Il mito femminile dello sci alpino: Annemarie Moser-Pröll

Quando pensiamo a campionesse contemporanee del calibro di Julia Mancuso, Lindsay vonn, Mikaela Shiffrin tanto per citarne tre tra l’altro tutte a stelle e strisce, cominciamo a incantarci al solo pensare delle imprese sportive che han posto in essere vista la magnificenza che han sempre messo nell’ambito delle loro prestazioni; andando però più indietro nel tempo, il punto di riferimento femminile per lo sci alpino è stata una sciatrice assolutamente formidabile che è a cavallo degli anni 70 che è riuscita a conquistare tutto quello che c’era da vincere scrivendo pagine indelebili nello sport invernale: parliamo naturalmente di Annemarie Moser-Pröll.

Questa atleta austriaca aveva una capacità di lettura nelle sue gare praticamente unica al mondo. La freddezza con la quale riusciva a trovare l’exploit nelle sue prestazioni lasciava senza fiato chiunque, tanto che l’appellativo di “Signora dello sci” glielo si venne ad attribuire senza alcun tipo di problema in pochissimo tempo dai suoi esordi.Annemarie fece parte di una generazione che in voce polivalenza ha sempre avuto una parte enorme nella specialità dello sci alpino: sebbene lei fosse agile in tutte le specialità, era proprio la discesa che la emozionava e riusciva a farle esaltare tutte le sue doti: scendeva giù con una cattiveria e una determinazione tale da mangiarsi ogni mm di neve che scorreva sotto i suoi sci, le 36 salite sul gradino più alto del podio in 62 podi sono state autentica sinfonia sportiva di “Beethoveniana” memoria: un missile battente bandiera austriaca che ha incantato l’intero globo, quel globo che fece sue molte volte sotto forma di cristallo dove poteva rispecchiare la soddisfazione presente nel profondo del suo intenso sguardo, dopo un’altra vittoria che andava a confermare la sua immensa grandezza.

Nella sua carriera colleziona anche il titolo olimpico in discesa libera ai Giochi di Lake Placid nel 1980, una soddisfazione enorme che andò a completare definitivamente una carriera strepitosa che già vantava ben quattro titoli ai Campionati del Mondo nella combinata a Sapporo 1972, nella discesa libera a Sankt Moritz 1974, nella discesa libera e nella combinata a Garmisch-Partenkirchen 1978, e una straordinaria sequenza nel circuito intercontinentale nel circo bianco con ben sei Coppe del Mondo generali e dieci di specialità, per una totalità 113 podi e 62 vittorie in Coppa del Mondo in tutte le specialità allora previste per lo sci alpino.

Laddove inizia una Leggenda, c’è sempre dietro un poster di emozioni che a chiunque ammiriamo oggi e che menzioniamo come Campione ha forgiato la sua voglia di emergere con le sue qualità: si chiama storia e passione, e Annemarie Moser-Pröll è una parte importante di questa tanto che può vantarsi di esser per sempre, uno dei pilastri più solidi della storia dello sport in generale.

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