Rispetto per Mikaela

Quando sei una campionessa e probabilmente la migliore sciatrice attualmente sul panorama mondiale, è normale disquisire in merito a vicissitudini che ti coinvolgono.

Tuttavia, è opportuno “precisare” che chiunque realizzi imprese leggendarie all’interno del mondo sportivo e ancor prima una persona, e come tale va rispettata soprattutto nel più delicato e doloroso dei momenti: la scomparsa tragica di papà Jeff è stata per Mikaela e tutta la sua famiglia un colpo durissimo ed è logico che ci voglia un tempo enorme per elaborare il tutto e cercare quantomeno di ripartire conducendo una vita normale. Questo vale per tutte le persone a prescindere se esse siano delle celebrità o meno, ed è altamente ingiusto continuare a fare pressioni su quello che è il rientro di Mikaela all’interno delle competizioni sciistiche internazionali.

Ogni giorno, oramai, assistiamo ad un tam-tam mediatico da parte di molti organi dove si chiedono quando ritornerà e se nel corso di quest’anno: con il dovuto rispetto, però, a tutto c’è un limite.

Ognuno sa quando è giusto tornare al proprio lavoro, ognuno è libero di scegliere se farlo nell’immediato oppure in un futuro molto più ampio senza leggere ogni trenta secondi quando il tutto avverrà. Nella vita ci vuole anche un pò di tatto e le atlete non sono dei robot, ma delle persone comuni con dei sentimenti e come tali occorre lasciare libera la loro privacy e la loro sfera di decisione riservando i doverosi rispetti, come in questo caso di specie.

Saremmo immensamente felici di vedere Mikaela alle finali di Cortina d’Ampezzo ma, decisamente, saremmo decisamente più lieti di vederla anche più in là con il sorriso con cui tutta l’abbiamo imparata a conoscere pronti ad applaudirla, ancora una volta, dall’alto della sua grandezza e della sua classe.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *