Only the brave. Again Sofia

Se Tolkien raccontò del Ritorno del Re ne “Il Signore degli Anelli”, un libro che non ci stancheremo mai di leggere, noi abbiamo il privilegio ogni anno di scrivere una nuova meravigliosa pagina di storia di un libro leggendario che ci racconta di un’atleta coraggiosa ed immensa come nessuna altra al mondo che, scendendo ogni volta dal cancelletto di partenza, ci fa comprendere quanto siamo fortunati ad esistere nella sua epoca: Sofia Goggia torna, e vince ancora dettando legge anche quest’anno in Nord America.

Solidissima la fuoriclasse bergamasca che alla prima gara della sua stagione scia meravigliosamente con una determinazione soprattutto nella parte più tecnica, prendendosi i suoi rischi e ragionando quando contava, ponendo in essere una ricetta perfetta che è quella ottimale per domare Lake Louise illuminando la pista con la sua classe immensa e la voglia di vincere che è sempre la stessa mirando all’obiettivo più alto. Paga e alla grande la scelta di saltare il gigante di Killington per preparare al meglio gli appuntamenti di questi giorni ed essere immediatamente competitiva sulle superfici veloci.

E nel giorno in cui gli uomini vengono fermati dal cattivo tempo in Colorado, Goggia vince e convince precedendo sul podio una altrettanto splendida Corinne Suter di soli 4 centesimi dopo una performance dell’elvetica realizzata sulla stessa lunghezza d’onda della nostra bergamasca, che però la relega nella piazza d’onore, completa il podio Huetter per l’Austria a 6 centesimi con il pettorale numero 20 con un’altra strepitosa prestazione che ha fatto trattenere il fiato alla nostra azzurra nel leader corner. Per Sofia si tratta della 18ma vittoria in carriera in Coppa del Mondo, la quarta qui a Lake Louise dopo la tripletta dello scorso anno, a star a significare quanto l’atleta delle fiamme gialle riesca a trarre sempre il meglio da questo tracciato trovandosi più che bene esprimendo al meglio tutte le sue straordinarie qualità.

Se Sofia voleva stupirci con gli effetti speciali, vi è riuscita alla grande in questo lavoro facendoci sognare ancora una volta e ricordandoci quanto è bello lo sci e le emozioni che sa suscitare, soprattutto se prodotti dalle sue gesta. Domani si replica, per cercare ancora di aggiornare le cronache storiche.

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