Sullo sci alpino irrompe il fulmine targato Alice Robinson

Alice Robinson Photo: Supplied: Snowsports NZ

Bionda, occhi azzurri, con un viso angelico che ti ispira la più pura delle dolcezze; fuori dalla pista invece decisamente un’altra storia.

La storia sin qui di una ragazza di nemmeno 18 primavere nativa di Sydney ma con nazionalità neozelandese che quando scende in pista mette in atto una sinfonia di forza e grinta di, come la abbiamo definita sabato passateci il termine, “Hirscheriana” memoria facendo correre via tutti i cavalli possibili già dalla prima porta, attuando una mentalità forte e rigidissima come quella del paese cui corre, quello dei Kiwi, che di sport e di determinazione ne sanno giusto “qualcosina” considerando i risultati (Al di là dell’ultimo mondiale) in fatto di palla ovale.

Un fulmine targato “All black” che irrompe di prepotenza sul palcoscenico bianco dello sci alpino che colpisce di netto le gerarchie sin qui paventate e mina decisamente le sicurezze di atlete che, magari, avevano già paventato un’altra annata in discesa: è dannatamente vero, siamo ancora alla prima gara della stagione, ma il fenomeno di Alice Robinson non è nativo di Sölden il 26 ottobre 2019, ma ha radici più profondo che ci consentono di sbilanciarci già leggermente utilizzando certe terminologie.

La storia viene da lontano dal, 2017 dove la piccola Alice va a bagnare l’esordio in Australia alla New Zealand Cup dove il 21 agosto dello stesso anno a Thredbo in slalom gigante, ottiene immediatamente il primo podio della carriera arpionando il terzo posto, mentre a dicembre in Nor-Am Cup bacia la prima vittoria in gigante; l’abbraccio con il circuito internazionale di Coppa del Mondo avviene invece un anno fa, nel 2018, il 6 di gennaio nello slalom gigante di Kranjska Gora, una stagione che la vede pure a Pyeongchang in Corea del Sud di scena alla sua prima presenza olimpica chiudendo al posto numero 35 nello slalom gigante e non ha complendo lo slalom speciale; successivamente, ad agosto, arpiona in Australia alla New Zealand Cup la sua prima vittoria in quel contesto in quel di Coronet Peak in slalom gigante, per poi vincere a fine stagione il trofeo continentale oceaniano.

Passando all’anno attualmente corrente, il 9 febbraio ha conquistato il suo primo podio in Coppa Europa, vincendo lo slalom gigante di Berchtesgaden, e partecipando poi al Campionati Mondiali di Åre 2019 finendo 17ma nello slalom gigante per poi dieci giorni dopo laureandosi campionessa iridata di slalom gigante ai Mondiali juniores disputati in Val di Fassa; questa ragazza però comincia a farsi conoscere al mondo precisamente lo scorso 17 marzo, quando alle finali di Coppa del Mondo a Soldeu coglie uno strepitoso secondo posto sempre in gigante stupendo il mondo; il resto, è storia recentissima di questo weekend.

Già, perché Alice nello scorso weekend in terra austriaca ci ha mostrato un trailer di quelle che sono le sue possibilità, un trailer decisamente succoso che ci pregusta un film di dimensioni notevolmente elevate in fatto di tecnica e di prospettiva alla voce margini di miglioramento connessi ai risultati (I quali, se lavori, si attuano di pari passo in connessione ai primi): occorre aver pazienza e non stressare una ragazza non ancora maggiorenne, ma che sin da adesso ha svelato al mondo una mentalità già abbastanza rigida e una scioltezza di pensiero senza peli sulla lingua: “if i can beat Mikaela Today? Why Not??” Detto fatto.

Ha fatto quello che doveva fare sciando a suo modo, alla sua maniera, al suo pensiero. Con la consapevolezza di non aver nulla da perdere ma solo ed esclusivamente da guadagnare, e facendo così ha guadagnato il massimo facendo centro e prendendosi tutta la posta in palio nella prima casella stagionale. Una ragazza seria, sorridente, determinata, ma soprattutto vogliosa di migliorare sempre di più, e dove una parte della sua vita adesso è in Italia, in Val di Fassa (Terra che, come detto su, l’ha consacrata a livello mondiale giovanile), dove si allena al fianco di Chris Knight trovando le condizioni ideali per lavorare nella maniera più ottimale possibile per proseguire un percorso di crescita che, paradossalmente, rischiava di interrompersi qualche anno addietro in quanto ella stessa non riusciva a trovare i compagni giusti per allenarsi come carpito dalle cronache di questi ultimi giorni.

Un nuovo fenomeno quindi si affaccia all’interno del magico circo bianco, occhio però, di certo le avversarie questo trailer lo hanno osservato e lo stanno studiando, Shiffrin in primis, un’altra che di dominio e di tempra d’acciaio ne sa qualcosa seppure anch’essa in una giovanissima età che però l’ha già contraddistinta a ad un livello leggendario per i suoi standard, e che di certo spingerà ancora di più sia in sede di allenamento che in quella di gara per ribadire ancora una volta chi sia attualmente la miglior sciatrice del mondo con un l’obiettivo focalizzato alla voce finale del GOAT da centrare fra qualche anno.

Un’altra competitor serviva a questo circuito per contrastare regni già ben consolidati, nel frattempo noi mettiamoci comodi, che se tanto ci dà tanto, siamo pronti ad assistere al duello del futuro che si svilupperà senza esclusioni di colpi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *