Il predestinato: Michael Matt

Michael Matt in action Photo by Roland Osbeck, roland@osbeck.org

Qualche giorno fa analizzando sempre casa Austria ci eravamo occupati di un grande talento, Manuel Feller, tra i più talentuosi che il circo bianco in quel del maschile ci ha proposto nell’ultimo periodo.

Tra gli altri, però, non bisogna in alcun modo dimenticarsi di un certo Michael Matt, che di talento, soprattutto quando quest’ultimo è radicato e domiciliato in DNA familiare, ne sa davvero qualcosa.

Nato a Zams nel Tirolo, il 13 maggio del 1993, è fratello di Andreas campione del mondo di freestyle categoria ski cross nel 2009 (Oltre che medaglia d’argento olimpica a Vancouver nel 2010), e di Mario, uno dei più grandi slalomisti di ogni epoca capace di vincere una medaglia d’oro olimpica e 3 iridate.

“Miky”, come lo chiamano simpaticamente amici e colleghi, non poteva sottrarsi al destino di famiglia e ha deciso anche lui di dedicarsi anima e corpo all’attività sciistica mettendo in mostra tutto il suo talento cercando di ripercorrere le orme di suo fratello Mario, nello Sci Alpino, sempre dilettandosi nelle discipline tecniche.

Michael Matt ha una eleganza sopraffina; quando lo vedi scendere ti dà sempre la sensazione di poter, con la sua tecnica, cercare di scombinare i piani degli alti in classifica tirandoti fuori la prestazione che può fare la differenza; velocità, agilità, e una incredibile capacità di leggere la gara in corsa (Soprattutto nei muri) sono 3 delle tante caratteristiche di questo giovane sciatore che nella stagione che verrà cerca la definitiva consacrazione.

Questo ragazzo, da affrontare, è un osso davvero duro: quando provieni da una famiglia vincente con una mentalità sportiva fuori dal comune, e quando dividi la squadra con fuoriclasse del calibro di Marcel Hirscher, non puoi che mirare al massimo focalizzando gli obiettivi spostando l’asticella sempre più in alto fino a cercare di raggiungere la piazza in cui sono confinati tutti i tuoi sogni; sogni destinati presto a diventare realtà, perché se hai questi mezzi ma, soprattutto, hai una testa ben puntata alla serietà e alla professionalità ogni giorno in allenamento come fa lui, presto o tardi il lavoro comincia a pagare.

Abbiamo parlato di Feller, a differenza di quest’ultimo Michael ha già bagnato il suo appuntamento con la vittoria timbrando il cartellino in Coppa del Mondo nello slalom di Kranjska Gora nel marzo del 2017, sfiorando addirittura il colpaccio super grosso nelle ultime Olimpiadi di PyeongChang dove ha portato a casa ben due medaglie: l’argento nel team event e il bronzo nella prova di slalom speciale orfano di Hirscher e Kristoffersen con l’oro che è andato ad un superlativo André Mhyrer.

La stagione, per Miky, si è conclusa alla grande con una pazzesca iniezione di fiducia arrivata proprio nella competizione più importante di tutte, una spinta notevole che sicuramente gli permetteranno di lavorare al meglio preparando al massimo la stagione 2018/19 per cercare la definitiva consacrazione e il salto di qualità che tutti lui compreso si aspettano.

Tra gli outsider, sicuramente, lui è quello più pronto assieme a Feller, per fare la voce grossa inserendosi tra i due dominatori degli ultimi anni. L’Austria, di fatto di talento, può dormire davvero sonni tranquilli.

Ti aspettiamo Miky, l’appuntamento con la gloria, non è mai stato così vicino.