Lo sci alpino riabbraccia Meta: Hrovat sarà al via della prossima stagione agonistica

Lillehammer 2016 Ladies’ slalom – Author pleclown

La prima notizia bella dell’offseason dello sci alpino è made in Slovenia, ed è un piacere enorme perché non fa altro che annunciarci il ritorno alle attività agonistiche di uno dei talenti più cristallini degli ultimi anni: Meta Hrovat.

Soltanto sei mesi fa, Meta aveva annunciato al mondo la sua decisione di appendere anzitempo gli scarponi e gli sci al chiodo a seguito di un periodo difficile sia sotto il profilo fisico considerando Lenzerheide quando nel gigante elvetico accusò una forte contusione ossea al femore all’altezza del ginocchio destro, e anche sotto quello psicologico dove probabilmente un accumulo di tensioni aveva fatto la differenza; in questi giorni, invece, abbiamo il piacere di riaccoglierla nel novero delle atlete più importanti al mondo in questo meraviglioso sport.

Un cambio di rotta che significa molto per lei stessa in primis e per il circuito internazionale che riannoverà tra le sua fila questa ragazza che si ripresenterà ai nastri di partenza con un libro del tutto nuovo, da scrivere, attraverso delle soddisfazioni che con il suo solito duro lavoro non mancheranno certamente di nascere. Hrovat, tra l’altro, cambierà anche materiali passando da Salomon a Head.

La carriera di Meta sin qui racconta di due titoli iridati in senso juniores ai Mondiali del 2018 e del 2019, quattro podi in Coppa del Mondo tutti ottenuti al terzo posto, e tantissimi margini di miglioramento su questa splendida promessa che a 25 anni ha ancora tanto da dare e tutto da scrivere: un talento puro e luminoso, determinato sempre più che mai, con nel suo bagaglio sportivo tante di quelle asticelle sempre più da posizionare in alto che siamo certi riuscirà a superare attraverso quella scintilla, un tempo persa, e oggi ritrovata.


Hvala Meta

Susanna Tamaro scriveva: “quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne uno a caso, ma siediti e aspetta. Respira con la tua stessa profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno che sei venuta al mondo. Senza farti distrarre da nulla, aspetta, aspetta ancora, stai ferma in silenzio e ascolta il tuo cuore. E quando poi ti parla alzati e va’ dove lui ti porta, va’ dove ti porta il cuore“. Ieri le strade di Meta Hrovat e del suo grande amore, lo sci alpino, si separano a soli 24 anni di età detenuti dal talento sloveno.

La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno per i media sportivi attraverso un post sui suoi canali social dove ha motivato la sua scelta. Ecco uno dei suoi passaggi principali: “Ho raggiunto un punto della mia vita in cui non sono più pronta a dedicarmi allo sport nella misura in cui potrei ottenere i risultati che vorrei, ma quello che per me personalmente è ancora più difficile da accettare è che ho perso quella scintilla nei miei occhi e la voglia che mi ha guidato lungo la strada prefissata per tutta la mia carriera. La decisione che ho preso è stata sicuramente una delle più difficili della mia vita.. Non ho idea di cosa mi aspetta nella vita, ma sono sicura di partire per una nuova avventura. Ci vediamo presto… in montagna, all’area aperta, sugli sci.”

Sin qui la carriera di Meta ci ha raccontato che ella aveva centrato due podi in Coppa del Mondo realizzati tutti in slalom gigante, tre vittorie in Coppa Europa, e una brillante carriera a livello juniores con 3 titoli iridati 3 ori (gara a squadre a Sočil/Roza Chutor 2016; slalom speciale a Davos 2018; slalom speciale a Val di Fassa 2019) e due argenti; lo scorso anno aveva iniziato la collaborazione con Livio Magoni e ultimamente aveva patito un infortunio al ginocchio dove aveva scelto di optare per una terapia conservativa senza ricorrere al trattamento chirurgico, sino alla decisione di dire basta arrivata nella giornata di ieri.

È difficile sempre analizzare nel dettaglio una scelta di addio alle proprie attività ma, quel che è certo, è che quando arriva il momento bisogna porre sempre la luce del riflettore verso il coraggio della presa di una decisione del genere, anche a quell’età, lo stesso coraggio che contraddistingue ogni atleta quando deve scendere giù da un cancelletto di partenza, e Meta lo ha messo in risalto ancora una volta in quanto figlia non solo del suo talento ma dell’enorme rispetto verso ciò che ha evidenziato sin qui la sua vita agonistica; un rispetto che abbiamo e che avremo anche noi andandolo a mescolare con l’enorme ammirazione per una persona estremamente forte, coraggiosa, solare, e gentile.

Hvala Meta. E in bocca al lupo per la tua vita che ti auguriamo di affrontare, ogni giorno e ogni istante, sempre con il sorriso che ti ha vista protagonista ai nastri di partenza in ogni gara che hai condotto.

Hrovat punta la linea di… Meta!

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Proseguiamo il nostro viaggio parlando ancora una volta dello sci alpino in salsa femminile, e oggi lo facciamo menzionando la figura della talentuosa atleta made in Slovenia Meta Hrovat che, decisamente, punta a recitare la prossima stagione un ruolo di assoluta protagonista.

Inutile girarci intorno, quando decidi di affidarti ad un tecnico top come Livio Magoni che presenta dei metodi di lavoro completamente differenti dal resto che comprendono aggettivi come certosini e duri, e che pretende da te oltre il massimo spingendoti ad alzare inevitabilmente l’asticella beh, non fai altro che presentarti ai nastri di partenza con delle velleità assolutamente diverse dagli anni passati.

Nelle stagioni addietro abbiamo apprezzato la 23enne slovena per una sciata molto aggressiva ed estremamente efficace, una vera e propria lottattrice con tanta voglia di vincere ed un talento che noti subito da ciò che riesce ad imprimere centimetro dopo centimetro sulla neve. D’altronde i risultati a livello iridato in ambito juniores furono sotto gli occhi di tutti con uno score che ci racconta di 3 ori nella gara a squadre a Sočil/Roza Chutor 2016, nello slalom speciale a Davos 2018, e nello slalom speciale a Val di Fassa 2019, e ben 2 argenti in combinata a Åre 2017 e a Davos 2018, di certo niente male come biglietto da visita per i palcoscenici più grandi, dove già con 3 vittorie in Coppa Europa ha già assaggiato il piacere del trionfo.

Ma Meta vuol di più perché sa benissimo che ha tutte le carte in regola per poter andare al di là di questi risultati. Sa che può fare ben oltre di quattro podi in gigante tutti sul gradino più basso dei cerimoniali; unendosi professionalmente a uno dei più grandi allenatori del mondo, Meta ha già fatto quel primo step che le potrà permettere di attestarsi su un livello superiore.

La 23enne nativa di Radenci ha un potenziale fuori dal comune e Magoni lo sa bene, perché ha la certezza che il percorso vincente ottemperato con Vlhová potrebbe seriamente ripeterlo con un’altra giovane atleta che ancora deve sprigionare tutte le sue qualità. La sfida per entrambi è tra le più fascinose, una sorta di aurora boreale in via di definizione che lascia presagire un qualcosa di incantevole.

I margini di miglioramento di Hrovat sono a dir poco eccelsi, e le prime settimane di allenamento con il tecnico italiano ci parlano già di un assoluto cambio di passo da parte sua, con la voglia di andare in linea di meta per raggiungere il primo, e assolutamente importante, touchdown di una carriera che dà la sensazione che possa intraprendere un percorso di vittoria assolutamente innato.