La furia di Petra

La vittoria di ieri a Flachau nello slalom serale di Coppa del Mondo di sci alpino, ha messo in mostra finalmente una bellissima Petra Vlhová versione cinque stelle extra lusso che è andata, di cattiveria e di prepotenza, a prendersi un successo che necessitava e che la rilancia in questa seconda parte di stagione dove la forma sarà fondamentale anche e soprattutto in ottica iridata.

Nell’ultimo periodo abbiamo visto una Vlhová forse un pò stanca e scarica che è andata dal punto di vista delle performance un pò al di sotto degli standard eccezionali cui ci ha abituato nel corso degli ultimi anni e che l’hanno consacrata al mondo come una delle sciatrici più forti in circolazione anzi, certamente dopo Shiffrin, la più forte almeno nel settore tecnico.

Spesso la critica ignora il fatto che queste atlete non sono certamente dei robot bensì delle persone, umane, e anche se spesso ci deliziano con delle prestazioni assolutamente fuori dal normale, sotto la maschera e il caschetto scorre la vita composta da sentimenti, sensazioni, e vicissitudini che spesso possono portare a dei momenti in cui non si riesce a brillare momentaneamente in ciò che riesce meglio; e questo certamente è uno dei limiti della stampa in generale che non riflette molte volte prima di buttar giù un pensiero, commentando superficialmente l’atleta senza andare a comprendere la persona.

Ma Petra è una vera guerriera, una che non si attende mai anche quando il vento è forte e occorre aggrapparsi con tutte le proprie forze agli appigli a disposizione, e la fuoriclasse slovacca detentrice della generale del 2021 di appigli ne ha parecchi, partendo dal suo carattere, passando per la sua forza, e terminando con la sua classe per porre in essere una ricetta vincente che mette sul tavolo un gorumet di primissima fattura.

Vederla vincere ieri davanti alla sua rivale probabilmente è la cosa che le serviva per ripartire ancora una volta a caccia di quei trionfi che le faranno scudo nel corso degli anni avvenire e che le tributeranno gli onori che merita; una furia agonistica per una vittoria mai in discussione che le darà fiducia in prospettiva per ritrovarsi, ancora e ancora, nel prestigioso novero delle atlete più forti questo corpo celeste.

Zenhaeusern sorprende tutti e va a trionfare nello slalom speciale di Kranjska Gora

Dopo i paralleli arriva anche l’acuto nelle altre specialità: Ramon Zenhaeusern sale sugli scudi e va a trionfare nello slalom di Kranjska Gora nell’ultima gara di Coppa del Mondo prima delle finali di Soldeu.

L’atleta elvetico colleziona una splendida rimonta dal settimo posto arpionato dopo prima manche, ponendo in essere il successo con una seconda manche a dir poco sontuosa che lo porta sul gradino più alto del podio dopo gli ultimi due paralleli di Stoccolma.

Velocità, scorrevolezza, e temerarietà han fatto per lui la differenza soprattutto nella parte di più ripida interpretando la pista meglio di tutti assumendo una velocità incredibile e andando, da vero outsider, a sorprendere tutti gli altri contender costringendoli a distacchi “Shiffriniani” a partire dal norvegese Henrik Kristoffersen fresco vincitore del gigante di ieri, che si prende la seconda posizione con un gap di +1.15 beffando di due centesimi Marcel Hirscher che nella giornata di ieri aveva già matematicamente portato a Salisburgo l’ottava Sfera di Cristallo generale consecutiva nonostante un fine settimane non all’altezza delle sue aspettative anche a causa di una neve non proprio ideale alle sue caratteristiche tecniche.

Niente da fare per i colori azzurri nonostante un sontuoso Manfred Moelgg che nella prima manche aveva chiuso al secondo posto ma che poi si è dovuto fermare alla piazza numero sei a +1.85 dalla vetta oggi rossocrociata. Ottavo posto per Stefano Gross a pari merito con Andre Myhrer e Clement Noel, mentre inforca Giuliano Razzoli che, sin a quel momento, stava scendendo in una maniera più che ottimale.

Zenhaeusern questa stagione aveva già stupito in parallelo sia in Coppa del Mondo sia ai Campionati Mondiali (Senza dimenticare la prova olimpica dello scorso anno): se continua in questo modo, allora i suoi rivali possono cominciare per la prospettiva a temerlo in una maniera estremamente importante.