Looking for Mikaela

Author: Rolandinho1

All’alba della stagione che verrà, è normale porre in essere una normale riflessione in merito all’autentico Prodigio con la P maiuscola che ha caratterizzato, che caratterizza, e che sicuramente caratterizzerà il circo bianco al femminile dello sci alpino, vale a dire Sua Maestà Mikaela Shiffrin.

Mikaela ha avuto il merito attraverso non soltanto il talento che le ha donato madre natura agganciando il suo paio di sci scrivendo giorno dopo giorno, anno dopo anno immense pagine di storia, ma bensì anche grazie ad una dedizione fuori dal comune nel mondo non soltanto della sua disciplina ma anche dello sport in generale, costituendo un’autentica era sportiva rappresentante il fiore all’occhiello dello sport mondiale.

Arrivati alla stagione agonistica numero 14 nel massimo circuito intercontinentale e, considerando tutto il bagaglio di soddisfazioni e di vittorie ottenute nel corso di questo lucente e magnificente arco di tempo per lei, la domanda sorge spontanea: come può anche un’atleta di questo calibro, rappresentante il Gotha sportivo, trovare ulteriori motivazioni per un’altra annata? La risposta è più semplice di quanto si pensi.

Per una atleta o un atleta in normali standard, arrivati a un certo punto diventa anche fisiologico attestarsi su quei livelli e magari abbassare il livello della pressione e dell’attenzione, quando però si va a descrivere un qualcosa fuori dal comune la storia cambia eccome: Mikaela Shiffrin, appartenente a questo “particolare” novero di persone, ha il suo fiero alleato nel salone dei numeri, una particolare sala nunziale dove si sposano perfettamente la sua voglia sempre più di farsi trovare pronta davanti al mondo per cercare di stupirlo ancora di più da un lato, e l’amore in quel che riesce a fare. E non importa se tutti o quasi i record sono stati raggiunti, la voglia e la capacità mescolate con il lavoro minuzioso con il suo staff.

Non vi è numero che possa appagare la sete di vittoria e la fame di trofei di questo talento, uno dei più importanti nella storia dello sport, perché la capacità di andare sempre oltre o la possiedi nel DNA da sempre o non la possiedi, e lei non soltanto la ha ma l’ha sempre relegata nella parte più speciale del suo cuore facendole sprigionare il profondo mare di emozioni che si nota dal suo sguardo, dolce e determinato da vera guerriera, donando al mondo uno degli spettacoli agonistici più belli di sempre.

Ayrton Senna disse una volta di voler vincere sempre , e che l’opinione secondo cui la cosa più importante è competere è un’assurdità; trovandoci perfettamente d’accordo con il più grande pilota che questo mondo abbia mai ammirato, non possiamo che inserire quest’aforisma di “Magic” su questo umile trattato su una ragazza normale che ha inseguito il sogno e, realizzandolo, continua e continuerà a stupire questo corpo celeste facendo ancora e ancora questa attività: appunto, vincere. Incantandoci.

Il pettorale rosso e il suo numero, l’1, dirà sempre chi è lei al di là di ogni tempo, spazio, numero, e record: Mikaela Shiffrin.

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