Un fenomeno gigante chiamato Robinson

All’avvio della stagione 2019 barra venti abbiamo avuto modo di scoprire questa giovanissima atleta, Alice Robinson made in Sydney con passaporto neozelandese, patria conosciuta in particolare per il rugby con gli All Black e con la vela attraverso Emirates New Zealand, che in quel di Solden sconvolse i piani delle grandi favorite all’avvio della Coppa del Mondo e andò a vincere la gara inaugurale della stagione lasciando tutti a bocca aperta portando a scuole le avversarie dimostrando una forza notevole.

Una forza magnetica impressa sugli sci che ricorda Marcel Hirscher mista ad una determinazione unica che tanto mancava in ambito femminile, sotto questo stile, da tanto per non dire tantissimo tempo. Purtroppo poi gli imprevisti sono dietro l’angolo un infortunio al ginocchio, stop, il ritorno sugli sci che le consente di vincere il gigante di Kranjska Gora a febbraio, e poi la chiusura anticipata della stagione per le noti vicende scaturite dalla pandemia di Covid19.

Alice non si ferma e durante tutto quest’arco di tempo lavoro sodo a casa prima e, quando le condizioni generali lo permettono, in pista per rimettersi in sesto riprendendo confidenza con gli sci e perfezionare una tecnica assolutamente unica nel circuito in generale, per dei progressi culminati con la seconda manche dello slalom gigante all’interno delle finali di Lenzerheide che di fatto han posto la fine alla stagione: una manche assolutamente dittatoriale, che non ha lasciato scampo alle avversarie, e più che un trionfo è sembrato un vero e proprio serissimo monito a tutti per l’immediato futuro che si intende come: io sono qui, in prospettiva occhio che avrete molto da faticare.

Questo pensiero scaturisce appunto nelle modalità di discesa da parte della non ancora ventenne atleta neozelandese: il dettaglio l’ha messo sotto la lente di ingrandimento qualche giorno fa Paolo De Chiesa in un suo come sempre dettagliatissimo video, affermando l’unicità della tecnica di questa ragazza che va a “sciare sul palo risolvendo le curve in fazzoletti di neve in spazi ridottissimi di manovra, non va minimamente a perdere quota in uscita mantenendo la stessa velocità”, rappresentando al meglio l’essenza di questa straordinaria atleta; un gioco di tecnica e di potenza praticamente unico al mondo, incredibile, che rischia di segnare un prima e un dopo nell’ambito tecnico femminile dello sci alpino.

La stagione è stata avvolta dal sipario meno di una settimana fa ma, con questi fuochi d’artificio, la voglia di rivedere queste atlete è forte e, in vista di ottobre prossimo, siam assolutamente certi che Alice sarà stavolta definitivamente pronta per il salto definitivo di qualità.

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