
Come se non fosse abbastanza, quest’anno notevolmente triste ci rimembra ancora una volta quanto esso possa duro e spietato facendoci arrivare nella serata di ieri la notizia della scomparsa a 89 anni di Giuliana Minuzzo, autentico prodigio dello sci alpino azzurro a cavallo tra gli anni 50 e 60.
Giuliana, nativa di Vallonara, alle porte del vicentino , ha rappresentato una pagina indelebile per lo sci alpino azzurro e per lo sport in generale facendo sventolare il tricolore per la prima volta nelle vette olimpiche colmando di gloria la nostra bandiera: nel 1952 infatti, ai Giochi Olimpici di Oslo cominciò a far affiatare il suo feeling con i cinque cerchi arpionando la medaglia di bronzo in discesa libera diventando così la prima donna italiana a vincere una medaglia alle Olimpiadi Invernali ed entrando subito di diritto nella storia.
Quattro anni dopo, ai Giochi Olimpici nostrani di Cortina d’Ampezzo del 1956, raggiunse un altro primato diventando la prima donna nella storia delle Olimpiadi (estive e invernali) a pronunciare il giuramento olimpico a nome degli atleti partecipanti dandole una immensa soddisfazione per una rassegna olimpica che la vide sfiorare il podio arrivando quarta, sia nella discesa libera sia nello slalom speciale a testimonianza della sua polivalenza; partecipò anche allo slalom gigante e anche alla combinata alpina raggiungendo il terzo posto e la relativa medaglia di bronzo collocata però non a fini olimpici bensì iridati.
Giuliana, caparbia e talentuosa come poche altre atlete al mondo, non era una da arrendersi al primo risultato raggiunto e, lavorando fortemente giorno dopo giorno, raccolse quattro anni dopo i frutti delle sue fatiche e a Squaw Valley nel 1960 andò nuovamente a medaglia, vincendo il 23 febbraio il bronzo nello slalom gigante facendo il bis 8 anni dopo quel meraviglioso momento ad Oslo. Nel frattempo tanta neve e tanto sci sino al 1963 dove concluse la carriera prendendosi il suo nono titolo di campionessa italiana agli assoluti.
Con Giuliana se ne va l’essenza della passione dello sci e un punto di riferimento per tutte le ragazze che oggi vogliono ripercorrere le orme di una sciatrice che è arrivata sino alle competizioni olimpiche lasciando la propria indelebile impronta sullo sci internazionale e non solo. Un esempio, un pezzo di storia di questo paese.
Discesa Libera si stringe attorno alla famiglia di Giuliana e porge le più sentite condoglianze alla famiglia e a tutti coloro che l’han voluta bene e sostenuta nel corso della sua vita. Ciao Giuliana, che la terra ti sia lieve.
Giovanni Platania. Blogger sportivo, laureato in legge, appassionato di sport soprattutto invernali. Una frase su tutti, da inserire in questo “viaggio”:
“non leggete come fanno i bambini per divertirvi,o,come gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere.”
(Gustave Flaubert)