Giovanni Franzoni è oro mondiale

Svetta alto e sventola con immenso orgoglio il tricolore italiano sulla pista di Bansko in Bulgaria che oggi vede trionfare il nostro Giovanni Franzoni in cima al mondo nel supergigante ai Campionati del Mondo Juniores. La performance del nostro astro nascente azzurro è di primissimo livello: sciata pulita, determinata, e sicura come pochi che regala al ragazzo nativo di Manerba classe 2001 la prima grande infinita soddisfazione della sin qui giovane carriera.

Franzoni riesce a trovare un grandissimo feeling con la neve bulgara sin da subito, e ciò di permette di mostrare al mondo le sue qualità e la sua tecnica mettendosi al collo una medaglia del più prestigioso dei metalli mettendo in fila gli avversari per una classifica finale che lo vede prevalere per soli 5 centesimi davanti all’austriaco Feurstein che perde terreno verso a fine del percorso abdicando per la vittoria e ripiegando in sede di medaglia d’argento, e precedendo lo svizzero Zulauf che completa il podio mondiale in terza posizione.

Una immensa gioia presente e in prospettiva per lo sci azzurro che getta le basi anche in velocità agguantando la prima medaglia della rassegna, una soddisfazione che mancava dall’oro di Alex Vinatzer centrata nello slalom speciale dei Mondiali in Val di Fassa due primavere fa nel 2019, e ben diciannove dopo Peter Fill in quel di Tarvisio nel lontano 2002 nello stesso segmento di gara.

Ad maiora Giovanni.

Lara Gut non si ferma più in Val di Fassa: a Bansko acuto di Flip Zubcic

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Krzysztof Golik

Altra giornata di gare che anticipano le finali di fine stagione in quel di marzo per la Coppa del Mondo di sci alpino che si divide tra il veloce femminile in Val di Fassa, e il tecnico maschile in terra bulgara a Bansko, e la scena odierna è presa tutta da Lara Gut-Behrami e da Flip Zubcic.

Gut-Behrami è assolutamente imprendibile al momento: back to back di discesa libera in terra azzurra per l’atleta elvetica che potrà guardare al super-g di domani in estrema fiducia con l’obiettivo di portare a casa la sfera di cristallo di specialità, ma c’è di più in merito a quest’ultimo punto: la fuoriclasse ticinese che oggi ha preceduto sul podio la connazionale Corinne Suter che accusa un gap di 32 centesimi e la tedesca Weidle staccata di 68, ha messo nel mirino la Coppa del Mondo sia in senso generale approfittando di un periodo di appannamento di Petra Vlhová oggi attardata e anche quella di specialità in discesa libera dove si giocherà il tutto alle finali di Lenzerheide proprio con la Suter e con la nostra Sofia Goggia ancora ferma ai box: da segnalare una brutta uscita per Breezy Johnson che finisce nelle reti fortunatamente senza alcun tipo di problema, e si autoelimina dal discorso corrente.

A Bansko invece a prevalere è una straordinario Filip Zubcic che sovverte la classifica della prima manche relegando Faivre fresco di medaglie iridate in seconda posizione: il croato dimostra ancora una volta di essere tra gli atleti migliori dell’anno e tira fuori una prestazione con una cattiveria che rimembra le discese di Hirscher, e porta a casa in terra bulgara unagara sensazionale per un podio completato dalla sorpresa di giornata Brennstainer. Chiude ai piedi del podio Pinturault che, passo dopo passo, cerca di avvicinarsi alle vittorie di specialità e generale.

A Bansko in discesa tripletta italiana che entra nella leggenda dello sport italiano: sulla Streif successo di Matthias Mayer a Kitzbuhël

Elena Curtoni, Marta Bassino, Federica Brignone. Una tripletta assolutamente da impazzire per i colori italiani che dominano ed illuminano letteralmente la discesa libera di Bansko utile per la Coppa del Mondo 2019/20 di sci alpino.

Una vittoria assolutamente meritata per la splendida Elena la quale, dopo tantissimi infortuni e una immensa sfortuna, ha saputo per l’ennesima volta riprendere le redini della sua passione che l’han portata sino ad oggi a vincere la sua prima gara in Coppa del Mondo nella sua carriera qui, in terra bulgara dove ieri era stata protagonista di un’altra bellissima prestazione sempre in discesa chiudendo quarta. Elena scende sontuosamente e precede una incredibile ancora una volta incredibile Italia Marta Bassino di 10 centesimi di distacco, e l’altra azzurra Federica Brignone di soli 14; un margine assolutamente risicatissimo che ci spiega sia quanto la battaglia sia stata intensa sia quanto le italiane siano state in grado di illuminare nel migliori dei modi questa discesa libera attraverso la loro immensa classe e mediante la loro incredibile forza di volontà che, mista alla tecnica, è davvero un cocktail mostruoso di prestazione e di emozioni.

Un risultato assolutamente eccezionale che testimonia il durissimo lavoro delle nostre azzurre che stanno raccogliendo dei risultati incredibili dopo aver alzato in maniera esponenziale l’asticella con un duro lavoro a partire da questa estate mettendo le cose in chiaro sin dall’inizio di questa stagione agonistica di Coppa del Mondo; per l’Italia femminile tripletta numero due in discesa libera nella storia della Coppa del Mondo, dove l’ultimo sigillo arrivò nel 2018 a Bad Kleinkirchheim dove a trionfare fu Sofia Goggia davanti sempre a Brignone e a Nadia Fanchini.

Quarta oggi Mikaela Shiffrin a trentacinque centesimi dalla vetta occupata dalla Curtoni, mentre delude oggi Vlhová che si piazza al quindicesimo posto e, con questo risultato, la statunitense intensifica il suo vantaggio in overall con con 1125 punti, mentre al secondo posto compare la nostra Fede a 270 punti di distacco; per le altre italiane 14ma Laura Pirovano a +1”92, Francesca Marsaglia 18ma a +1”98, attardata invece Nicol Delago mentre la sorella Nadia va out.

A Kitzbuhël nel regno di Dominik Paris assente, come sappiamo per infortunio, vince Matthias Mayer per l’8a volta in carriera, la terza in discesa libera, la seconda qui nella mitica Streif dopo il successo ottemperato in super-g nel gennaio del 2017: completano il podio il compagno di squadra Vincent Kriechmayr e il solito Beat Feuz che finiscono in seconda posizione a pari merito a 22 centesimi di distacco; chiudono i primi 5 i francesi Claret e Muzaton rispettivamente a 27 e 31 centesimi dalla vetta austriaca: migliore degli italiani Matteo Marsaglia in undicesima posizione a meno di un secondo, tredicesimo Casse a +1.06.

Appuntamento a domani con lo sci alpino con il super-g a Bansko alle 9:15 per le donne, circa gli uomini slalom a Kitzbuhël a partire delle 10:15.

Il venerdì della velocità nel segno di Shiffrin e Jansrud che tornano a vincere e a convincere

Grande sci oggi tra Bansko e Kitzbuhël dove sono andati in scena la discesa libera femminile e il super-g maschile che ha visto ritornare a trionfare due grandissimi campioni che mancavano sul gradino più alto del podio da fin troppo tempo.

Mikaela Shiffrin si prende la prima soddisfazione del 2020 e vince la discesa libera di Bansko in un format di gara che l’aveva vista trionfare per una sola volta a Lake Louise il 2 dicembre del 2017; per Shiffrin si tratta del successo numero 65 nel circuito di Coppa del Mondo e, con una discesa a dir poco sontuosa, mette tutte in fila le avversarie a partire da una enorme Federica Brignone che chiude alle sue spalle a soli 18 centesimi a dimostrazione del meraviglioso stato di forma della nostra atleta valdostana che si prende il podio numero quattordici della stagione e il secondo in carriera in discesa libera; chiude terza la svizzera Haehlen con un gap di 23 centesimi, mentre per le altre italiane quarta Elena Curtoni che chiude ai piedi del podio dopo una meravigliosa prestazione, meritatissima dopo tante amarezze, quinta invece Marta Bassino, mentre splendida 11ma Laura Pirovano che realizza una manche unica con un pettorale alto. Momenti di ansia per Sofia Goggia che cade e che è sottoposta ad accertamenti all’ospedale seppur si sia rialzata con le sue gambe e a cui le rivolgiamo un enorme in bocca al lupo sperando non si tratti di niente di grave.

A Kitzbuhël, in terra austriaca sulla mitica Streif, in onda un super-g orfano, purtroppo, di Dominik Paris che ha chiuso anzitempo la sua stagione a causa della rottura del legamento crociato patito nei giorni scorsi in allenamento: la vittoria è andata a Kjetil Jansrud che ritorna a trionfare in Coppa del Mondo siglando la vittoria numero 23 in carriera, la 13ma in super-g, e la seconda sulla Streif dopo il sigillo però in discesa libera datato 24 gennaio 2015; una prova di forza del fortissimo norvegese che ha voluto a tutti i costi la vittoria dopo un periodo un pò di appannamento e che ritroviamo sorridente per un successo che oramai mancava da Lake Louise del 2018: alle sue spalle finisce il duo Kilde-Mayer che arrivano secondi a pari merito a 16 centesimi dalla vetta norvegese: grandissimo invece Mattia Casse che svolge una prova impeccabile e chiude in quinta posizione a 53 centesimi da Jansrud, mentre sottolineiamo volentieri il rientro di Christof Innerhofer al debutto stagionale dopo l’infortunio dello scorso anno che finisce in quindicesima piazza staccato di quasi un secondo e mezzo dal vincitore. Attardati Feuz e Pinturault che non riesce a recuperare su Kristoffersen leader provvisorio dell’overall.

Appuntamento a domani con lo sci alpino con due discese, quella femminile alle 9:45 mentre quella maschile alle 11:45 sempre, ovviamente, a Bansko e Kitzbuhël.