Prove generali di Coppa del Mondo per l’Italia dello sci alpino

Luca De Aliprandini, FIS Giant Slalom, Hinterstoder 2010 – Author: Christian Jansky / This file is licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license.

Anche se in piena estate oramai, si intensificano e di molto gli allenamenti per le componenti e i componenti delle squadre azzurre femminili e maschili di Coppa del Mondo di sci alpino dove la preparazione entra davvero nel vivo, e cominciano a essere già parecchie le ore passate in sede di allenamento per le nostre atlete ed i nostri atleti.

Le ragazze sono già al lavoro a partire dalla giornata di ieri; infatti, il D.T. Gianluca Rulfi della squadra femminile ha convocato ben sei atlete del gruppo femminile di Coppa Europa Cortina 2026 per una settimana di allenamenti atletici presso il Centro Preparazione Olimpica di Formia; le atlete al lavoro sono Marta Rossetti, Anita Gulli, Lara Della Mea, Celina Haller e Vera Tschurtschenthaler, e Martina Peterlini quest’ultima al lavoro per proseguire il processo di riabilitazione dopo l’infortunio occorsole il 16 dicembre scorso quando, a seguito della caduta patita nel corso della seconda manche dello slalom speciale in quel della Valle Aurina , subì la rottura del legamento crociato anteriore, del menisco mediale e la lesione del legamento collaterale. I lavori atletici per loro dureranno sino a questa domenica 17.

Diverso invece il discorso inerente ai ragazzi: sulle base del programma stilato dal D.T. Massimo Carca, il calendario prevede a partire da oggi e sino a venerdì sempre presso il Centro di Preparazione Olimpica di Formia, una serie di allenamenti e prove di natura fisica per gli specialisti dello slalom gigante: agli ordini del preparatore atletico Davide Marchetti, gli atleti al lavoro saranno Luca De Aliprandini, Giovanni Borsotti, Filippo Della Vite, e Giovanni Franzoni.

Se l’esordio rispettivamente per Soelden e Levi sembra lontano per chi vive da fuori questo sport, per gli atleti e gli addetti ai lavori non è assolutamente così in quanto lo sport vissuto dall’interno fa vivere una finestra di tempo molto più ristretta; i nostri sono già al lavoro oggi per costruire domani quei sogni che sono abituati a trasformare spesso e volentieri in realtà contenute nei libri di storia dello sport azzurro ed internazionale.

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