Sofia scrive ancora la storia assieme a Kilde

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Se credi nei sogni, utilizzi la tua forza per trasformare i medesimi in realtà: di forza Sofia Goggia ne ha da vendere assieme alla sua classe e non solo utilizza la medesima, ma unisce al tutto anche i colori più belli per autografare la storia: oggi a Courchevel nella prima giornata delle gare finali di Coppa del Mondo di sci alpino effettuate sulla splendida pista Eclipse, la fuoriclasse azzurra con il suo piazzamento davanti a Suter (dodicesimo contro il diciannovesimo dell’elvetica che l’aveva preceduta a Pechino) vince la Coppa del Mondo numero 3 per lei di discesa libera portandosi a casa l’ennesima soddisfazione di una carriera straordinaria. Sofia porta a casa l’ennesimo successo che ha dell’incredibile considerando ciò che le era accaduto alla vigilia dei recenti Giochi Olimpici, un inno alla determinazione e alla cultura del lavoro che è di esempio a tutti coloro che intraprendono questa disciplina e una ennesima soddisfazione per i nostri colori ancora una volta al meglio rappresentati da una delle migliori atlete sulla faccia della terra e che porta il vessillo tricolore. La gara viene vinta da una sontuosa Mikaela Shiffrin che con una prestazione monstre porta a casa la discesa per la vittoria numero 74 mettendo un primo mattoncino per la generale con un vantaggio adesso su Vlhová oggi attardata, di 156 punti. Podio completato dal duo staccato di 10 centesimi formato da Scheyer e Haehlen.

Tra gli uomini la coppa di specialità va a Kilde nella gara di discesa che va a un grande Vincent Kriechmayr davanti ad uno strepitoso Marco Odermatt preceduto di 34 centesimi che fa chiaramente intendere quanto oramai sia competitivo nella massima espressione alpina della velocità, e quanto oramai egli stesso sarà il prossimo detentore della generale. Alle spalle dell’elvetico a 20 centesimi finisce terzo il suo compagno di squadra Beat Feuz. Per Kilde doppietta quest’anno considerando che lo stesso aveva portato a casa la coppa di super-g anche se qui siamo nell’ambito della prima volta assoluta.

Meravigliose sorelle d’Italia

Non ci sono molte parole da esprimere in merito al capolavoro realizzato nella notte italiana da Sofia Goggia e Nadia Delago nella discesa libera a Pechino 2022; ciò che si può definire è solo l’aspetto leggendario di queste due meravigliose ragazze che hanno portato a casa un argento e un bronzo nella discesa libera olimpica arrendendosi soltanto a Corinne Suter nuova medaglia d’oro nella specialità.

La sofferenza di Sofia in queste ultime settimane è stata, mista alla paura e all’incertezza dopo la caduta pre olimpica, paradossalmente il fattore che ha fatto scattare tutta la sua essenza da campionessa pura e che oggi han mostrato a sé stessa e al mondo intero chi sia davvero la numero uno senza nulla togliere all’elvetica: cadere, recuperare con una lesione al crociato, e andare a prendere una medaglia a soli 16 centesimi dall’oro non è una roba fuori dal mondo, ma una roba da Goggia, una roba che nessuno potrebbe mai fare tranne lei. Lei che detiene una forza fuori dal comune e che riesce a trasformare l’impossibile nel possibile non mollando mai, spazzando come un uragano le nuvole che si erano addensate sul suo grande sole che detiene nel cuore cercando vanamente di offuscarlo.

Quello di Nadia invece è il riconoscimento del talento, dell’essere sempre sul pezzo, e del riconoscimento del frutto di un lavoro pazzesco per cercare di andare a prendere l’obiettivo più rilevante giorno dopo giorno: oggi si china a raccogliere i primi frutti dei suoi sacrifici consapevole che siamo solo all’inizio perché la strada che la porterà molto lontana oggi rappresenta solo un primo passo di un percorso luminoso, brillante come il suo talento, stupendo come la sua classe e la sua serietà. Come la determinazione che ci mette e che anche lei come Sofia oggi, ha fatto urlare milioni di italiani.

Oggi celebriamo il trionfo della serietà di atlete che preferiscono le parole sul tempo rispetto a quelle fuori dallo stesso, che non si perdono in chiacchiere e che portano a casa risultati straordinari all’altezza della loro enorme classe, e che credono nel loro infinito lavoro e nella magia di far sognare milioni di persone che le seguono spingendosi oltre l’ostacolo non mollando mai, risultando il vero esempio da seguire giorno dopo giorno. Un grazie, non sarà mai sufficiente.

Sofia Goggia e Beat Feuz sulla vetta più alta della velocità

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Come già si era abbondantemente compreso nella giornata di ieri, le condizioni meteo in quel di Lenzerheide erano abbastanza complicate per far pensare oggi lo svolgimento delle gare di velocità di discesa libera in merito alle finali di Coppa del Mondo di sci alpino, ragion per cui Sofia Goggia e Beat Feuz possono alzare al cielo i meritati trofei al termine di una stagione meravigliosa.

Sofia infortunatasi al ginocchio 45 giorni con uno stop che le ha privato la possibilità di provare a scrivere un’altra pagina storia questa volta ai Campionati del Mondo di Cortina d’Ampezzo, riesce a conquistare questa meravigliosa sfera di cristallo che può con fierezza alzare al cielo perché è frutto di un lavoro enorme e dei numeri strepitosi fermati soltanto da quel brusco infortunio; Sofia quest’anno ha dato per l’ennesima volta prova del lavoro incredibile che le ha fruttato uno score di quattro trionfi in Coppa del Mondo a Val d’Isere, a S. Anton, e la magnifica doppietta a Crans-Montana. Per la fuoriclasse bergamasca si tratta del secondo successo di specialità in carriera dopo quello ottenuto nel 2018 e che va a far segnare la doppietta azzurra dopo il trofeo di gigante portato a casa da Marta Bassino qualche settimana fa per uno sci azzurro, o meglio dire rosa, sempre più ai vertici del mondo.

Incredibile anche la performance stagionale di Feuz: l’elvetico raggiunge Klammer con quattro successi in fila in discesa libera in sede di specialità (Successivamente la Leggenda Franz ne avrebbe aggiunto un’altra) e dimostra ancora una volta la straordinaria padronanza con gli sci e con la velocità di questo straordinario atleta: Feuz quest’anno ha conquistato con dei piazzamenti importanti la vetta dei 486 punti in sette gare cn la soddisfazione di una doppietta sulla mitica Streif in quel di Kitzbuehel ponendo la sua firma in una gara che, sino a quest’anno, non era riuscito mai a portare a casa.

Oggi, 18 marzo 2021, è il giorno della celebrazione di due enormi figure dello sci alpino che, siamo assolutamente certi, continueranno a deliziare le platee mondiali con una personale soddisfazione di vedere, ancora una volta, la meravigliosa Sofia alzare gli occhi al cielo, godersi un trionfo, ringraziandola per l’ennesimo regalo che è riuscita a fare. Domani si tenterà di far svolgere le prove di supergigante.

A Wengen la discesa libera la griffa Beat Feuz che precede un ottimo Dominik Paris

Oggi è stato il giorno di Beat Feuz che illumina la discesa libera, meravigliosa come ogni anno, di Wengen in Coppa del Mondo e dimostra ancora una volta che quando è in giornata è davvero tra i migliori discesisti presenti al mondo.

Feuz scende sicuro e determinato come non mai e torna al successo in competizione continentale dopo la vittoria di Beaver Creek del 7 dicembre piazzando il secondo trionfo stagionale. Feuz timbra così il gradino più alto del podio in questa località elvetica davanti al pubblico di casa per la terza volta in carriera dopo il 2012 e il 2018.

Finisce dietro il fuoriclasse svizzero un ottimo Dominik Paris che conferma il suo stato di forma eccellente e prosegue il testa a testa con Feuz e si piazza a 29 centesimi di distacco: Paris continua quindi a mancare il successo a Wengen località che non lo ha mai, ancora, visto trionfare.

Chiude il podio invece Thomas Dressen a 31 centesimi di distacco, e finiscono le prime cinque posizioni Matthias Mayer vincitore ieri nella combinata e Mauro Caviezel rispettivamente a 38 e 42 centesimi dalla vetta elvetica.

A Wengen domani sarà invece tempo di tecnico con lo slalom speciale con orario a partire dalle 10:15 salvo modifiche causa condizioni climatiche.

Dominik Paris pennella ancora la Stelvio in discesa, vince la gara, e porta al comando della classifica di Coppa del Mondo generale quasi 25 anni dopo Tomba

Quando Dominik Paris è in forma ed in giornata, non ce ne sta davvero per nessuno.

Dall’alto della sua classe e della sua infinita tecnica, l’atleta altoatesino vince ancora una volta sulla “Stelvio” in quel di Bormio e porta a casa la seconda discesa libera in due giorni aggiornando un palmares che nel circuito internazionale della Coppa del Mondo parla chiaramente del successo numero cinque a Bormio e il 18mo complessivo in carriera per un totale di 14 nella prova regina della velocità ma, sopratutto, dopo quasi 25 anni dall’ultima volta griffata Alberto Tomba, si porta al comando della classifica generale e anche in quella di specialità.

Nessuna possibilità di replica per gli avversari portati letteralmente a scuola da Dominik che interpreta al meglio la pista di casa e precede un grandissimo Urs Kryenbuehl battente bandiera elvetica sceso con il pettorale numero 25 di soli 8 centesimi, poi il solito Feuz ancora una volta sul podio ma che con il terzo posto va a perdere la leadership a vantaggio di Paris in classifica di specialità staccato di 26 centesimi in giornata odierna, e con gli altri favoriti Kilde e Mayer che chiudono i primi cinque rispettivamente staccati di 73 e 84 centesimi; gli altri italiani più arretrati dove occorre ancora pazientare affinché possano sbocciare i nostri talenti più giovani.

Una giornata di per sé storica per lo sci italiano che ritorna a guidare la Coppa del Mondo di sci alpino generale e che lascia presagire ottime speranze in una annata che, orfana di Marcel Hirscher, non ha trovato ancora un vero e proprio dominatore a causa anche della scarsa continuità di risultati dei favoriti nel settore tecnico come Pinturault e Kristoffersen che alternano cose buone a prove opache.

Sarà molto importante la combinata alpina maschile di domani prevista per le ore 11 in prima manche e 13 sulla seconda per capire, ancora più di una volta, se i sogni finali di gloria possano essere ancora più leciti.

Dominik Paris vince ancora ed eguaglia Kristian Ghedina

Domme non si ferma più e continua la sua scalata all’interno della storia dello sci italiano e non solo.

A Kvitfjell centra in discesa libera una sontuosa quarta vittoria stagionale in Coppa del Mondo, la quinta considerando il Mondiale in super-g arpionato ad Are: l’atleta azzurro altoatesino con il successo odierno raggiunge quota 13 vittorie nel circuito intercontinentale in carriera andando ad eguagliare una icona dello sport italiano ed invernale come Kristian Ghedina a dimostrazione dell’enorme lavoro fatto in sede di preparazione che lo sta portando ai vertici dello sci mondiale facendo sbocciare definitivamente il suo talento.

La stagione dell’atleta di casa Italia dimostra ancora una volta il salto di qualità fatto da questo strepitoso fuoriclasse che è riuscito ad alzare l’asticella ponendosi oramai in pianta stabile tra i migliori velocisti in circolazione nello sci alpino; una certezza che ha regalato ai nostri colori mettendo basi importanti anche in prospettiva dove l’obiettivo magari per l’anno prossimo di portare a casa la sfera di cristallo di specialità è tutt’altro che utopia.

Paris scende con una determinazione pazzesca andando ad interpretare meglio di tutti i suoi avversari la pista made in Norvegia indovinando soprattutto la parte finale e sopravanzando Beat Feuz, pettorale rosso in specialità, di 25 centesimi relegandolo in seconda posizione mentre terzo arriva, a completare il podio, l’atleta di casa Austria Mattias Mayer staccato di 37 centesimi da Paris; quarto l’elvetico Mauro Caviezel con un gap di 0.62, mentre quinti a pari meritoe i due connazionali Vincent Kriechmayr a 0.64 ed Otmar Striedinger a 0.94.

Circa gli altri italiani Christof Innerhofer chiude con 1.46 di ritardo mentre più staccato Matteo Marsaglia, che accusa ben 2.02.

Situazione per le donne ancora estremamente confusa in quel di Sochi invece, con continue nevicate che non permettono alle ragazze di scendere in pista: salvo altri slittamenti il programma per domani prevede a Rosa Khutor il SuperG femminile alle ore 8.30, e a Kvitfjell SuperG maschile alle ore 11.00; il tutto come sempre in diretta su RaiSport+ ed Eurosport 1.

Sofia Goggia incanta la discesa di Crans Montana ed illumina il mondo dello sci

Quando la bellezza riesci ad esprimerla in qualsiasi gesto realizzi, soprattutto ogni qualvolta che intraprendi ciò che ami rendendo così orgogliosi ancora e ancora chi ti adora, arrivi in una dimensione dove l’essenza della medesima, raggiunge il grado più puro conseguentemente alla vittoria.

Sofia Goggia dá continuità alle belle prove cronometrate di questi giorni, e a Crans Montana centra il primo acuto stagionale a seguito di una delle discese libere più belle della sua carriera; la bella Sofi scende in una maniera regale mettendo in fila tutto il resto degli avversarie e assaporando nuovamente il gusto del gradino più alto del podio che aveva sfiorato ai Mondiali in super-g.

Per la campionessa olimpica si tratta della sesta vittoria in Coppa del Mondo, la quarta in discesa libera, per un totale di podi pari a 25; la seconda piazza la prende la Svizzera Joana Hahelen per la prima volta in carriera sul podio staccata di 49 centesimi, mentre la terza piazza la conquista la leader della classifica di specialità Nicole Schmidhofer staccata di 52 centesimi.

Gara fortemente condizionata anche da interruzioni; brutta caduta all’inizio per Ilka Stuhec che inisce contro le reti per un errore sul salto ma per fortuna niente di grave, mentre più grave la situazione di Tiffany Gauthier, che viene portata via in elicottero lasciando presagire, attraverso le sue lacrime, un infortunio piuttosto grave.

Buona prova per le altre italiane con Federica Brignone settima, Nadia Fanchini ottava e Nicole Delago al dodicesimo posto; più attardate Marta Bassino ventesima, Elena Cartoni venticinquesima, Nadia Delago al posto 35, mentre va out Francesca Marsaglia.

Appuntamento con lo sci alpino é per domani (considerando che oggi a Bansko tra gli uomini é stato cancellato il super-g causa forte nevicata) con il gigante maschile, 1a manche alle ore 9.30 e la seconda alle 12:30, mentre nuovamente a Crans Montana spazio alla combinata femminile, con la discesa alle ore 10.30 e lo slalom alle 16.45.

Più bella cosa non c’è davvero: Sofi, sei davvero unica.

Discesa libera di Are femminile: Ilka Stuhec non sbaglia e si regala una doppietta mondiale

A 2 anni da Sankt Moritz dove Ilka Stuhec fece fermare il tempo regalandosi una sontuosa medaglia d’oro in discesa libera, oggi ad Are in Svezia la slovena dopo un calvario durato un anno torna sul luogo dell’iride e torna sul gradino più alto del podio sulla piattaforma mondiale andandosi a prendere un sontuoso oro.

In una discesa praticamente sprint con l’ennesima gara in questi mondiali con partenza abbassata per condizioni meteo avverse, la Stuhec interpreta al meglio il tracciato e fa la differenza a partire subito dal primo intermedio in una neve che andava affrontata più di fioretto che di sciabola cercando di lasciar correre il più possibile gli sci, e va ad anticipare una grandiosa Corinne Suter di soli 23 centesimi, che conferma un grandioso stato di forma ovviando ad un errore nella parte centrale attraverso una velocità super e relegando al terzo posto una stupenda Lindsey Vonn la quale, al pari di ieri con Aksel Svindal, si regala una medaglia mondiale, oggi di bronzo a differenza del norvegese che ha arpionato l’argento, andando a concludere una carriera inarrivabile a dimostrazione del fatto che al di là degli infortuni e della sfortuna, le Leggende tornano sempre a fare la differenza e francamente, salutare in questo modo lo sport, è una roba che ti fa venire dentro i brividi e fuori tante lacrime di commozione.

Giornata sfortunata purtroppo per le nostre azzurre che non trovano un feeling ottimale con questa pista tra l’altro abbassata, dove la migliore delle azzurre è Nicole Delago: la nostra gardenese chiude in sesta posizione a 62 centesimi (Classifica cortissima), mentre più arretrate le altre con Nadia Fanchini 14ma, Sofia Goggia 15ma, e più arretrata Francesca Marsaglia; qui la classifica definitiva: http://live.fis-ski.com/lv-al5109.htm#/short

Appuntamento con i Mondiali di Are a domani con la prova alle 11 di combinata alpina maschile.

Mondiali Are: Kjetil Jansrud è Campione del Mondo di discesa libera davanti a Svindal

Dopo una serie interminabile di interruzioni dovute ad una grande incertezza sulle condizioni meteo ad Are, tra nebbia e nevicate varie, alle 13:15 finalmente si è potuti partire per la gara e il titolo mondiale di discesa libera maschile è andato a Kjetil Jansrud che si prende l’iride per la prima volta in carriera dopo aver preso 2 argenti in combinata a Vail/Beaver Creek nel 2015 e nel supergigante a Sankt Moritz 2017.

2 centesimi separano la vetta dalla prima posizione, ed è il modo migliore per salutare una sorta di divinità dello sport come Aksel Lund Svindal che lascia lo sci alpino andando a conquistare un sontuoso argento che gli consente di chiudere una carriera a dir poco inarrivabile con un podio che sa di leggenda per una giornata memorabile a dir poco per la nazionale norvegese; terzo a 33 centesimi l’austriaco Kriechmayr che conferma ancora una volta le sue grandi potenzialità, poi Feuz e Mayer a chiudere i primi cinque.

Non si ripete l’Italia oggi come nel super-g di qualche giorno fa: Paris parte bene al primo intertempo ma sbaglia qualcosina sulla parte ripida accumulando un distacco che poi non era più colmabile e chiude in quinta posizione a 74 centesimi da Jansrud; Innerhofer invece 11mo a 99 centesimi, per gli altri la classifica sul sito FIS: http://live.fis-ski.com/lv-al0128.htm#/short

Sperando in condizioni meteo migliori, domani appuntamento con la discesa libera femminile alle ore (Salvo rinvii) 12:30 con la diretta sia su RaiSport che su Eurosport.

Sci alpino: Sofia Goggia ancora incantevole a Garmisch: altro secondo posto alle spalle di Venier

Goggia

“Per quanto tempo è per sempre?
A volte, solo un secondo.”

A volte forse anche meno, bastano infatti nello sci una manciata di decimi , ma la magia rimane intatta, perché la concezione pura dell’eternità è racchiusa, in questo caso sportivamente parlando, nelle pieghe e nella velocità coadiuvate dalla tecnica di una straordinaria atleta che di nome e cognome fa Sofia Goggia.

Un’altra prestazione sublime da parte della nostra azzurra consente alla stessa di prendere il secondo podio di fila alla seconda gara stagionale in quel di Garmisch-Partenkirchen oggi in discesa libera dopo lo splendido podio di ieri in super-g: anche oggi deve arrendersi ad una austriaca, Stephanie Venier, solida e brillante, che precede la bergamasca di 25 centesimi; completa il podio la padrona di casa Kira Weidle con un gap di 54 centesimi dalla vetta. Mentre deludono le favorite nella velocità, per il resto quarta Suter e quinta Stuhec ma un grandissimo applauso a Nadia Fanchini che chiude sesta trovando un ottimo feeling con la Kandahar a quasi un secondo di distacco da Venier; 17ma Elena Curtoni, out purtroppo Delago e Brignone. Per gli altri risultati ecco il link della federazione con la graduatoria finale: http://live.fis-ski.com/lv-al5041.htm#/short

Ci hai fatto sussultare e mozzare il respiro in quel salto, per un attimo probabilmente anche il tempo si è congelato per la paura per poi, riprendere a girare come un battito cardiaco lungo il corso delle emozioni centimetro dopo centimetro, sciata dopo sciata, che ha aperto la breccia per arrivare nella piazza della gloria e degli onori prendendo un altro podio che meriti.

Sofia anche oggi ha dimostrato di esserci, che già è il tempo di raccogliere i primi frutti del duro, durissimo lavoro effettuato e che si può dire la proprio assieme al resto della pattuglia azzurra in ottica dei campionati del mondo, con estrema calma e con le giuste consapevolezze.

Il futuro, è già adesso.