Precisione, forza, sicurezza, e determinazione. Quattro chiavi che per Marco Odermatt rappresentano la ricetta perfetta per mettere sul piatto un gourmet cinque stelle extra lusso. L’elvetico mette subito le cose in chiaro mette e va a dominare stravincendo ieri il primo super-g stagionale a Beaver Creek con distacchi da orlo dell’abisso a partire dai 78 centesimi di distacco troviamo il vincitore della discesa di Lake Louise Matthias Mayer, e a 95 del canadese Broderick Thompson, partito con il pettorale numero 35. Per Odermatt si tratta della sesta vittoria in Coppa mettendo così già le mani avanti per il discorso coppa del mondo generale.
La sensazione è che Odermatt quest’anno abbia cambiato decisamente passo puntando molto in alto dopo aver alzato l’asticella in modo da arpionare il più prestigioso degli obiettivi. La caratteristica che più attrae di questo fantastico sciatore alpino è la sua completezza: essere gigantista ed allo stesso modo supergigantista, è una dote molto importante perché passare dal tecnico al veloce e viceversa gli dà davvero la possibilità di ambire a traguardi rilevanti: nello sci moderno la polivalenza è praticamente tutto, e la sfera di cristallo di Federica Brignone ce lo ha instaurato nella memoria molto bene.
Oggi si replica, vedremo se la sinfonia del rossocrociato sarà l’evoluzione di quella di ieri. Ciò che è certo è che il buon Marco non si nasconde giustamente più e, l’obiettivo principale, sarà la sfera generale per proseguire al meglio una carriera iniziata molto precocemente alla voce successi in modo tale da iniziare a scrivere una storia importante da parte di un ragazzo, che ha tutti i crismi dell’essere un predestinato
Giovanni Platania. Blogger sportivo, laureato in legge, appassionato di sport soprattutto invernali. Una frase su tutti, da inserire in questo “viaggio”:
“non leggete come fanno i bambini per divertirvi,o,come gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere.”
(Gustave Flaubert)