La stagione magica dell’Italia alpina, porta la firma anche di Marta Bassino

Tra le liete notizie che questa trionfale stagione di sci alpino al femminile ci ha regalato, indubbiamente l’esplosione e la conseguente collocazione nell’elite del circo bianco da parte di Marta Bassino rappresenta indubbiamente una parte da leone.

Sin dall’inizio delle competizioni, si è visto immediatamente il cambio di passo della sciatrice piemontese volta, con determinazione, ad alzare sempre più l’asticella alla ricerca della miglioria delle proprie performance: a partire trionfo nel gigante di Killington il 30 scorso, le prestazioni son andate di pari passo con il crescendo della fiducia e con il duro lavoro dalla stessa posto in essere per affinare una tecnica elegante che già portava in dote; prestazioni a dir poco di livello impeccabile che l’han vista salire sul podio nel parallelo al terzo posto in casa al Sestriere e, soprattutto, nella trasferta a Bansko in terra bulgara per ben due volte in due giorni consecutivi, attraverso i secondi posti ottenuti rispettivamente in discesa libera e in super-g dimostrando anche la sua polivalenza sia sul tecnico che sul veloce, dei risultati straordinari che le valgono il primato di prima sciatrice italiana in grado di salire sul podio in cinque diverse specialità oltre che la soddisfazione di aver chiuso al quinto posto in classifica generale.

Ci sono dei momenti all’interno della carriera di un atleta, in cui avviene il passaggio da promessa a certezza, un meraviglioso sbocciare delle proprie qualità che ti lasciano la sensazione di poter andare sempre oltre e cercare sempre di ottenere il realizzarsi dei sogni che sin da piccolo ti sei prefissato e che cerchi sempre di ottenere con il duro lavoro che, alla fine, finisce sempre per ripagarti: è successo questo a Marta Bassino, non si è mai arresa e quest’anno è riuscita a trovare quel piglio giusto che ha messo in risalto una parte delle sue qualità.

Già, soltanto una parte, perché considerando la sua giovane età e i suoi incredibili margini di miglioramento, la piemontese di Borgo San Dalmazzo ha tutte le carte in regola nei prossimi anni per fare la voce grossa e diventare una autentica competitor per le parti altissime delle classifiche che contano: se questo è stato l’anno della certezza, il prossimo può essere senza dubbio quello della definitiva consacrazione.

Conoscendo l’assoluta serietà di questa meravigliosa atleta e la passione che ci mette nel suo lavoro, si può iniziare a dire con tranquillità e assoluta serenità pur rimanendo certo con i piedi per terra, che per Marta e tutti noi, il futuro è davvero adesso.

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