
Quasi un anno fa, quando ancora non sapevamo l’esistenza di un virus destinato qualche settimana dopo a sconvolgere di netto le nostre vite, ci apprestavamo a seguire una nuova stagione, entusiasmante, di sci alpino che poi sarebbe entrata comunque nella storia del nostro sport azzurro con la vittoria della Coppa del Mondo generale femminile da parte della splendida Federica Brignone.
Molte cose da allora son cambiate, e a pochi giorni dallo start dell’edizione del circuito intercontinentale targato 2020/21, ripercorriamo quella che è stata una gara dello scorso anno a dir poco pazzesca in quel di Sölden dove a trionfare fu una ragazzina tutta forza e tecnica destinata a un futuro roseo, Alice Robinson made in New Zealand.
Nella prima frazione fu Mikaela Shiffrin (Che non sarà purtroppo al via quest’anno a Solden per un guaio alla schiena) a fare la voce grossa: la campionessa uscente statunitense aveva dimostrato immediatamente di essere a suo agio nella condizione e sciò con la solita eleganza e leggerezza innestando dei parziali a dir poco incredibile dove l’unica a tenerle testa, è stata proprio la Robinson che, come detto, dimostra ancora la validità della sua sciata aggressiva e chiudeva a soli 14 centesimi di gap da Shiffrin con una interpretazione sul muro di “Hirscheriana” memoria; fu ottima Fede Brignone che nonostante una incertezza alla prima porta, riusciva a recuperare bene e finiva terza a 86 centesimi con il miglior intertempo nell’ultima frazione prima del traguardo, quarta Hrovat a sostegno del suo percorso di crescita a 95, che chiudeva il gruppo sotto il secondo dalla prima e quinta una ottima Holtman per la Norvegia a 1.06, mentre più indietro andavano le nostre azzurre.
Il finale di gara della seconda manche, fu un romanzo ancora tutto da scrivere con la giovane neozelandese che dà continuità alla sua prima frazione interpretando anche la seconda parte di gara in una maniera impeccabile sia sul ripido che sul piano scaricando a terra tutti i cavalli con la sana incoscienza di una ragazza giovane andando a conquistare la prima vittoria nel circuito internazionale mettendo in seconda piazza una Shiffrin non perfetta con due errori sul ripido che finisce a soli 6 centesimi dalla portacolori dei Kiwi e non riesce a bagnare l’esordio con la vittoria; finisce al terzo posto invece Tessa Worley a 36 centesimi, mentre chiude quarta una perfetta Holtmann per la Norvegia a 85 centesimi di distacco dalla vetta.
Riuscirà anche quest’anno la forte Robinson a prevalere approfittando anche dell’assenza di Shiffrin? Sabato avremo la risposta, certo che la voglia di rivalsa dopo quell’infortunio che l’ha tenuta lontana tutta la stagione è a livelli altissimi, e di certo non bisognerebbe gridare allo stupore se tutto ciò si verificasse considerando l’enorme prospettiva che detiene nella classe delle sue gambe, questa giovane atleta.
Giovanni Platania. Blogger sportivo, laureato in legge, appassionato di sport soprattutto invernali. Una frase su tutti, da inserire in questo “viaggio”:
“non leggete come fanno i bambini per divertirvi,o,come gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere.”
(Gustave Flaubert)