Kilde vs. Odermatt: la grande sfida tra due signori

La sfida infinita sull’asse elvetico norvegese non finisce né di stupire né di emozionare, perché centimetro dopo centimetro a velocità folli, sta andando in scena una sfida assolutamente sensazionale tra Kilde e Odermatt rappresentante il leitmotiv della traccia attuale di spiegazione della Coppa del Mondo di sci alpino e, probabilmente, del settore veloce ai prossimi Campionati del Mondo di Courchevel/Méribel.

Ci stiamo divertendo. Questa è fuori da ogni dubbio la parte di svolgimento più semplice di un tema complesso che occorre ad andare ad analizzare nel pieno della sua analisi mettendo in risalto la qualità di questi due grandissimi atleti che cercano di migliorarsi andando a superarsi l’uno con l’altro gara dopo gara alzando il volume della radio in maniera sensibile, ma sempre con il rispetto degno di fenomeni di tale caratura.

L’evoluzione di Odermatt oramai ha residenza nelle nevi più importanti di Coppa del Mondo da circa 3 annetti, una mole di lavoro impressionante e una dedizione totale a quest’ultimo da parte del campione in carica elvetico ha fatto sensibilmente la differenza portandolo ad essere competitivo in praticamente quasi tutte le superfici andando a colmare, passo dopo passo, quel gap anche in discesa libera che è terreno attuale di un Kilde assolutamente solidissimo ma che vede oramai nello specchietto retrovisore la figura del suo rivale.

Odermatt è vero, è ancora alla ricerca dell’acuto nella massima espressione veloce dello sci alpino, ma i sei centesimi di ieri che lo distanziano dal norvegese ci raccontano praticamente che è oramai questione di tempo affinché esso possa salire anche lì sul gradino più alto del podio dopo il consolidamento del super-g; d’altro canto, Kilde certamente non sta a guardare e attraverso una cura minuziosa del suo ambito non molla certamente di un centimetro e il suo sguardo è volto a sovvertire i pronostici per andare a riprendersi quello scettro strappato proprio dallo stesso Odermatt.

La facilità con la quale Kilde riesce a capire la pista e ad interpretarla nel migliore dei modi, è una qualità non soltanto innata ma unica degna dei campionissimi che ti porta lontano e ha tutti i crismi per trasformare in solide realtà i tuoi desideri, quella voglia matta di andare sempre al massimo non mollando mai dimostrando al mondo chi possa essere il numero uno. Il giovane Odermatt ha la mentalità invece dei grandi veterani, ricorda Hirscher per come riesce ad affrontare sin dal primo millimetro dal cancellato di partenza la propria gara, e non si lascia intimorire da ciò che fanno gli altri. Riesce ad isolarsi e a trarre il meglio da essa.

Mentre i margini di miglioramento di Marco sono ancora in evoluzione (Chissà se tra i paletti stretti un giorno…), Kilde è un atleta completo già di suo che conosce il suo corpo e le sue qualità e vuole andare alla ricerca di una grandezza già consolidata.

Una sfida sensazionale, meravigliosa, tra due grandissime persone prima che atleti, un esempio positivo per i giovani e per tutti coloro che vogliono affacciarsi a questo sport. Oggi è giornata di super-g, e chissà che il norvegese voglia fare un controsorpasso al suo collega.

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