Francia e i Giochi del 2030: è candidatura

Il rapporto tra la Francia e i cinque cerchi in senso invernale è stato sempre di un feeling assolutamente notevole considerando che, nel passato, in territorio transalpino abbiamo avuto l’edizione numero uno del 1924 a Chamonix, quella di Grenoble nel 1968, e quella di Albertville, l’ultima nel 1992 senza contare il tentativo effettuato nel 2011 per l’edizione del 2018 poi andata in Sud Corea a PyeongChang: oggi la storia tenterà di rifarla proponendo la candidatura per il 2030 per i Giochi Olimpici e Paralimpici.

Una Francia che vuol far doppietta considerando che fra un anno scatteranno i Giochi Olimpici estivi di Parigi 2024 attraverso un progetto non soltanto di lungimiranza ma anche di contenimento dei costi puntando prevalentemente all’utilizzo di infrastrutture già presenti adeguandole anche ad un contesto di sostenibilità ecologica che rappresenta, per il nostro contesto storico, una chiave di volta di fondamentale importanza.

Inequivocabili le parole del Presidente del CIO francese David Lappartient : “i Giochi olimpici e paralimpici invernali in Francia nel 2030 sono una grande opportunità per continuare lo slancio dei Giochi olimpici e paralimpici di Parigi 2024 e offrire prospettive favolose per lo sport francese e i nostri atleti. Insieme, dobbiamo immaginare i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del futuro nel contesto del riscaldamento globale; Giochi che rispettano l’equilibrio, Giochi che promuovono le transizioni nel mondo della montagna, Giochi economici e Giochi popolari. È questa sfida che siamo pronti a raccogliere“.

Nella corsa all’assegnazione del post Milano-Cortina è ancora presente un discreto alone di mistero circa le altre contender: Salt Lake City per gli USA pare che che sia maggiormente interessata all’edizione successiva del 2034, mentre Canada con Vancouver e Giappone con Sapporo avevano fatto dei passi in avanti concreti che, però, nell’ultimo periodo hanno fatto evidenziare un brusca frenata per entrambe per questioni di dubbi nei loro rispettivi esecutivi.

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