Allo start di Pechino 2022 la velocità azzurra scrive già la storia

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Sulla scia di Tokjo, anche Pechino comincia alla grande per i colori azzurri, ed è la velocità ancora a rendere gli onori al tricolore: nella mattinata nello speed skating femminile nella prova valida per i 3000 metri è Francesca Lollobrigida a portare in alto la spedizione italiana cogliendo la medaglia d’argento con un secondo posto che ha subito il crisma della storia; infatti mai nessuna ragazza era salita sul podio olimpico in merito al pattinaggio di velocità. La quasi 31enne nativa di Frascati compie un’impresa eccezionale, pattinando da assoluta campionessa e centrando un risultato assolutamente incredibile ma che era di certo nelle corde dall’alto della sua specialità. Lollobrigida si inchina soltanto alla superfavorita della vigilia, l’olandese Irene Schouten, che centra l’oro facendo segnare il record olimpico come ciliegina sulla torta di una giornata anche per lei indimenticabile. A completare il podio è stata la canadese Isabelle Weidemann con il bronzo.

Ma non è di certo finita qui, perché l’Italia prende il secondo argento della giornata questa volta nella staffetta mista dello short track nella gara finale con Arianna Fontana, Martina Valcepina, Andrea Cassinelli, e Pietro Sighel che si arrendono a pochi centimetri dalla Cina medaglia d’oro cui va il titolo olimpico; Pietro aveva tentato una rimonta pazzesca che soltanto per un’inezia non è riuscita con Wu Daijing che tinge di gloria la sua giornata. Per l’Italia una prestazione pesantissima cui praticamente fa la differenza solo una mezza lama che va a separare il tricolore dal gradino più alto del podio. Grandissima la prestazione di tutti gli azzurri, mai domi, che approfittano degli errori dei canadesi e dei kazaki. Per l’Italia l’esordio è bagnato già da due immense soddisfazioni. Per Fontana si tratta della nona medaglia olimpica della sua carriera. Leggenda.

Nella prima mattinata odierna si è assegnata la prima medaglia di questi XXIV Giochi Olimpici invernali, nello sci di fondo, dove nella prova di skating femminile è stata l’immensa Therese Johaug a inaugurare l’appuntamento con il gradino più alto del podio andando letteralmente a dominare una prova dall’alto della sua sontuosità arricchendo il suo curriculum vitae con un’ulteriore perla, questa volta per la sua prima, a cinque cerchi. Johaug ha trionfato prendendosi l’oro davanti alla russa Natalia Nepryaeva (+30.2) che prende l’argento, e davanti all’’austriaca Teresa Stadlober (+30.5) terza medaglia di bronzo. Per Johaug è il sedicesimo titolo tra Mondiali e Olimpiadi. Attardate le azzurre ma, qui obiettivamente, non c’era molto da fare: Martina Di Centa, Anna Comarella, Cristina Pittin e Caterina Ganz hanno chiuso rispettivamente al 36esimo, 37esimo, 41esimo e 42esimo posto.

Norvegia subito on fire non solo sugli sci ma anche al poligono non scherzano: è il biathlon a regalare alla spedizione scandinava il secondo oro di giornata nella staffetta mista 7,5km x 7,5km. Marte Olsbu Roeiseland, Tiril Eckhoff, e Tarjei e Johannes Boe hanno centrato l’impresa andando a precedere davvero di poco la Francia che si accontenta dell’argento dove nell’ultimo giro i campioni norvegesi hanno fatto una netta differenza con Johannes che indovina la volata, e la Russia che completa il podio. Italia chiude al nono posto con Thomas Bormolini e Lukas Hofer che purtroppo non trovano il giusto feeling con una gara che aveva dato però delle ottime speranze dopo che Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer avevano spedito la nostra squadra nelle primissime spedizioni. Italia che però può sorridere ancora visto che continua il sogno del doppio misto di Curling visto che il duo composto Amos Mosaner e Stefania Constantini battono anche l’Australia, oggi per 7-2 e vedono strutturarsi ancora in maniera più vivida il sogno di giocarsi una semifinale a Pechino che suggellerebbe un percorso, sin qui a dir poco straordinario.

Nel salto dal trampolino con gli sci oggi si è assegnato il titolo femminile sul NH, e la medaglia d’oro è andata a Ursa Bogataj che si prende un titolo olimpico a dir poco sontuoso andando a precedere Althaus e la connazionale Kriznar che colgono rispettivamente argento e bronzo. Bogataj non aveva mai vinto in Coppa del Mondo e celebra una giornata spettacolare per la Slovenia che non aveva mai vinto una medaglia olimpica. Jessica Malsiner chiude alla casella numero 29. Tempo di medaglie anche per il freestyle dove la finale maschile moguls viene centrata dallo svedese Walter Wallberg medaglia d’oro clamorosa per lui che relega al secondo posto il superfavorito canadese Kingsbury che deve accontentarsi della medaglia d’argento per un podio che si completa con il giapponese Horishima per l’appuntamento con il bronzo.

Ecco il programma invece per la giornata di domani, dove ci sarà la prima gara di sci alpino con il titolo di discesa libera maschile che si terrà alle ore 4 italiane e dove Dominik Paris dovrà cercare di dare il massimo per realizzare un sogno in una pista sconosciuta a tutti. Questa notte non è stato possibile scendere in pista per la prova causa condizioni impervie che, speriamo, non perdurino anche nella giornata di domani:

01.00, SLITTINO: prova 5 singolo donne – Verena Hofer, Andrea Voetter, Nina Zoeggeler

02.05, CURLING: sessione 10 doppio misto (USA-Repubblica Ceca, Gran Bretagna-Cina)

02.30, SNOWBOARD: finale 1 slopestyle donne

02.30, PATTINAGGIO DI FIGURA: team event, programma corto donne – Italia (Lara Naki Gutmann)

02.45, SLITTINO: prova 6 singolo donne – Verena Hofer, Andrea Voetter, Nina Zoeggeler

02.57, SNOWBOARD: finale 2 slopestyle donne

03.24, SNOWBOARD: finale 3 slopestyle donne

04.00, SCI ALPINO: discesa libera uomini – Christof Innerhofer, Matteo Marsaglia, Dominik Paris

04.30, COMBINATA NORDICA: allenamento 1 Gundersen trampolino piccolo / 10 km – Iacopo Bortolas, Raffaele Buzzi, Alessandro Pittin, Samuel Costa

04.50, PATTINAGGIO DI FIGURA: team event, programma libero individuale maschile -. Italia (Daniel Grassl)

05.30, SNOWBOARD: qualificazione 1 slopestyle uomini – Emiliano Lauzi

06.33, SNOWBOARD: qualificazione 2 slopestyle uomini – Emiliano Lauzi

07.05, CURLING: sessione 11 doppio misto (Norvegia-Svezia, Australia-Svizzera, Italia-Cina, Canada-Repubblica Ceca) – Italia (Stefania Constantini, Amos Mosaner)

08.00, SALTO CON GLI SCI: salto di allenamento 3 trampolino piccolo donne (per gara a squadre miste)

08.00, SCI DI FONDO: skiathlon uomini 15 + 15 km – italiani da selezionare tra Francesco De Fabiani, Davide Graz, Federico Pellegrino, Maicol Rastelli, Giandomenico Salvadori, Paolo Ventura

08.06, SLITTINO: prova 1 doppio – Emanuel Rieder/Simon Kainzwaldner

09.24, SLITTINO: prova 2 doppio – Emanuel Rieder/Simon Kainzwaldner

09.30, SPEED SKATING: 5000 metri uomini – tre tra David Bosa, Davide Ghiotto, Andrea Giovannini, Michele Malfatti, Jeffrey Rosanelli, Alessio Trentini

09.40, HOCKEY SUL GHIACCIO: Cina-Giappone, Girone B donne

11.00, FREESTYLE: qualificazione 2 moguls donne

11.00, SALTO CON GLI SCI: trial round per competizione trampolino piccolo uomini – Giovanni Bresadola

12.00, SALTO CON GLI SCI: prima manche trampolino piccolo uomini – Giovanni Bresadola

12.30, FREESTYLE: finale 1 moguls donne

12.30, SLITTINO: terza manche singolo uomini – Leon Felderer, Dominik Fischnaller,

13.00, SALTO CON GLI SCI: seconda manche trampolino piccolo uomini – Giovanni Bresadola

13.05, CURLING: sessione 12 doppio misto (Canada-Australia, Italia-Svezia, Svizzera-USA, Norvegia-Gran Bretagna) – Italia (Stefania Constantini, Amos Mosaner)

13.05, FREESTYLE: finale 2 moguls donne

13.40, FREESTYLE: finale 3 moguls donne

14.10, HOCKEY SUL GHIACCIO: Svizzera-USA, Girone A donne

2018, l’anno d’oro dell’Italia negli sport invernali: Greggio e Goggia in auge su tutti

Alla scoperta della stagione degli azzurri nei vari circuiti di Coppa del Mondo

Goggia

Nell’articolo di ieri abbiamo disquisito di quanto sia stata intensa, in senso generale, la stagione agonistica sulle nevi nei vari circuiti di Coppa del Mondo in questo 2018.

Ci eravamo lasciati con la promessa di parlare degli azzurri evidenziando quelli che sono stati i risultati che hanno contraddistinto la maggior parte delle discipline e, si può dire tranquillamente, che i risultati sono stati altamente confortanti: siamo a ben otto sfere di cristallo già portate a casa con la possibilità (Come fra poco vedremo) di incrementare ancora il bottino.

Menzione immediata per la donna più veloce del pianeta nonché una delle migliori sciatrici di sempre che dà, al nostro paese, un grande lustro sportivo e non soltanto: si sta parlando ovviamente della meravigliosa Valentina Greggio che proprio nel weekend appena terminato a portato a casa, sulle nevi svedesi,  la quarta Coppa del Mondo di Sci di Velocità di fila proseguendo in un filotto incredibile di vittorie consecutive portando il livello al numero 25 e creando un vero e proprio solco con tutto il resto delle avversarie creando una progressione impressionante in termini tecnici e di risultati che ha fatto sognare tutti gli appassionati della velocità più pura; Greggio sempre più nel mito che si avvicina sempre più ai risultati delle grandi del passati che portano i nomi e i cognomi Tracie Sachs e Sanna Tidstrand, le uniche a vincere 5 sfere di cristallo in questo sport; sfere di cristallo che potrebbero aumentare per l’Italia con l’opportunità, da parte di Simone Origone, di conquistarne un’altra cercando di battere Manuel Kramer, suo rivale austriaco, in una fantastica battaglia che al momento vede i due atleti parificati in classifica a due gare dal termine della stagione; l’appuntamento sarà il 6 e il 7 aprile in quel di Grandvalira in Romania per capire l’epilogo.

Detto dello Sci di Velocità, i riflettori li puntiamo su Sofia Goggia e lo Sci Alpino: l’aver vinto la medaglia olimpica in discesa libera è stato un momento altamente importante per lei e per lo sport italiano conquistando un risultato aspettato da lungo tempo che ha dato delle certezze importanti, ma la nostra fuoriclasse della velocità alpina non si è fermata qua e, in un testa a testa incredibile nella finale di Åre, pur classificandosi seconda nella decisiva prova di discesa alle spalle di Lindsey Vonn è riuscita a prevalere sulla statunitense portandosi a casa la prima coppa di specialità della sua carriera suggellando così una stagione incredibile e sicuramente indimenticabile che ha segnato una tappa del suo percorso di crescita il quale, siam certi, sia ancora all’inizio e che la porterà lontano. Un talento straordinario coadiuvato anche da una splendida Federica Brignone che l’Italia probabilmente non vedeva nella sua essenza più profonda da tanto, troppo tempo. Sofia ha regalato all’Italia la Coppa del Mondo di discesa libera dall’ultima portata a casa da Isolde Kostner ben 16 primavere fa nel 2002.

Sci Alpino che ha visto l’affermazione anche l’acuto di Peter Fill: in una stagione purtroppo avara di soddisfazioni per gli uomini sia in campo tecnico che in campo veloce a parte la splendida vittoria di Dominik Paris a Bormio sulla Stelvio e , il nostro atleta atleta di Bressanone dopo due sfere di cristallo di fila nei scorsi due anni in discesa libera quest’anno ha vinto quella di combinata alpina grazie ai piazzamenti nelle due gare previste (Secondo posto a Bormio, terzo a Wengen). Di certo una piccola luce all’interno di un movimento che, siamo certi, si aspettava molto più e che farà sicuramente meglio nella stagione che verrà viste le potenzialità che detiene nelle sue ampie faretre.

Italia che ha visto la sua stagione crescere di livello in maniera prepotente e decisiva nello snowboard attraverso una tripletta di valore incredibile: a Michela Moioli spetta naturalmente la copertina d’oro per l’Italia in questo sport; in categoria cross ha fatto la voce più grossa possibile ripercorrendo le stesse orme di Goggia in quel dell’Alpino: medaglia olimpica del metallo più pregiato e coppa del mondo di specialità. La ventiduenne bergamasca ha saputo rialzarsi al meglio dopo l’infortunio di Sochi nel 2014 e si è presa con estrema determinazione tutto ciò che il fato aveva momentaneamente sottratto al suo infinito talento. Snowboardcross che ha arricchito in ambito azzurro il suo bottino grazie alla coppia composta da Emanuel Perathoner ed Omar Visintin i quali, nella specialità a coppie maschile, han portato a casa la Coppa del Mondo attraverso uno score che parla di due vittorie ed a ottimi piazzamenti. Piazzamenti che han fatto bene anche a Roland Fischnaller che a 37 anni ha completato l’opera conquistando la sfera di cristallo in modalità PSL numero 3 della sua grande carriera trionfando nell’ultima gara in scena a Winteberg prevalendo proprio al termine della stagione sul russo Loginov. L’ennesima dimostrazione che, spesso, la carta di identità rivela dei numeri in eccesso solo nelle biografie e non nelle piste in un periodo in cui il talento sta anche allungandosi dal punto di vista anagrafico facendo rimanere intatti i risultati di valore.

Altri successi li abbiamo raccolti nel Biathlon: avevamo lasciato la nostra staffetta mista in un risultato prestigiosissimo sul palcoscenico olimpico nella conquista di una storica medaglia di bronzo per l’Italia, oggi invece la ritroviamo sul gradino più alto del podio ma con gli stessi soggetti in Coppa del Mondo: Dorothea Wierer, Lisa Vittozzi, Dominik Windisch e Lukas Hofer han portato i nostri colori alla vittoria per la prima volta nella storia in questo format di gara a Kontiolahti dove la nostra truppa azzurra ha realizzato una gara leggendaria che entra di diritto nella storia del Biathlon a conferma di come il nostro movimento sia in crescita. Un grandissimo Hofer nella parte finale ha fatto la differenza arrivando davanti all’Ucraina e alla Norvegia che con il terzo posto di Tarej Boe compromette la conquista della sfera di cristallo.

E come non menzionare infine anche la nostra Francesca Lollobrigida nello speed skating che classificandosi al terzo posto nella MS di Minsk, ha portato a casa la seconda sfera di cristallo della sua carriera dopo il trionfo datato 2014. Una soddisfazione enorme per la fuoriclasse di Frascati che pone in essere una splendida doppietta dopo l’oro europeo arrivato quest’anno in quel di Kolomna.

Una menzione d’obbligo va anche al nostro Chicco Pellegrino: non avrà vinto sfere di cristallo overall o di specialità il nostro campione del mondo e vice campione olimpico valdostano, ed oggettivamente contro un Klæbo in queste condizioni era un “tantino” difficile, ma è stato tenace ed ha tenuto duro sino al termine della stagione risultando l’unico in grado di mettere in seria difficoltà nelle gare sprint il fuoriclasse norvegese: Chicco ha dimostrando sia in ottica olimpica che in quella di coppa di potersela giocare al meglio delle sue possibilità e le vittorie ottenute a Dresda e a Lahti dove nemmeno Klæbo è riuscito a tener botta all’atleta delle fiamme oro, lasciano sperare davvero in positivo per la stagione che verrà. Chicco è cresciuto tantissimo dai mondiali dello scorso anno, e senza dubbio, ha tutte le carte in regola per continuare a recitare una parte da protagonista nel fondo a 360°.

L’Italia quindi mette agli archivi una stagione sin qui positiva: con tante luci e qualche ombra ma con la consapevolezza di avere dei margini di miglioramento notevolissimi. Margini già visti in quel di PyeongChang che han messo in risalto delle qualità notevoli da parte dei nostri azzurri che, aspettando la conclusione definitiva delle gare, in ambito invernale han detenuto un bottino notevole in fatto di vittorie, piazzamenti, e sfere di cristallo.

L’auspicio è che possano migliorare questi risultati attraverso anche un maggiore impegno che il nostro stato può dare in sede di supporto ai nostri atleti e agli addetti ai lavori per migliorare sensibilmente il tutto e dare una marcia in più ad essi mettendo a disposizione ancora più mezzi e strutture per far esprimere al meglio il loro talento, la loro audacia, e il loro spirito di sacrificio.

L’Italia c’è più che mai.