
Definire fantascientifica un’impresa sportiva da parte di un atleta, è un evento assai raro che, quando però si verifica, va annoverato nelle categorie delle attività speciali: Dorothea Wierer oggi ha arricchito senza dubbio questo particolare novero.
Con una performance a dir poco straordinaria, la fuoriclasse altoatesina realizzando delle serie al poligono praticamente è quasi mai viste nella storia di questo sport con una velocità di esecuzione a dir poco impressionante, a parità di errori, uno, batte la superfavorita finlandese Kaisa Makarainen di 6 decimi consolidando la sua leadership in classifica generale di 19 punti proprio sulla finnica e andando a vincere la 7,5 km Sprint femminile di Hochfilzen, regalando all’Italia un successo che mancava addirittura dal 2000 in questo format di gara.
Ciò che ha maggiormente impressionato, senza nulla togliere ad uno sforzo incredibile posto in essere sugli sci, è stata la velocità di esecuzione sia in piedi che a terra al poligono della stessa dimostrando una sicurezza ed una tempra pazzesca che quasi mai Si erano viste nell’ambito del Biathlon nemmeno tra i più grandi atleti di sempre; un segnale assolutamente incoraggiante in vista del futuro che si traduce in una netta trasformazione soprattutto dal punto di vista tecnico oltre che mentale di questa incredibile campionessa.
Si piazza ad un soffio dal podio anche Lisa Vittozzi che chiude al quarto posto preceduta dalla rossa Ekaterina Jurlova di soli 9 decimi dimostrando un’ottima ancora una volta gara ponendola tra le migliori atlete attualmente in circolazione. Per le altre italiane 19ma Federica Sanfilippo, 43ma Alexia Runggaldier, 74ma invece Nicole Gontier.
L’appuntamento con il Biathlon è previsto per domani per la Sprint maschile sempre in terra austriaca ovviamente.
Giovanni Platania. Blogger sportivo, laureato in legge, appassionato di sport soprattutto invernali. Una frase su tutti, da inserire in questo “viaggio”:
“non leggete come fanno i bambini per divertirvi,o,come gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere.”
(Gustave Flaubert)