Hrovat punta la linea di… Meta!

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Proseguiamo il nostro viaggio parlando ancora una volta dello sci alpino in salsa femminile, e oggi lo facciamo menzionando la figura della talentuosa atleta made in Slovenia Meta Hrovat che, decisamente, punta a recitare la prossima stagione un ruolo di assoluta protagonista.

Inutile girarci intorno, quando decidi di affidarti ad un tecnico top come Livio Magoni che presenta dei metodi di lavoro completamente differenti dal resto che comprendono aggettivi come certosini e duri, e che pretende da te oltre il massimo spingendoti ad alzare inevitabilmente l’asticella beh, non fai altro che presentarti ai nastri di partenza con delle velleità assolutamente diverse dagli anni passati.

Nelle stagioni addietro abbiamo apprezzato la 23enne slovena per una sciata molto aggressiva ed estremamente efficace, una vera e propria lottattrice con tanta voglia di vincere ed un talento che noti subito da ciò che riesce ad imprimere centimetro dopo centimetro sulla neve. D’altronde i risultati a livello iridato in ambito juniores furono sotto gli occhi di tutti con uno score che ci racconta di 3 ori nella gara a squadre a Sočil/Roza Chutor 2016, nello slalom speciale a Davos 2018, e nello slalom speciale a Val di Fassa 2019, e ben 2 argenti in combinata a Åre 2017 e a Davos 2018, di certo niente male come biglietto da visita per i palcoscenici più grandi, dove già con 3 vittorie in Coppa Europa ha già assaggiato il piacere del trionfo.

Ma Meta vuol di più perché sa benissimo che ha tutte le carte in regola per poter andare al di là di questi risultati. Sa che può fare ben oltre di quattro podi in gigante tutti sul gradino più basso dei cerimoniali; unendosi professionalmente a uno dei più grandi allenatori del mondo, Meta ha già fatto quel primo step che le potrà permettere di attestarsi su un livello superiore.

La 23enne nativa di Radenci ha un potenziale fuori dal comune e Magoni lo sa bene, perché ha la certezza che il percorso vincente ottemperato con Vlhová potrebbe seriamente ripeterlo con un’altra giovane atleta che ancora deve sprigionare tutte le sue qualità. La sfida per entrambi è tra le più fascinose, una sorta di aurora boreale in via di definizione che lascia presagire un qualcosa di incantevole.

I margini di miglioramento di Hrovat sono a dir poco eccelsi, e le prime settimane di allenamento con il tecnico italiano ci parlano già di un assoluto cambio di passo da parte sua, con la voglia di andare in linea di meta per raggiungere il primo, e assolutamente importante, touchdown di una carriera che dà la sensazione che possa intraprendere un percorso di vittoria assolutamente innato.

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