Milano-Cortina 2026: tutto ciò che serve sapere sui futuri Giochi Olimpici a tinte tricolore

Milano Cortina è la dimostrazione esatta che in Italia se si lavora tutti nella stessa direzione verso un unico grande obiettivo, si possono perseguire i risultati fantastici.
Considerando il periodo storico questa qui é un’opportunità di crescita incredibile non soltanto per lo sport all’interno del nostro paese ma anche per tutta la nazione; saranno le prime Olimpiadi a tema ecosostenibile con strutture all’avanguardia che ci permetteranno di fare un grande salto in avanti come nazione e come sport.

Ma quali saranno le sedi e le strutture che ospiteranno tutto questo? La sede della cerimonia d’apertura sarà lo stadio Giuseppe Meazza mentre per quella di chiusura si opterà per la splendida cornice dell’Arena di Verona per due spettacoli che regaleranno brividi ed emozioni a profusione; venendo a quello che è il contesto strettamente tecnico iniziando a parlare di gare, le competizioni varie di pattinaggio su ghaccio saranno di scena al Mediolanum Forum d’Assago, mentre le gare di Hockey si districheranno tra il PalaSharp in quel di Lampugnano e il PalaItalia a Santa Giulia. A Livigno spazio alle sfide di freestyle e snowboard, mentre nella mitica Stelvio in località Bornio gli uomini dello sci alpino si confronteranno in una pista che da sempre ha il sapore della storia, mentre le donne andranno a Cortina sull’Olimpia delle Tofane; entrambe le località sono dei punti fissi, come sappiamo, negli appuntamenti di Coppa del Mondo; si va sul sicuro anche per il Biathlon ad Anterselva, a Predazzo le competizioni di salto, mentre il fondo si disputerà a Tesero.

Gli sport da budello invece vedranno alzarsi il sipario sulla mitica pista dello Sliding Center E. Monti, già teatro di gara nel 1956 anno dei primi Giochi Olimpici assegnati al nostro paese; naturalmente, tutti gli impianti già preesistenti nel corso degli anni verranno riammodernati e presentati a dovere per gli eventi olimpici.

Per chi ama lo sport i terzi Giochi Olimpici Invernali sotto il tricolore è una soddisfazione enorme e anche un brivido perenne che mi sale lungo la schiena per tutti coloro che amano lo sport e, in particolare, quello tra le superfici innevate.

Quindi l’Italia, sì, organizzerà questi magnifichi Giochi, con il rammarico più grande è per chi non ci ha creduto fino in fondo in quanto tali opportunità potevano essere ancora più grandi, ma va bene anche così. Ci saranno davanti adesso sette anni in cui bisognerà correre e macinare a più non posso per presentarsi al meglio davanti all’evento sportivo più importante al mondo, ma chi ben comincia… E le premesse, sono davvero incoraggianti.

Cortina – Milano: ecco la candidatura italiana per i Giochi Olimpici del 2026

Curling

Dopo mesi di tentennamenti, cancellazioni, ripensamenti, e caos più politici che sportivi, finalmente si rompe l’empasse sulla situazione italiana inerente ai Giochi Olimpici da effettuare nel 2026: nella giornata di ieri, la sessione numero 133 del Comitato Olimpico Internazionale di scena a Buenos Aires in quel dell’Argentina, ha approvato la candidatura azzurra per l’organizzazione olimpica che si realizzerà fra 8 primavere e, le città designate per il tricolore, sono rappresentate da Milano e Cortina d’Ampezzo.

Finisce quindi una situazione ampiamente caotica con un binomio azzurro che, inizialmente, aveva previsto come sappiamo anche l’inserimento della figura della città di Torino (Già organizzatrice nel 2006) ma che poi, di recente, è stata depennata.

Milano-Cortina se la dovrà giocare con Calgary (Già organizzatore nel 1988 dove, i ricordi ci portano a imprese memorabili soprattutto dell’immenso Alberto Tomba) e con Stoccolma (Sarebbe la prima volta in assoluto per una città svedese), che sono le altre due candidature approvate dal CIO che si giocheranno la corsa all’ospitare i prossimi XXV Giochi Olimpici invernali.

Di sicuro un segnale incoraggiante e notevolmente importante per il nostro paese dal punto di vista sportivo e non, considerando che lo sport è sempre uno dei volani fondamentali per la crescita di uno stato facendo incrementare ogni volta di più l’unione tra le persone congiuntamente a una grandissima opportunità di sviluppo interno.

L’Italia, in passato, ha organizzato la competizione dal punto di vista invernale successo due volte: in verità bisognerebbe menzionare anche l’assegnazione dei Giochi nel 1944 ma, ovviamente nel pieno cuore del secondo conflitto mondiale, tutto saltò e quindi risaliamo al 1956 dove fu proprio Cortina ad ospitarli e, nell’epoca recente, 12 anni fa in quel di Torino per l’edizione XX. 

Grande soddisfazione da parte del Presidente del CONI Giovanni Malagò (Ieri anche divenuto membro del CIO, altro aspetto importante da non sottovalutare in questa ottica) e che, oltre ad esternare la sua grande soddisfazione per la sua nomina individuale ai microfoni dei media sportivi ha affermato che questa è una sfida che probabilmente l’Italia sportiva vincerà.

L’auspicio è che si possa raggiungere l’obiettivo finale riportando l’evento sportivo più importante al mondo dopo oramai tanti anni dall’ultima volta nel 2006, riportando dal punto di vista mediatico, sportivo, e sotto tantissimi altri focus l’Italia nell’eccellenza assoluta dove merita di situare.

Nello sport come nel resto.

Sempre.

Il Coni delibera all’unanimità: via alla candidatura dell’Italia ai Giochi Olimpici del 2026

Milano, Cortina, e Torino saranno le città che ospiterebbero le competizioni sportive

Curling

Milano, Torino, Cortina.

Queste le tre città che nella giornata di ieri, il Consiglio Nazionale del Coni ha designato come candidate per ospitare nel nostro paese i XXV Giochi Olimpici previsti per l’inverno del 2026.

Il nostro paese dovrà concorrere per arpionare l’organizzazione dell’evento con Calgary per il Canada, Erzurum per la Turchia, Sapporo per il Giappone, ed infine Stoccolma per la Svezia.

Un progetto ambizioso e soprattutto nuovo per l’ambito a cinque cerchi che vedrebbe la manifestazione più importante al mondo spaziare in ben 3 città simbolo dello sport per il nostro paese e non solo: nello specifico, i Giochi Olimpici nell’eventualità che fossero assegnati all’Italia, vedrebbero in scena Milano, come si può desumere dall’articolo di Eurosport, https://it.eurosport.com/olimpiadi/olimpiadi-2026-le-possibili-sedi-di-gara.-il-progetto-italia-tra-milano-cortina-e-torino_sto6869806/story.shtml , potrebbero veder sorgere questo scenario organizzativo:

“A Milano dovrebbe prendere il via la rassegna a cinque cerchi, con la cerimonia d’apertura a San Siro. Nel capoluogo lombardo si svolgeranno poi le gare sul ghiaccio con hockey, short track, curling e pattinaggio di figura. A Torino ci sarà invece la cerimonia di chiusura allo Stadio Olimpico e poi le gare di pattinaggio di velocità, mentre Cortina ospiterà bob, skeleton e slittino.

Per quanto riguarda le altre sedi, potrebbe essere il Sestriere il palcoscenico dello sci alpino, mentre quello di fondo si farà a Santa Caterina. A Pragelato si svolgeranno combinata nordica e salto con gli sci, mentre il biathlon si disputerà in Valdidentro. Infine freestyle e snowboard saranno o a Livigno o a Bardonecchia.”

Uno scenario totalmente innovativo che farebbe leva sull’aspetto itinerante della competizione sportiva, facendo giostrare le varie competizioni in alcuni dei posti più belli e significativi sportivamente parlando del nostro paese attraverso delle strutture all’avanguardia, e che completerebbero un palcoscenico da urlo tra i più belli al mondo.

Al netto di ogni divisione politica e di svariate polemiche che già sono sorte e che sicuramente sorgeranno, come spesso avviene in questi casi forse, anche fin troppo spesso, l’Italia ha una grandissima opportunità di far crescere se stessa attraverso uno sviluppo della cultura sportiva e non solo, in ben tre città di fondamentale importanza per tutti noi, che solo i Giochi Olimpici nella loro magia ed interezza sanno garantire.

Un passo fondamentale, un altro mattoncino che consentirebbe al nostro tricolore di crescere ancora come paese e come sport in un periodo in cui molte certezze sono venute meno e dove, in passato, bisognava crederci maggiormente in queste cose: nello sport, c’è sempre vita, sviluppo, e coesione soprattutto tra i giovani. E’ questo il messaggio che deve passare ed è questa la via che i plenipotenziari sportivi e non devono seguire. La via giusta.

L’opportunità adesso c’è, bisogna crederci per coglierla. Noi, come appassionati, siamo più che pronti.