Meravigliose sorelle d’Italia

Non ci sono molte parole da esprimere in merito al capolavoro realizzato nella notte italiana da Sofia Goggia e Nadia Delago nella discesa libera a Pechino 2022; ciò che si può definire è solo l’aspetto leggendario di queste due meravigliose ragazze che hanno portato a casa un argento e un bronzo nella discesa libera olimpica arrendendosi soltanto a Corinne Suter nuova medaglia d’oro nella specialità.

La sofferenza di Sofia in queste ultime settimane è stata, mista alla paura e all’incertezza dopo la caduta pre olimpica, paradossalmente il fattore che ha fatto scattare tutta la sua essenza da campionessa pura e che oggi han mostrato a sé stessa e al mondo intero chi sia davvero la numero uno senza nulla togliere all’elvetica: cadere, recuperare con una lesione al crociato, e andare a prendere una medaglia a soli 16 centesimi dall’oro non è una roba fuori dal mondo, ma una roba da Goggia, una roba che nessuno potrebbe mai fare tranne lei. Lei che detiene una forza fuori dal comune e che riesce a trasformare l’impossibile nel possibile non mollando mai, spazzando come un uragano le nuvole che si erano addensate sul suo grande sole che detiene nel cuore cercando vanamente di offuscarlo.

Quello di Nadia invece è il riconoscimento del talento, dell’essere sempre sul pezzo, e del riconoscimento del frutto di un lavoro pazzesco per cercare di andare a prendere l’obiettivo più rilevante giorno dopo giorno: oggi si china a raccogliere i primi frutti dei suoi sacrifici consapevole che siamo solo all’inizio perché la strada che la porterà molto lontana oggi rappresenta solo un primo passo di un percorso luminoso, brillante come il suo talento, stupendo come la sua classe e la sua serietà. Come la determinazione che ci mette e che anche lei come Sofia oggi, ha fatto urlare milioni di italiani.

Oggi celebriamo il trionfo della serietà di atlete che preferiscono le parole sul tempo rispetto a quelle fuori dallo stesso, che non si perdono in chiacchiere e che portano a casa risultati straordinari all’altezza della loro enorme classe, e che credono nel loro infinito lavoro e nella magia di far sognare milioni di persone che le seguono spingendosi oltre l’ostacolo non mollando mai, risultando il vero esempio da seguire giorno dopo giorno. Un grazie, non sarà mai sufficiente.

L’esempio più bello firmato da Michela e Omar

Quando racconti di emozioni e soprattutto di storie dello sport che ti tolgono il fiato e ti fanno sentire vivo, devi parlare di atleti che credono fortemente in quello che fanno e che riescono ad andare al di là delle loro difficoltà scrivendo la storia aggrappandosi sino all’ultimo residuo di energia per compiere un autentico capolavoro: in merito a questo tesi, Michela Moioli e Omar Visintin rientrano, e non solo da oggi, in questo particolare novero in grado di farci venire la pelle d’oca ne fanno ampiamente parte.

Il riscatto soprattutto per Michela è arrivato questa mattina: la nostra portabandiera assieme ad Omar Visintin nella gara mista di snowboard cross si porta a casa una meravigkiosa medaglia d’argento finendo alle spalle soltanto del duo statunitense Baumgartner-Jacobellis e regalano all’Italia l’11° metallo pregiato in questi Giochi Olimpici invernali. Una medaglia pesantissima che sa di un regalo prezioso da parte di entrambi i nostri splendidi atleti a tutto il movimento invernale azzurro.

Di Omar ne avevamo già parlato qualche giorno fa in occasione del suo bronzo nella gara individuale maschile, un prova assolutamente sublime che assunse un valore enorme considerando che due mesi fa il nostro campione dopo una caduta era alle prese con una diagnosi che gli parlava di un trauma cranico, di una lussazione del gomito sinistro,  e  della rottura di un tendine per non farsi mancare nulla. Ma Omar è stato più forte di quelle oramai lontane difficoltà ed ha fatto la differenza ieri come oggi, trascinando e portando via in quelle ali dell’entusiasmo la nostra Michela.

Dopo la caduta di Michela nella gara che la vedeva campionessa uscente, se ne sono dette di tutti i colori nei suoi confronti, senza un minimo di rispetto e senza comprendere nemmeno il significato di cosa significhi preparare una gara olimpica, reggere a tutte le pressioni, e compiere una serie di sacrifici di cui non si hanno assolutamente idea. Guai però a scherzare con i campioni, e Michela dall’alto di tutto ciò è l’esempio perfetto di come una fuoriclasse assoluta cade, si cura le ferite, e con le cicatrici riesce ad andare sempre più forte chiudendo la bocca a chi in precedenza doveva tacere.

Michela e Omar quindi, più forti di ogni cosa anche delle cadute, sono oggi l’esempio perfetto di come lo sport vada interpretato non soltanto dal punto di vista tecnico ma anche mentale; una costante fondamentale per realizzare al meglio i propri sogni non soltanto nello sport ma anche nella vita; oggi celebriamo questi due campioni che hanno regalato all’italia una medaglia sontuosa ma anche la certezza di come, oltre ad avere grandissimi fuoriclasse della nostra spedizione, ancor prima abbiamo grandi persone attraverso donne e uomini che fanno parlare la pista prima con le qualità umane e poi tecniche.

Constantini e Mosaner nell’Olimpo: l’Italia è medaglia d’oro nel curling

Source: https://globalsport.globalist.it/sport/2022/02/05/pechino-2022-il-curling-italiano-fa-5-su-5-e-si-avvicina-alla-semifinale/

Riuscire in un’impresa può risultare alle volte abbastanza semplice, ma niente avviene senza sacrifici e lavoro sodo: fattori rispettati alla lettera da Stefania Constantini e Amos Mosaner che piazzano anche l’ultima vittoria nella finale di doppio misto di curling contro la Norvegia e conquistano una storica, memorabile, ed indimenticabile medaglia d’oro a queste XXVI Olimpiadi Invernali di Pechino 2022 scrivendo una indelebile pagina di storia dello sport italiano.

11 su 11 le vittorie di fila per il nostro duo azzurro che ha letteralmente fatto sognare in questi giorni gli appassionati di sport invernali e non solo, conducendo in porto un’altra splendida nave fatta di sogni che loro sono riusciti a trasformare in una realtà meravigliosa che si traduce nella loro iscrizione all’albo d’oro degli atleti italiani andati a medaglia nella rassegna a cinque cerchi.

8-5 il punteggio di una finale iniziata all’insegna dell’equilibrio ma poi gestita alla grandissima dai nostri atleti che hanno prima allungato e poi gestito sino alla fine la situazione limitando al minimo gli errori e respingendo il tentativo di rimonta degli avversari, battendo di fatto la nazionale norvegese formata da Skalisen e Nedregotten.

Dopo Arianna Fontana ieri risuona forte l’Inno di Mameli in Cina, ma mentre ieri si trattava di una conferma dall’alto della grandezza della nostra fuoriclasse di Sondrio, quella di questi due splendidi ragazzi rappresenta invece la realizzazione di un obiettivo figlio di sacrifici e tanto lavoro. E’ una storia da raccontare per anni che per secoli verrà annoverato nei libri storia delle Olimpiadi e dello sport azzurro.

L’ennesimo affresco di Arianna Fontana

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Il termine Leggenda è usato spesso a sproposito nel mondo dello sport, non è minimamente il caso quando lo stesso si affianca al nome di Arianna Fontana, un autentico simbolo dello sport italiano ed internazionale che oggi scrive un’altra pagina indelebile di storia, andandosi a prendere la medaglia d’oro, la prima per questa sezione azzurra, nella prova femminile dei 500m di short track, disciplina dove essa stessa è oramai il simbolo più importante nella storia. Una finale assolutamente al cardiopalma dove prima una falsa partenza, e poi una seconda con caduta di Arianna poi fortunatamente stoppata potevano mettere l’ansia a chiunque ma non di certo ad una campionessa del suo calibro la quale, poi con lo start regolare, va a compiere l’ennesimo capolavoro che la fa schizzare nella vetta olimpica rimontando negli ultimi due giri l’olandese Schulting. Un qualcosa di assolutamente divino da parte della 31enne nativa di Sondrio che conferma il titolo su questa distanza già arpionato nel 2018 portando a 10 il suo score totale di medaglie a cinque cerchi. Una leggenda vivente che non ci stanchiamo mai di ammirare dall’alto della sua grandezza e lucentezza. Con il tempo di 42.488 ha preceduto l’olandese Suzanne Schulting medaglia d’argento e la canadese Kim Boutin che prende il bronzo. Nella finale dei 1000m maschili doppietta cinese, la prima per loro in questi XXVI Giochi Invernali, con l’oro che va a Ren, l’argento a Li, e il bronzo al magiaro Liu.

Olimpiadi che sono oramai entrate nel vivo e l’Italia recita sempre anche nel terzo giorno di fila una parta da assoluta protagonista: questa mattina era stata Federica Brignone nello sci alpino a riscattare la delusione nella gara di velocità maschile, andando a cogliere un meraviglioso argento nella seconda posizione conquistato nello slalom gigante valido come prima prova tecnica di questo sport: Federica rimonta una casella rispetto alla prima manche, scendendo in maniera solida ed impeccabile e chiude una performance straordinaria arrendendosi soltanto ad una Sara Hector, in questa stagione, assolutamente inattaccabile in questa specialità che sta dominando nel circuito internazionale di Coppa del Mondo e che anche oggi ribadisce che non ce ne sta per nessuno nemmeno in ambito a cinque cerchi prendendosi un oro stratosferico precedendo la valdostana di 27 centesimi. Prende la medaglia di bronzo la ticinese Lara Gut-Behrami che accusava un gap di 71 centesimi dalla vetta svedese. Con questo risultato, Federica Brignone migliora la sua performance olimpica in gigante visto che nel 2018 a PyeongChang aveva arpionato la terza piazza.

Sci alpino quindi, come detto, che si riscatta alla grande dopo la delusione della discesa libera recuperata oggi in ambito maschile: soltanto sesto Dominik Paris che dà tutto ma non riesce a trovare il feeling nella parte finale di un tracciato che fa la differenza per Beat Feuz, l’elvetico che si prende la medaglia d’oro, e completa definitivamente la sua carriera domando anche la discesa olimpica prendendosi un titolo che va ad affiancarsi a quello iridato e a quello nel circuito di Coppa del Mondo; Feuz scende divinamente e dimostra, ancora una volta, chi sia il vero numero uno non soltanto in attualità ma negli ultimi 15 anni come minimo. La seconda piazza con conseguente medaglia d’argento va all’MVP di giornata, il francese Johan Clarey a 41 anni e 30 giorni. Un esempio di dedizione assoluta, di passione verso il mestiere che si compie, e di determinazione totale che va oltre la carta d’identità. Il francese entra nella storia come il più anziano a cogliere una medaglia alle Olimpiadi e conferma il suo incredibile stato di forma dopo il podio conquistato qualche settimana fa a Kitzbühel sulla Streif, oggi finendo a soli 10 centesimi dalla leggenda elvetica . Terzo posto per l’austriaco Matthias Mayer che chiude a 16 centesimi con il bronzo portato a casa.

Nel team event del pattinaggio artistico l’acuto va alla Russia, in particolare grazie alla performance strabiliante di Kamila Valieva che si prende la leadership con 74 punti totali; argento agli USA, e bronzo al Giappone. Tempo di medaglie anche nello speed skating con l’olandese Irene Wüst che dall’alto delle sue 35 primavere si prende il terzo oro della sua carriera nella distanza dei 1500m precedendo l’atleta battente bandiera del Giappone Takagi che chiude seconda con l’argento al collo, e la compagna di squadra Antoinette de Jong che chiude terza portandosi a casa un pesante bronzo; nel giorno del suo compleanno Francesca Lollobrigida chiude al sesto posto.

Un’altra delusione azzurra di giornata avviene nel Biathlon: Denise Hermann porta la Germania in alto e va vincere la 15km femminile battendo Anais Chevalier che porta l’argento in Francia e Marte Olsbu Røiseland che porta invece il bronzo in Norvegia per la seconda medaglia in questi giochi per lei; per l’Italia le posizioni sono totalmente distanti, con Dorothea Wierer che chiude addirittura alla casella numero 18 facendo segnare un errore nella seconda serie e ben due nell’ultima, totalmente decisivi per sancire una brutta prestazione anche complice una neve abbastanza rigida che ha compromesso anche la sua prestazione sugli sci; ancora più dietro le altre con Federica Sanfilippo ha concluso 49ma, Michela Carrara si è classificata 60ma, e addirittura una Lisa Vittozzi 76ma dopo una prestazione da dimenticare.

Capitolo snowboard categoria slopestyle: gioia infinita per il titolo olimpico conquistato con forza e caparbietà da parte dell’atleta della nazionale canadese Max Parrot che rimonta e con il tempo 90.96 risale dalla terza posizione alla gloria olimpica piazzandosi davanti al cinese Yiming Su (88.70) e all’altro compagno di squadra Mark McMorris (88.53); Lauzi dopo una serie di belle prove nei scorsi giorni purtroppo non trova l’acuto oggi e chiude quinto. Una bella storia di sport visto che Parrot nel gennaio del 2019 aveva comunicato che stava combattendo contro il linfoma di Hodgkin, una battaglia che è riuscito a vincere dopo alcuni mesi di chemioterapia come annunciato nel giugno sempre di quell’anno. Duro lavoro, resistenza, e voglia di vincere che oggi lo hanno portato laddove meritava, a ricevere glorie ed onori dopo tanta sofferenza a testimonianza che per fortuna, spesso, la vita ti ripaga di tutti i tuoi sacrifici.

Infine, nel Team Event del salto con gli sci, medaglia d’oro sul NH per la Slovenia con l’ultimo salto decisivo di Peter Prevc che si piazza davanti alla Russia medaglia d’argento e con il Canada clamorosamente a podio per un bronzo stratosferico.

Ecco nel dettaglio il programma di domani, per la giornata di martedì dove avremo nell’ambito dello sci alpino l’assegnazione del titolo di super-g tra gli uomini:

Ore 2:22 – PATTINAGGIO SUL GHIACCIO maschile (short program)

Ore 3:00 – FREESTYLE femminile BA (finale run 1)
Ore 3:22 – FREESTYLE femminile BA (finale run 2)


Ore 3:40 – SNOWBOARD femminile slalom gigante parallelo (qualificazioni)

Ore 3:45 – FREESTYLE femminile BA (finale run 3)

Ore 4:00 – SCI ALPINO maschile super-G


Ore 4:07 – SNOWBOARD maschile slalom gigante parallelo (qualificazioni)
Ore 4:34 – SNOWBOARD femminile slalom gigante parallelo (elimination run)
Ore 5:01 – SNOWBOARD maschile slalom gigante parallelo (elimination Run)

Ore 7:05 – CURLING Mixed Team (finale bronzo)

Ore 7:30 – SNOWBOARD femminile slalom gigante parallelo (ottavi di finale)
Ore 7:48 – SNOWBOARD maschile slalom gigante parallelo (ottavi di finale)
Ore 8:06 – SNOWBOARD femminile slalom gigante parallelo (quarti di finale)
Ore 8:15 – SNOWBOARD maschile slalom gigante parallelo (quarti di finale)
Ore 8:24 – SNOWBOARD femminile slalom gigante parallelo (semifinali)
Ore 8:30 – SNOWBOARD maschile slalom gigante parallelo (semifinali)
Ore 8:36 – SNOWBOARD femminile slalom gigante parallelo (big final e small final)
Ore 8:43 – SNOWBOARD maschile slalom gigante parallelo (big final e small final)

Ore 9:00 – SCI DI FONDO femminile sprint (qualificazioni)

Ore 9:30 – BIATHLON maschile 20 km individuale

Ore 9:50 – SCI DI FONDO maschile sprint (qualificazioni)

Ore 11:30 – SCI DI FONDO femminile sprint (quarti di finale)

Ore 11:30 – PATTINAGGIO DI VELOCITA’ maschile 1500 metri (finale)

Ore 11:55 – SCI DI FONDO maschile sprint (quarti di finale)
Ore 12:25 – SCI DI FONDO femminile sprint (semifinali)
Ore 12:35 – SCI DI FONDO maschile sprint (semifinali)
Ore 12:47 – SCI DI FONDO femminile sprint (finale)

Ore 12:50 – SLITTINO femminile (terza run)

Ore 13:00 – SCI DI FONDO maschile sprint (finale)

Ore 13:05 – CURLING Mixed Team (finale oro)


Ore 14:35 – SLITTINO femminile (quarta run)

Seconda giornata a Pechino 2022 tra cancellazioni e medaglie

Author B.neumayer – This file is licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license.

Seconda giornata di gare e seconda giornata di medaglie a Pechino per la XXIV edizione dei Giochi Invernali i quali, questa notte alle ore 4 italiane dovevano vedere l’esordio dello sci alpino nella massima competizione sportiva internazionale nella prova di discesa libera maschile ma purtroppo il vento forte ha di fatto cancellato la prova non senza le polemiche di contorno con un calendario che adesso diventa complesso; il tutto è stato rinviato a domani quando è in programma anche il gigante femminile: il programma prevede la prima manche del gigante alle 9:30 locali (le 2.30 in Italia), la discesa alle 12 (le 5:00 in Italia) e la seconda manche del gigante alle 14:30 (le 7:30 in Italia).

Grande soddisfazione oggi ancora per l’Italia dove arriva la terza medaglia, stavolta di bronzo con il nostro Dominik Fischnaller nello slittino individuale ai Giochi olimpici invernali di Pechino. L’azzurro si è classificato terzo dopo le quattro manche. Oro al tedesco Johannes Ludwig, argento all’austriaco Wolfgang Kindl.

Nel salto con gli sci impresa del, per citare Max Ambesi, “Concorde di Hachimantai”, Ryoyu Kobayashi che si porta a casa la medaglia d’oro, primo titolo fuori dal circuito internazionale della Coppa del Mondo, vincendo una gara sul trampolino normale per assoluta dispersione già con il primo salto: un salto a dir poco regale tra l’altro effettuato in condizioni meteo difficili che danno l’assoluta dimensione del valore di questo straordinario atleta. Ryoyu gestisce la situazione nel secondo salto, e precede sul podio uno stoico Manuel Fettner, mai sul podio in carriera, regalando a se stesso e all’Austria una medaglia d’argento pesantissima. Terzo finisce Kubacki.

.Ma la notte ha portato oltre le polemiche per fortuna anche titoli e medaglie, e il titolo nello snowboard femminile in categoria slopestyle è andato alla neozelandese Sadowski Synnott che pone in essere una terza run assolutamente di regali proporzioni, e con il punteggio di 92.88 si porta a casa un oro storico per il suo paese in quanto è il primo in assoluto, lei che in Corea del Sud quattro anni fa aveva già messo al collo la medaglia di bronzo nel big air. Secondo posto e medaglia d’argento per l’americana Julia Marino, mentre completa il podio e l’assegnazione delle medaglie con il bronzo l’australiana Tess Coady.

Mentre ieri è stata la giornata dell’Olanda e della nostra Francesca Lollobrigida nei 3000m, oggi lo speed skating ha presentato la gara dei 5000m maschili ed è venuto in essere l’acuto di Nils van der Poel che si porta a casa l’oro olimpico suggellando tutto con il suo 6:08.840 il nuovo record olimpico strappandolo a uno Sven Kramer che oggi chiude nono e probabilmente un’epoca. van Der Poel vince davanti neerlandese Patrick Roest (6:09.310), campione d’Europa che oggi prende l’argento e al norvegese Hallgeir Engebråten che completa il podio finendo terzo.

Nello sci di fondo invece Alexander Bolshunov ha vinto il primo oro per la Russia vincendo per dispersione la prova di skiathlon maschile davanti al compagno di squadra Denis Spitsov ha completato la doppietta prendendo l’argento, mentre completa il podio, molto più staccato rispetto ai due russi, il finlandese Iivo Niskanen, che è riuscito a centrare il bronzo.

La giornata di medaglie si è conclusa poi con il turno del freestyle femminile: nell’ambito del moguls, il titolo è andato a Jakara Anthony che ha vinto in maniera super meritata e che con una prova solidissima si porta a casa l’oro in maniera sontuosa; l’australiana precede la statunitense Kauf, mentre il bronzo va alla russa Smirnova.

Questo quanto è accaduto oggi, ma domani la giornata di lunedì ancora più succosa, con lo sci alpino che dopo l’ambito veloce sfocia anche nel tecnico con la prova di slalom gigante femminile con le azzurre a caccia piena di medaglie, ma ecco nel dettaglio il programma completo:

Ore 2:05 – CURLING doppio misto (sessione 13, 3 partite)

Ore 2:22 – PATTINAGGIO SUL GHIACCIO team event maschile (programma libero)

Ore 2:30 – SCI ALPINO femminile slalom gigante (prima manche)

Ore 2:30 – FREESTYLE femminile BA (qualificazioni, prima parte)

Ore 3:15 – FREESTYLE femminile BA (qualificazioni, seconda parte)

Ore 3:31 – PATTINAGGIO SUL GHIACCIO team event danza (programma libero)

Ore 4:00 – FREESTYLE femminile BA (qualificazioni, terza parte)

Ore 4:37 – PATTINAGGIO SUL GHIACCIO team event femminile (programma libero)

Ore 5:00 – SCI ALPINO maschile discesa libera

Ore 5:00 – SNOWBOARD maschile SBD (finale, run 1)
Ore 5:27 – SNOWBOARD maschile SBD (finale, run 2)
Ore 5:54 – SNOWBOARD maschile SBD (finale, run 3)


Ore 6:30 – FREESTYLE maschile BA (qualificazioni, prima parte)

Ore 7:15 – FREESTYLE femminile BA (qualificazioni, seconda parte)

Ore 7.30 – SCI ALPINO femminile slalom gigante (seconda manche)

Ore 8:00 – FREESTYLE femminile BA (qualificazioni, terza parte)

Ore 9:30 – PATTINAGGIO DI VELOCITA’ femminile 1500 metri (finale)

Ore 10:00 – BIATHLON femminile 15 km individuale

Ore 11:28 – SALTO CON GLI SCI Mixed Team Trial Round

Ore 12:30 – SHORT TRACK femminile 500 metri (quarti di finale)
Ore 12:44 – SHORT TRACK maschile 1000 metri (quarti di finale)

Ore 12:45 – SALTO CON GLI SCI Mixed Team (primo turno)

Ore 12:50 – SLITTINO femminile (prima run)

Ore 13:05 – CURLING doppio misto semifinali

Ore 13:13 – SHORT TRACK femminile 500 metri (semifinali)
Ore 13:20 – SHORT TRACK maschile 1000 metri (semifinali)
Ore 13:46 – SHORT TRACK femminile 500 metri (finale)

Ore 13:51 – SALTO CON GLI SCI Mixed Team (finale)

Ore 13:58 – SHORT TRACK maschile 1000 metri (finale)

Ore 14:30 – SLITTINO femminile (seconda run)

Allo start di Pechino 2022 la velocità azzurra scrive già la storia

Author Yakov Fedorov – This file is licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license.

Sulla scia di Tokjo, anche Pechino comincia alla grande per i colori azzurri, ed è la velocità ancora a rendere gli onori al tricolore: nella mattinata nello speed skating femminile nella prova valida per i 3000 metri è Francesca Lollobrigida a portare in alto la spedizione italiana cogliendo la medaglia d’argento con un secondo posto che ha subito il crisma della storia; infatti mai nessuna ragazza era salita sul podio olimpico in merito al pattinaggio di velocità. La quasi 31enne nativa di Frascati compie un’impresa eccezionale, pattinando da assoluta campionessa e centrando un risultato assolutamente incredibile ma che era di certo nelle corde dall’alto della sua specialità. Lollobrigida si inchina soltanto alla superfavorita della vigilia, l’olandese Irene Schouten, che centra l’oro facendo segnare il record olimpico come ciliegina sulla torta di una giornata anche per lei indimenticabile. A completare il podio è stata la canadese Isabelle Weidemann con il bronzo.

Ma non è di certo finita qui, perché l’Italia prende il secondo argento della giornata questa volta nella staffetta mista dello short track nella gara finale con Arianna Fontana, Martina Valcepina, Andrea Cassinelli, e Pietro Sighel che si arrendono a pochi centimetri dalla Cina medaglia d’oro cui va il titolo olimpico; Pietro aveva tentato una rimonta pazzesca che soltanto per un’inezia non è riuscita con Wu Daijing che tinge di gloria la sua giornata. Per l’Italia una prestazione pesantissima cui praticamente fa la differenza solo una mezza lama che va a separare il tricolore dal gradino più alto del podio. Grandissima la prestazione di tutti gli azzurri, mai domi, che approfittano degli errori dei canadesi e dei kazaki. Per l’Italia l’esordio è bagnato già da due immense soddisfazioni. Per Fontana si tratta della nona medaglia olimpica della sua carriera. Leggenda.

Nella prima mattinata odierna si è assegnata la prima medaglia di questi XXIV Giochi Olimpici invernali, nello sci di fondo, dove nella prova di skating femminile è stata l’immensa Therese Johaug a inaugurare l’appuntamento con il gradino più alto del podio andando letteralmente a dominare una prova dall’alto della sua sontuosità arricchendo il suo curriculum vitae con un’ulteriore perla, questa volta per la sua prima, a cinque cerchi. Johaug ha trionfato prendendosi l’oro davanti alla russa Natalia Nepryaeva (+30.2) che prende l’argento, e davanti all’’austriaca Teresa Stadlober (+30.5) terza medaglia di bronzo. Per Johaug è il sedicesimo titolo tra Mondiali e Olimpiadi. Attardate le azzurre ma, qui obiettivamente, non c’era molto da fare: Martina Di Centa, Anna Comarella, Cristina Pittin e Caterina Ganz hanno chiuso rispettivamente al 36esimo, 37esimo, 41esimo e 42esimo posto.

Norvegia subito on fire non solo sugli sci ma anche al poligono non scherzano: è il biathlon a regalare alla spedizione scandinava il secondo oro di giornata nella staffetta mista 7,5km x 7,5km. Marte Olsbu Roeiseland, Tiril Eckhoff, e Tarjei e Johannes Boe hanno centrato l’impresa andando a precedere davvero di poco la Francia che si accontenta dell’argento dove nell’ultimo giro i campioni norvegesi hanno fatto una netta differenza con Johannes che indovina la volata, e la Russia che completa il podio. Italia chiude al nono posto con Thomas Bormolini e Lukas Hofer che purtroppo non trovano il giusto feeling con una gara che aveva dato però delle ottime speranze dopo che Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer avevano spedito la nostra squadra nelle primissime spedizioni. Italia che però può sorridere ancora visto che continua il sogno del doppio misto di Curling visto che il duo composto Amos Mosaner e Stefania Constantini battono anche l’Australia, oggi per 7-2 e vedono strutturarsi ancora in maniera più vivida il sogno di giocarsi una semifinale a Pechino che suggellerebbe un percorso, sin qui a dir poco straordinario.

Nel salto dal trampolino con gli sci oggi si è assegnato il titolo femminile sul NH, e la medaglia d’oro è andata a Ursa Bogataj che si prende un titolo olimpico a dir poco sontuoso andando a precedere Althaus e la connazionale Kriznar che colgono rispettivamente argento e bronzo. Bogataj non aveva mai vinto in Coppa del Mondo e celebra una giornata spettacolare per la Slovenia che non aveva mai vinto una medaglia olimpica. Jessica Malsiner chiude alla casella numero 29. Tempo di medaglie anche per il freestyle dove la finale maschile moguls viene centrata dallo svedese Walter Wallberg medaglia d’oro clamorosa per lui che relega al secondo posto il superfavorito canadese Kingsbury che deve accontentarsi della medaglia d’argento per un podio che si completa con il giapponese Horishima per l’appuntamento con il bronzo.

Ecco il programma invece per la giornata di domani, dove ci sarà la prima gara di sci alpino con il titolo di discesa libera maschile che si terrà alle ore 4 italiane e dove Dominik Paris dovrà cercare di dare il massimo per realizzare un sogno in una pista sconosciuta a tutti. Questa notte non è stato possibile scendere in pista per la prova causa condizioni impervie che, speriamo, non perdurino anche nella giornata di domani:

01.00, SLITTINO: prova 5 singolo donne – Verena Hofer, Andrea Voetter, Nina Zoeggeler

02.05, CURLING: sessione 10 doppio misto (USA-Repubblica Ceca, Gran Bretagna-Cina)

02.30, SNOWBOARD: finale 1 slopestyle donne

02.30, PATTINAGGIO DI FIGURA: team event, programma corto donne – Italia (Lara Naki Gutmann)

02.45, SLITTINO: prova 6 singolo donne – Verena Hofer, Andrea Voetter, Nina Zoeggeler

02.57, SNOWBOARD: finale 2 slopestyle donne

03.24, SNOWBOARD: finale 3 slopestyle donne

04.00, SCI ALPINO: discesa libera uomini – Christof Innerhofer, Matteo Marsaglia, Dominik Paris

04.30, COMBINATA NORDICA: allenamento 1 Gundersen trampolino piccolo / 10 km – Iacopo Bortolas, Raffaele Buzzi, Alessandro Pittin, Samuel Costa

04.50, PATTINAGGIO DI FIGURA: team event, programma libero individuale maschile -. Italia (Daniel Grassl)

05.30, SNOWBOARD: qualificazione 1 slopestyle uomini – Emiliano Lauzi

06.33, SNOWBOARD: qualificazione 2 slopestyle uomini – Emiliano Lauzi

07.05, CURLING: sessione 11 doppio misto (Norvegia-Svezia, Australia-Svizzera, Italia-Cina, Canada-Repubblica Ceca) – Italia (Stefania Constantini, Amos Mosaner)

08.00, SALTO CON GLI SCI: salto di allenamento 3 trampolino piccolo donne (per gara a squadre miste)

08.00, SCI DI FONDO: skiathlon uomini 15 + 15 km – italiani da selezionare tra Francesco De Fabiani, Davide Graz, Federico Pellegrino, Maicol Rastelli, Giandomenico Salvadori, Paolo Ventura

08.06, SLITTINO: prova 1 doppio – Emanuel Rieder/Simon Kainzwaldner

09.24, SLITTINO: prova 2 doppio – Emanuel Rieder/Simon Kainzwaldner

09.30, SPEED SKATING: 5000 metri uomini – tre tra David Bosa, Davide Ghiotto, Andrea Giovannini, Michele Malfatti, Jeffrey Rosanelli, Alessio Trentini

09.40, HOCKEY SUL GHIACCIO: Cina-Giappone, Girone B donne

11.00, FREESTYLE: qualificazione 2 moguls donne

11.00, SALTO CON GLI SCI: trial round per competizione trampolino piccolo uomini – Giovanni Bresadola

12.00, SALTO CON GLI SCI: prima manche trampolino piccolo uomini – Giovanni Bresadola

12.30, FREESTYLE: finale 1 moguls donne

12.30, SLITTINO: terza manche singolo uomini – Leon Felderer, Dominik Fischnaller,

13.00, SALTO CON GLI SCI: seconda manche trampolino piccolo uomini – Giovanni Bresadola

13.05, CURLING: sessione 12 doppio misto (Canada-Australia, Italia-Svezia, Svizzera-USA, Norvegia-Gran Bretagna) – Italia (Stefania Constantini, Amos Mosaner)

13.05, FREESTYLE: finale 2 moguls donne

13.40, FREESTYLE: finale 3 moguls donne

14.10, HOCKEY SUL GHIACCIO: Svizzera-USA, Girone A donne

Partono le Olimpiadi tra l’incognita Covid

Author: Chell Hill – This file is licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license.

Giornata di cerimonia d’apertura oggi per i Giochi Olimpici di Pechino 2022 che di fatto contrassegneranno l’inizio della manifestazione sportiva più importante. Da domani si farà sul serio e le gare entreranno davvero nel vivo per delle giornate magiche che, ad ogni modo però, sono anche evidenziate per l’aspetto covid che ha nelle ultime ore ha colpito la nostra compagine azzurra.

Domani al via ufficialmente le gare dopo queste giornate di prologo, e si assegneranno già i primi titoli, a partire con lo sci di fondo femminile con lo skiathlon femminile 7,5 + 7,5 km dove saranno presenti le nostre azzurre Anna Comarella, Martina Di Centa, Caterina Ganz, Cristina Pittin, poi sarà il turno per lo speed skeating sempre al femminile per la prova sui 3000m con Francesca Lollobrigida presente, poi biathlon con staffetta mista 4×6 con Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Thomas Bormolini, e Lukas Hofer per i nostri colori; tempo di medaglie anche per il salto con gli sci femminile, con il titolo da assegnare sul NH con Jessica Malsiner presente in gara, poi freestyle con il moguls maschile, ed infine lo short track con la finale della staffetta mista.

Non buone notizie però aleggiano in territorio asiatico: nella notte è arrivata la notizia della positività al virus per il nostro slittinista di punta Kevin Fischnaller che dovrà dire inevitabilmente addio alle gare, ma anche l’ambito dello sci alpino fa segnare ore d’ansia: la nostra Elena Curtoni è stata a stretto con un positivo che svolto con lei il trasferimento aereo in Cina e quindi di conseguenza, l’atleta che sin qui ha realizzato una stagione a dir poco straordinaria e su cui vertono tante speranze per l’Italia, dovrà sottoporsi all’iter dei due tamponi molecolari giornalieri continuandosi ad allenare sotto bolla.


Ecco il programma in dettaglio:

02.05, CURLING: sessione 7 doppio misto = Australia-Norvegia, Svizzera-Svezia

03.45, SNOWBOARD: qualificazione 1 slopestyle donne

04.00, SCI ALPINO: terza prova discesa uomini

04.47, SNOWBOARD: qualificazione 2 slopestyle donne

05.10, HOCKEY SU GHIACCIO: Canada-Finlandia, Girone A donne

06.15, SALTO CON GLI SCI: trial round per qualificazione trampolino piccolo uomini –

07.05, CURLING: sessione 8 doppio misto (Cina-USA, Repubblica Ceca-Gran Bretagna, Svezia-Canada, Australia-Italia)

07.20, SALTO CON GLI SCI: qualificazione trampolino piccolo uomini

07.36, SLITTINO: prove 3 e 4 singolo donne, Gruppo B

08.45, SCI DI FONDO: skiathlon donne 7,5 + 7,5 km

09.20, SLITTINO: prove 3 e 4 singolo donne, Gruppo A

09.30, SPEED SKATING: 3000 metri donne

09.40, HOCKEY SU GHIACCIO: Giappone-Danimarca e Rep. Ceca – Svezia, Girone B donne

10.00, BIATHLON: staffetta mista 4×6 km

10.45, SALTO CON GLI SCI: trial round per competizione trampolino piccolo donne

11.00, FREESTYLE: qualificazione 2 moguls uomini

11.45, SALTO CON GLI SCI: prima manche trampolino piccolo donne

12.00, SHORT TRACK: batterie 500 metri donne

12.10, SLITTINO: prima manche singolo uomini

12.30, FREESTYLE: finale 1 moguls uomini

12.35, SALTO CON GLI SCI: seconda manche trampolino piccolo donne

12.38, SHORT TRACK: batterie 1000 metri uomini

13.05, FREESTYLE: finale 2 moguls uomini

13.05, CURLING: sessione 9 doppio misto (Gran Bretagna-Italia, Norvegia-Cina, Repubblica Ceca-Svizzera, USA-Canada)

13.23, SHORT TRACK: quarti di finale staffetta mista

13.40, FREESTYLE: finale 3 moguls uomini

13.50, SLITTINO: seconda manche singolo uomini

13.53, SHORT TRACK: semifinale staffetta mista

14.10, HOCKEY SU GHIACCIO: USA-ROC, Girone A donne

14.26, SHORT TRACK: finale staffetta mista

Milano-Cortina 2026: tutto ciò che serve sapere sui futuri Giochi Olimpici a tinte tricolore

Milano Cortina è la dimostrazione esatta che in Italia se si lavora tutti nella stessa direzione verso un unico grande obiettivo, si possono perseguire i risultati fantastici.
Considerando il periodo storico questa qui é un’opportunità di crescita incredibile non soltanto per lo sport all’interno del nostro paese ma anche per tutta la nazione; saranno le prime Olimpiadi a tema ecosostenibile con strutture all’avanguardia che ci permetteranno di fare un grande salto in avanti come nazione e come sport.

Ma quali saranno le sedi e le strutture che ospiteranno tutto questo? La sede della cerimonia d’apertura sarà lo stadio Giuseppe Meazza mentre per quella di chiusura si opterà per la splendida cornice dell’Arena di Verona per due spettacoli che regaleranno brividi ed emozioni a profusione; venendo a quello che è il contesto strettamente tecnico iniziando a parlare di gare, le competizioni varie di pattinaggio su ghaccio saranno di scena al Mediolanum Forum d’Assago, mentre le gare di Hockey si districheranno tra il PalaSharp in quel di Lampugnano e il PalaItalia a Santa Giulia. A Livigno spazio alle sfide di freestyle e snowboard, mentre nella mitica Stelvio in località Bornio gli uomini dello sci alpino si confronteranno in una pista che da sempre ha il sapore della storia, mentre le donne andranno a Cortina sull’Olimpia delle Tofane; entrambe le località sono dei punti fissi, come sappiamo, negli appuntamenti di Coppa del Mondo; si va sul sicuro anche per il Biathlon ad Anterselva, a Predazzo le competizioni di salto, mentre il fondo si disputerà a Tesero.

Gli sport da budello invece vedranno alzarsi il sipario sulla mitica pista dello Sliding Center E. Monti, già teatro di gara nel 1956 anno dei primi Giochi Olimpici assegnati al nostro paese; naturalmente, tutti gli impianti già preesistenti nel corso degli anni verranno riammodernati e presentati a dovere per gli eventi olimpici.

Per chi ama lo sport i terzi Giochi Olimpici Invernali sotto il tricolore è una soddisfazione enorme e anche un brivido perenne che mi sale lungo la schiena per tutti coloro che amano lo sport e, in particolare, quello tra le superfici innevate.

Quindi l’Italia, sì, organizzerà questi magnifichi Giochi, con il rammarico più grande è per chi non ci ha creduto fino in fondo in quanto tali opportunità potevano essere ancora più grandi, ma va bene anche così. Ci saranno davanti adesso sette anni in cui bisognerà correre e macinare a più non posso per presentarsi al meglio davanti all’evento sportivo più importante al mondo, ma chi ben comincia… E le premesse, sono davvero incoraggianti.

Ufficiale: Milano-Cortina ospiterà i Giochi Olimpici Invernali del 2026

La tanto attesa agognata notizia finalmente è arrivata poco fa alle ore 18: il CIO nella cornice di Losanna, ha comunicato ufficialmente che la candidatura italiana formata dal duo composto dalle città di Milano e di Cortina d’Ampezzo ha vinto la sfida contro Stoccolma regalando al nostro paese l’opportunità di ospitare gli XXV Giochi Olimpici Invernali in scena nel 2026.

Un risultato strepitoso per lo sport italiano ma non solo, anche per il nostro paese, attraverso la possibilità di fare un balzo in avanti dal punto di vista della crescita organizzando dei Giochi all’insegna di quello che sarà anche lo sviluppo sostenibile attraverso una miscela positiva tra sport, cultura, crescita appunto, ed ambiente che lavoreranno all’unisono come un volano di certo successo.

Premiata quindi la caparbietà azzurra che sin dagli albori di questo progetto, con a capo il Presidente del CONI Malagò, ha sempre creduto in questo successo volto inevitabilmente a segnare sotto il profilo dell’eccellenza una nuova pagina di storia dello sport del belpaese.

Grande soddisfazione da parte di tutta la delegazione azzurra partita in terra elvetica per l’evento, dove erano presenti naturalmente Giovanni Malagò con sottosegretario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, il presidente del Cip, Luca Pancalli, i governatori di Lombardia e Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia, i sindaci di Milano e Cortina, Giuseppe Sala e Gianpietro Ghedina, oltre a numerosi atleti simbolo dello sport azzurro invernale come Arianna Fontana, Sofia Goggia e Michela Moioli, star rispettivamente dello short-track, sci alpino, e snowboard.

Tanto sport ma anche attualità come detto con i fari puntati alla sostenibilità ambientale: questi Giochi Invernali saranno i primi a rispettare interamente la riforma New norm del Cio e gli obiettivi fissati posti dall’Agenda globale 2030 per lo sviluppo sostenibile; un binomio tra sport e ambiente che lancia un grandissimo segnale di speranza per gli anni che verranno.

L’Italia, che quindi torna fregiarsi dei quattro cerchi olimpici dopo Torino 2006, è all’organizzazione numero tre dell’evento sportivo più importante del mondo in quanto, detta della parentesi piemontese, aveva ospitato i Giochi nel 1956 sempre a Cortina d’Ampezzo ma in solitaria (I Giochi a Cortina dovevano essere ospitati anche nel 1944 ma il secondo conflitto bellico impedì naturalmente lo svolgersi del tutto). I prossimi Giochi Invernali invece faranno tappa a Pechino nel 2022.

Siamo in piena estate, ma l’inverno oggi ci ha fregiato di una piccola finestra regalandoci una gioia infinita dal sapore azzurro che ci gusteremo sino in fondo tra sette primavere.

Cortina – Milano: ecco la candidatura italiana per i Giochi Olimpici del 2026

Curling

Dopo mesi di tentennamenti, cancellazioni, ripensamenti, e caos più politici che sportivi, finalmente si rompe l’empasse sulla situazione italiana inerente ai Giochi Olimpici da effettuare nel 2026: nella giornata di ieri, la sessione numero 133 del Comitato Olimpico Internazionale di scena a Buenos Aires in quel dell’Argentina, ha approvato la candidatura azzurra per l’organizzazione olimpica che si realizzerà fra 8 primavere e, le città designate per il tricolore, sono rappresentate da Milano e Cortina d’Ampezzo.

Finisce quindi una situazione ampiamente caotica con un binomio azzurro che, inizialmente, aveva previsto come sappiamo anche l’inserimento della figura della città di Torino (Già organizzatrice nel 2006) ma che poi, di recente, è stata depennata.

Milano-Cortina se la dovrà giocare con Calgary (Già organizzatore nel 1988 dove, i ricordi ci portano a imprese memorabili soprattutto dell’immenso Alberto Tomba) e con Stoccolma (Sarebbe la prima volta in assoluto per una città svedese), che sono le altre due candidature approvate dal CIO che si giocheranno la corsa all’ospitare i prossimi XXV Giochi Olimpici invernali.

Di sicuro un segnale incoraggiante e notevolmente importante per il nostro paese dal punto di vista sportivo e non, considerando che lo sport è sempre uno dei volani fondamentali per la crescita di uno stato facendo incrementare ogni volta di più l’unione tra le persone congiuntamente a una grandissima opportunità di sviluppo interno.

L’Italia, in passato, ha organizzato la competizione dal punto di vista invernale successo due volte: in verità bisognerebbe menzionare anche l’assegnazione dei Giochi nel 1944 ma, ovviamente nel pieno cuore del secondo conflitto mondiale, tutto saltò e quindi risaliamo al 1956 dove fu proprio Cortina ad ospitarli e, nell’epoca recente, 12 anni fa in quel di Torino per l’edizione XX. 

Grande soddisfazione da parte del Presidente del CONI Giovanni Malagò (Ieri anche divenuto membro del CIO, altro aspetto importante da non sottovalutare in questa ottica) e che, oltre ad esternare la sua grande soddisfazione per la sua nomina individuale ai microfoni dei media sportivi ha affermato che questa è una sfida che probabilmente l’Italia sportiva vincerà.

L’auspicio è che si possa raggiungere l’obiettivo finale riportando l’evento sportivo più importante al mondo dopo oramai tanti anni dall’ultima volta nel 2006, riportando dal punto di vista mediatico, sportivo, e sotto tantissimi altri focus l’Italia nell’eccellenza assoluta dove merita di situare.

Nello sport come nel resto.

Sempre.