio alle gare successive sulla Black Levi in terra finnica tant’è vero che l’ultimo a trionfare sul ghiacciaio più famoso dello sci alpino è stato Alexis Pinturault, il 23 ottobre del 2017 che trionfò battendo Re Marcel Hirscher con un podio poi completato da Felix Neureuther, due atleti ritirati proprio negli ultimi mesi e che non vedremo quindi battersi per la conquista della sfera di cristallo.
Maggior fortuna invece (Fermo restando che, comunque anche per loro, negli ultimi anni han dovuto fronteggiarsi con condizioni meteo da punto interrogativo) è andata alle ragazze, dove l’ultimo stop è datato addirittura al 2006; la scorsa stagione a iniziare con i fiocchi è stata la transalpina Tessa Worley, autentica specialista di questo format di gare, che fece suo il gigante battendo una splendida Federica Brignone già sul pezzo all’esordio, che relegò sul gradino più basso del podio Sua Maestà Mikaela Shiffrin al termine di una gara senza esclusioni di colpi.
Quindi l’appuntamento per Sölden è previsto questo mese, con i due giganti in programma, venerdì 26 per la gara femminile (Prima manche ore 10, seconda ore 13, salvo sconvolgimenti di programma naturalmente come detto), e il sabato con l’esordio maschile (Sempre agli stessi orari sopra menzionati per quel che concerne le ragazze).
Giovanni Platania. Blogger sportivo, laureato in legge, appassionato di sport soprattutto invernali. Una frase su tutti, da inserire in questo “viaggio”:
“non leggete come fanno i bambini per divertirvi,o,come gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere.”
(Gustave Flaubert)