
Nello sci alpino femminile senza alcun tipo di ombra di dubbio, la rivelazione dell’anno tra le bandierine dello slalom gigante è, senza ombra di dubbio, la progressione di Sara Hector sino al vertice dell’ambito tecnico in questa entusiasmante edizione al femminile della Coppa del Mondo.
Una seconda parte di carriera per la forte atleta battente bandiera svedese che sta mettendo in risalto tutte le sue qualità scendendo con una sicurezza dei propri mezzi assolutamente notevole, connettendo la sua classe alla potenza che le sta consentendo di ottenere quei risultati che in passato tanto meritava ma che spesso, anche per sfortuna, non è riuscita a raggiungere.
La vittoria di ieri in quel di Plan De Corones è l’ennesima conferma di quanto Sara sia forte e di come il crederci nei propri mezzi, sempre presenti nel corso degli anni, dia la possibilità di ottenere contestualmente i risultati prefissati con l’alzata dell’asticella lavorando alacremente in sede atletica e tecnica.
Sara Hector vola, e lo fa sempre più lontano confermandosi la donna da battere in questo format di gara tanto che da outsider si sta rivelando una autentica regina della specialità; per lei si è trattata ieri della seconda vittoria consecutiva in un gigante femminile di Coppa del Mondo, terza in stagione dopo l’acuto di Courchevel e pettorale rosso sul suo corpo che le mette in risalto la situazione di nome e di fatto della più pura delle leader.
E pensare che prima di questi mesi magici l’unica vittoria della splendida svedese era arrivata nel lontano 2014 quando riuscì a prevalere a Kütai in Austria, a dimostrazione di quanto una campionessa possa far emergere il suo enorme talento anche a distanza di anni conquistando onori e glorie meritate con tanto di interessi. Alla vigilia di Pechino, sarà proprio lei la donna da battere.
Giovanni Platania. Blogger sportivo, laureato in legge, appassionato di sport soprattutto invernali. Una frase su tutti, da inserire in questo “viaggio”:
“non leggete come fanno i bambini per divertirvi,o,come gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere.”
(Gustave Flaubert)