Consegnato alla sede della FIS, il dossier per i Mondiali si sci alpino del 2029 in Val Gardena

Author Zoran Kurelić Rabko

Dei Mondiali di sci alpino del 2029 ne avevamo parlato esattamente la scorsa settimana in salsa transalpina, ma oggi lo facciamo nuovamente con una notizia dal sapore tricolore in prospettiva: la notizia del giorno corrisponde al fatto che il Saslong Classic Club, in merito all’organizzazione dei suddetti Campionati del mondo, nei giorni scorsi, ha presentato il dossier alla FIS attraverso il totale appoggio della FISI.

Il dossier non è altro che una visione preliminare attraverso il quale ogni candidato, in merito all’ospitare la competizione iridata, va a porre in essere un prospetto in merito ad intenzioni e visioni su una eventuale assegnazione nei loro confronti andando ad inserire nel proprio interno sia questioni meramente importanti dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista economico finanziario, senza dimenticare i concetti di sostenibilità (Sempre basilari nel nostro contesto storico).

Queste le parole di Rainer Senoner che ricopre attualmente la carica del club gardenese: “la nostra candidatura si basa su quattro pilastri: sportività, eredità per le generazioni future, partecipazione e rispetto per l’ambiente. Valori che sono condivisi anche dalla Federazione Italiana Sport Invernali FISI, nostro principale sostenitore. Vorrei ringraziare il nostro team per la preparazione del dossier, ma anche tutte le istituzioni e i partner che credono nel nostro grande sogno di un Campionato del Mondo di Sci Alpino in Val Gardena nel 2029. Speriamo sinceramente che, tra una decina di mesi, la FIS ci dia la sua fiducia. La Federazione Italiana Sport Invernali ha supportato fin dall’inizio il progetto di candidatura della Val Gardena, ritenendolo altamente competitivo a livello mondiale e meritevole dell’attenzione e dell’apprezzamento da parte di tutte le componenti della Federazione internazionale – ha aggiunto il Presidente della FISI, Flavio Roda -. Ora si tratta di affrontare la parte finale della candidatura e di convincere i futuri votanti della bontà della proposta italiana per il 2029. Anche in questo caso, saremo a fianco del Comitato organizzatore, profondendo il massimo dell’impegno affinché il Mondiale arrivi in Val Gardena, e diventi così il prossimo grande evento sportivo della montagna italiana.”.

Come da nota FISI, l’iter è abbastanza rapido dal punto di vista della presentazione: tale dossier verrà infatti presentato in autunno in quel di Zurigo dinnanzi alla Commissione di valutazione della FIS che dovrà valutare conformità e regolarità; in caso di ambiguità, il documento potrà essere rivisto dai singoli candidati prima che le varie commissioni della Federazione Internazionale di Sci e Snowboard verifichino la correttezza delle informazioni durante le ispezioni locali. Dopo la presentazione finale al prossimo Congresso FIS di Reykjavik, martedì 4 giugno 2024 il Comitato esecutivo FIS assegnerà i Campionati del Mondo 2029.

Merci, Madame Tessa

AuthorStefan Brending (2eight)

Tra le tante atlete di sci alpino che negli ultimi anni hanno saputo far emozionare in lungo e in largo attraverso non solo la propria classe come atlete, ma anche e soprattutto mediante la gentilezza, l’esser positivi sempre, e gentili e disponibili con tutti, Tessa Worley ha recitato in tal senso una parte da leone risultando un esempio per tutte le persone giovani che vogliono avvicinarsi a questa disciplina dentro e fuori la pista; una atleta straordinaria e rara come poche sotto tutti i punti di vista e che, nell’ultimo gigante stagionale nelle finali a Soldeu, ha messo la parole fine alla sua enorme carriera e ha consegnato a noi tutti la consapevolezza di quanto ci mancherà vederla al cancelletto di partenza nella prossima stagione.

Classe 1989 nativa di Grand-Bornand, una delle località sciistiche più prestigiose nel mondo, ha per 17 lunghi anni incantato in lungo e in largo sulle nevi più prestigiose del mondo andando ad illuminare con classe e forza gradini più alti del podio e risultati meravigliosi che nemmeno rendono giustizia alla grandezza di Tessa la quale, anno dopo anno, non ha mai mollato nemmeno nel più difficile dei momenti e ha cercato sempre di spostare sempre più in alto l’asticella della stanza delle difficoltà riuscendo nella maggior parte dei casi a prevalere e a stupire il mondo attraverso le sue enormi qualità.

Attiva dal 2006 e la più veterana in pista, la transalpina ha conquistato ben 16 vittorie in carriera in Coppa del Mondo tutte arpionate nella disciplina a le più congeniale, lo slalom gigante, segmento di gara dove lei è stata Regina e tale appellativo con l’iniziale consonante di maiuscola caratura non è certamente frutto del caso: un totale di 36 podi in un circuito intercontinentale che l’ha vista sollevare al cielo la Coppa del Mondo di specialità due volte, nel 2017 e lo scorso anno nel 2017. Ma Tessa è andata oltre questo, e come le più grandi sciatrici della storia ha impresso il suo marchio anche nelle rassegne iridate attraverso i suoi memorabili ori ai Campionati del Mondo suggellati a Schladming nel 2013 e a Sankt Moritz nel 2017 sempre nella sua specialità, a cui va aggiunto anche il trionfo nel team event sempre nella stessa edizione nella località elvetica.

Quando una sportiva o uno sportivo di questa tipologia appendono i propri strumenti lavorativi al chiodo, vi è sempre quell’alone di tristezza perché sotto il punto d’osservazione sportivo viene meno sempre una figura di importanza piramidale, ma ragionando a freddo è giusto concludere laddove vi sia la consapevolezza di aver dato tutto sempre e comunque e di essere arrivati al punto di finale di una storia meravigliosa che è stato bello raccontare in lungo e in largo e, in particolare quella di Tessa, rimarrà scolpita in eterno sulla neve, una neve che ci racconta quanto è stato immenso nel corso degli anni il suo gesto e di come rimarranno indelebili i suoi risultati che menzioneranno sempre quanto Tessa Worley ha fatto per questo sport, da enorme Regina quale sempre sarà. Gigante ovviamente, e non solo per citazione disciplinare.

Alexis Pinturault Campione del Mondo di combinata alpina

Author Jmex

Federica Brignone chiama e oggi Alexis Pinturault risponde: è il fuoriclasse transalpino a scrivere la storia nell’albo d’oro dei Campionati del Mondo vincendo oggi a Courchevel il titolo iridato di combinata, la specialità che ieri ha fatto suonare a Méribel l’inno di Mameli grazie a una sontuosa Federica Brignone.

Terzo titolo mondiale quindi per Alexis che oggi trionfa davanti al pubblico di casa mettendosi al collo una meritatissima medaglia d’oro precedendo sul podio il rivale più quotato nella giornata di oggi, Marco Schwarz, che si deve accontentare dell’argento pagando un errore verso il tratto finale e, di fatto, spedendo la medaglia in territorio francese; terzo posto e bronzo per Raphael Haaser dopo due manche da autentico outsider corse in maniera impeccabile.

Domani giornata importante con il super-g femminile a Méribel alle ore 11:30

Campionato del Mondo di sci alpino Courchevel-Méribel 2023: istruzioni per l’uso

Mandata in archivio provvisoriamente la Coppa del Mondo di sci alpino nella giornata di ieri con le vittorie di Odermatt e Duerr rispettivamente al maschile e al femminile, si apre la finestra inerente ai Campionati del Mondo che, per questo 2023, si terranno in Francia e precisamente come sappiamo nelle località di Courchevel e di Méribel dal 6 al 19 febbraio.

Questa sarà la quinta edizione che i Mondiali verranno disputatati in territorio transalpino: infatti, prima di quest’anno, la Francia è stata protagonista nel 1937 e nel 1962 a Chamonix, nel 1968 a Grenoble, e nel 2009 in Val d’Isére. Quest’anno i titoli in ballo saranno 13, sei per parte più il team event misto con la presenza anche di Combinata e Parallelo. In attesa di sapere i convocati azzurri, ecco il programma definitivo per la rassegna:

Lunedì 6 febbraio

11.00 Combinata femminile, prova di super-g
14.30 Combinata femminile, prova di slalom speciale

Martedì 7 febbraio

11.00 Combinata maschile, prova di super-g
14.30 Combinata maschile, prova di slalom speciale

Mercoledì 8 febbraio

11.30 Super-g femminile

Giovedì 9 febbraio

11.30 Super-g maschile

Sabato 11 febbraio

11.00 Discesa libera femminile

Domenica 12 febbraio

11.00 Discesa libera maschile

Martedì 14 febbraio

12.00 Team Event mix

Mercoledì 15 febbraio

12.00 Parallelo maschile e femminile

Giovedì 16 febbraio

10.00 Gigante femminile, prima manche
13.30 Gigante femminile, seconda manche

Venerdì 17 febbraio

10.00 Gigante maschile, prima manche
13.30 Gigante maschile, seconda manche

Sabato 18 febbraio

10.00 Slalom femminile, prima manche
13.30 Slalom femminile, seconda manche

Domenica 19 febbraio

10.00 Slalom maschile, prima manche
13.30 Slalom maschile, seconda manche

Courchevel / Méribel 2023: già diffuso il calendario della prossima rassegna iridata di sci alpino

Le stagioni degli sport invernali sono terminate da poco meno di un mese, ma già è tempo di volgere lo sguardo al domani e infatti la FIS ha diramato il calendario della prossima rassegna iridata di sci alpino che si terrà nelle cornici di Courchevel e Méribel, in territorio francese, e che rappresenteranno nella prossima stagione il fiore all’occhiello assieme al circuito della Coppa del Mondo.

I titoli da assegnare saranno ben tredici dove, accanto alle prove classiche in settore tecnico e in settore veloce, vi sarà anche la presenza in trittico del parallelo: per dare più visibilità a questo format sempre spesso controverso, sono stati inserite la prova maschile, quella femminile, e il team event.

Quarta tornata per il vessillo francese per quello che riguarda i Campionati del Mondo di sci alpino, infatti in precedenza abbiamo ammirato gli atleti in questo format internazionale nel 1937 e 1962 a Chamonix, e nel 2009 a Val d’Isère. Ecco nel dettaglio il calendario completo dove si partirà con la combinata:

Lun. 06/02/23 – Meribel – Combinata femminile – ore 11.00
Mar. 07/02/23 – Courchevel – Combinata maschile – ore 11.00

Mer. 08/02/23 – Meribel – Supergigante femminile – ore 12.00
Gio. 09/02/23 – Courchevel – Supergigante maschile – ore 12.00

Sab. 11/02/23 – Meribel – Discesa femminile – ore 12.00
Dom. 12/02/23 – Courchevel – Discesa maschile – ore 12.00

Mar. 14/02/23 – Meribel – Parallelo maschile e femminile – ore 13.00
Mer. 15/02/23 – Meribel – Parallelo a squadre – ore 13.00

Gio. 16/02/23 – Meribel – Gigante femminile – ore 10.00
Ven. 17/02/23 – Courchevel – Gigante maschile – ore 10.00

Sab. 18/02/23 – Meribel – Slalom femminile – ore 10.00
Dom. 19/02/23 – Courchevel – Slalom maschile – ore 10.00

L’iride alpino del 2027 tra quattro paesi

Lo sport non consente mai di fermarsi nemmeno quando terminano le date delle stagioni agonistiche, e nel mondo degli sport invernali in particolare tutto questo avviene in rapida successione e infatti la prospettiva ci porta a meditare sui Campionati del Mondo del 2027.

Le località in cui si sceglierà il posto in cui gli atleti gareggeranno sono quelle di Crans Montana in Svizzera, Garmisch-Partenkirchen in Germania, Narvik in Norvegia, e Soldeu in territorio d’Andorra spesso teatro delle finali. Questi posti dovranno, entro il primo di settembre una relazione a 360° riguardanti tutti gli aspetti fondamentali per lo svolgimento della competizione, dalla logistica alla sicurezza, dal marketing alla sostenibilità, dal personale alle piste, insomma tutto nel minimo dei particolari affinché si possano realizzare al meglio delle gare spettacolari che hanno contrassegnato la storia in passato, anche recente, di questo straordinario sport.

Le tappe intermedie a questo 2027 sono già state assegnate pere lo sci alpino, con i Campionati del Mondo del 2023 che saranno di scena a Courchevel in Francia e quelli del 2025 a Saalbach in Austria.

Giovanni Franzoni è oro mondiale

Svetta alto e sventola con immenso orgoglio il tricolore italiano sulla pista di Bansko in Bulgaria che oggi vede trionfare il nostro Giovanni Franzoni in cima al mondo nel supergigante ai Campionati del Mondo Juniores. La performance del nostro astro nascente azzurro è di primissimo livello: sciata pulita, determinata, e sicura come pochi che regala al ragazzo nativo di Manerba classe 2001 la prima grande infinita soddisfazione della sin qui giovane carriera.

Franzoni riesce a trovare un grandissimo feeling con la neve bulgara sin da subito, e ciò di permette di mostrare al mondo le sue qualità e la sua tecnica mettendosi al collo una medaglia del più prestigioso dei metalli mettendo in fila gli avversari per una classifica finale che lo vede prevalere per soli 5 centesimi davanti all’austriaco Feurstein che perde terreno verso a fine del percorso abdicando per la vittoria e ripiegando in sede di medaglia d’argento, e precedendo lo svizzero Zulauf che completa il podio mondiale in terza posizione.

Una immensa gioia presente e in prospettiva per lo sci azzurro che getta le basi anche in velocità agguantando la prima medaglia della rassegna, una soddisfazione che mancava dall’oro di Alex Vinatzer centrata nello slalom speciale dei Mondiali in Val di Fassa due primavere fa nel 2019, e ben diciannove dopo Peter Fill in quel di Tarvisio nel lontano 2002 nello stesso segmento di gara.

Ad maiora Giovanni.

Katharina Liensberger ancora oro per un futuro che grida già al presente

This file is licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license – Author:
Rolandhino1

Quando si dice che il futuro sia già adesso, tale affermazione si può tranquillamente asserire che tutto ciò alla figura di Katharina Liensberger è perfettamente calzante in quanto, con il successo odierno in slalom speciale, la 23enne si porta in Austria una medaglia d’oro di proporzioni stratosferiche. Lla giovane biancorossa pone in essere una prova di forza incredibile e rifila un distacco al resto del podio da aliena: un secondo alla Vlhová seconda e quasi 2 a Shiffrin che così chiude il suo dominio di fila iniziato nel lontano 2013 a Schladming. La sensazione è che siamo davanti ad un’atleta davvero completa e con una tecnica favolosa ed assolutamente precisa che le consente di essere performante a tutti i livelli di fondo anche oggi dove, nella insidiosissima Druscié A, ha dettato legge sia in prima che in seconda frazione completando un capolavoro che ci pone davanti al futuro tecnico dello sci alpino.

E’ stato assurdo il suo Campionato del Mondo in quel di Cortina d’Ampezzo se si considera che la classe 1997 di Feldkirch è ancora alla ricerca del primo acuto in Coppa del Mondo, momento che se tanto dà tanto non tarderà a centrare; la semplicità con cui scia e allo stesso tempo la sua fame di vittoria non può che consegnarla alla prospettiva con la più nitida delle solarità e, a questi Mondiali, ha dato conferma della sua classe portandosi a casa 2 iridi (Quello odierno e quello nel parallelo preso con Marta Bassino), e il bronzo in gigante per un totale di 4 medaglie mondiali in quanto occorre aggiungere l’argento nella gara a squadre arpionato ad Are nel 2019.

Si chiude quindi con una gemma rara la rassegna femminile a questi Mondiali nostrani che potrebbero essere ricordati per la nascita di un’astro davvero limpido per il futuro dello sci rosa che, mai come adesso, recita la sua parte assolutamente al presente attraverso la sinfonia dolce di questa splendida ragazza sempre solare con nel dna la voglia di scrivere la storia.

Finferlo è meraviglioso: De Aliprandini centra l’argento a Cortina d’Ampezzo in gigante

This file is licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported license – Author: Christian Jansky

Ci sono delle giornate che anche se le racconti continuano perennemente a regalarti dei brividi lungo la schiena anche a distanza di tempo dal momento in cui si verifica l’evento cardine: qui l’evento cardine è senza ombra di dubbio rappresentato da uno strepitoso Mathieu Faivre che dimostra ancora una volta di essere al top della forma prendendosi l’oro numero due a questa 46ma rassegna iridata a Cortina d’Ampezzo mettendo in bacheca dopo il parallelo anche lo slalom gigante (In una gara dove la nazionale francese si aspettava il primo trionfo mondiale in specialità per Pinturault che, seppur si prende la prima manche cade incredibilmente agli inizi della seconda) ma, consentiteci, di alzare le braccia al cielo per la meravigliosa prova di un sontuoso Luca De Aliprandini che si porta a casa la medaglia d’argento staccato di 63 centesimi dalla vetta transalpina che anticipa un podio completato da Schwarz che accusa un gap di 86.

Ci togliamo davvero il cappello davanti a questo meraviglioso ragazzo che oggi ha coronato un sogno e ha dimostrato per l’ennesima volta che, con una serietà incredibile e una cultura del lavoro seconda a nessuno, è andato sempre avanti contro tutto e tutti mettendo a tacere critiche e malelingue e va a centrare un podio fin troppe volte sfuggito in Coppa del Mondo e oggi centrato sulle nevi nostrane in una gara secca che fa schizzare nell’orbita il nostro entusiasmo e la nostra gioia per un tricolore, che oggi, sventola anche per lui.

Una seconda manche abbastanza complicata soprattutto sul piano iniziale che ha mietuto parecchie vittime compreso il leader della prima frazione e favorito Alexis Pinturault, il nostro Luca non si fa prendere dal timore e affronta quelle porte con tenacia, rispetto, e determinazione gettando il cuore oltre l’ostacolo e pian piano recuperando terreno nella parte centrale a lui maggiormente più congeniale, tirando fuori tutto il suo talento e, con un carattere oggi spaventoso, si prende una soddisfazione davvero non solo più che meritata ma anche a dir poco storica per il nostro sci azzurro in un periodo che, dal punto di vista tecnico, i risultati erano altalenanti da fin troppo tempo.

Bravo Finferlo, goditela tutta che te la meriti più di chiunque altro.

Una luce d’oro a Cortina d’Ampezzo chiamata Marta

This file is licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license – By: Krzysztof Golik

E’ Marta Bassino a sbloccare il medagliere all’interno di questi 46mi Campionati del Mondo di sci alpino nella cornice nostrana di Cortina d’Ampezzo, ed è il parallelo gigante che premia la fuoriclasse di Borgo San Dalmazzo che si prende la medaglia d’oro davanti al “pubblico” di casa beffando Katharina Liensberger nella seconda run della big final.

Una luce meravigliosa quella di Marta, concentrata ed impeccabile nelle seconde run soprattutto in semifinale e in finale, che nel settore rosso più veloce scatena i cavalli e rimonta rispettivamente contro Worley (Medaglia di bronzo) e appunto Liensberger finendo in entrambi i casi a pari merito ma con una medaglia del valore più pregiato che si cinge al suo collo in quanto il regolamento premia coloro che parificano una situazione di rimonta rispetto alla prima sessione.

Un premio meraviglioso quella per l’atleta piemontese che quest’anno ha davvero alzato l’asticella in Coppa del Mondo e lasciava già presagire qualcosa di estremamente speciale in attesa di giovedì sperando in qualcosa di altrettanto bello. Marta riesce come sempre a scendere con una leggerezza degna della sua classe coordinata con una voglia e determinazione senza eguali centrando il primo risultato importante nella sua carriera certi che è soltanto un primo punto di partenza. Le si fa un applauso inchinandoci davanti alla sua immensa fame di vittorie che oggi ha di fatto regalato una soddisfazione immensa al nostro sport e al nostro paese. Grazie Marta.

Tra gli uomini invece il titolo del mondo va al francese Mathieu Faivre impeccabile davanti a Zubcic medaglia d’argento, mentre il bronzo va a Loic Meilllard per un’altra medaglia per la spedizione elvetica.