
Stina Nilsson non lascia, anzi, raddoppia: agli sci decide di affiancare la carabina ed approdare, quindi di conseguenza, all’interno del mondo del biathlon dicendo addio ai percorsi dei fondisti.
Una notizia che arriva a sorpresa tramite i suoi canali social dove afferma chiaramente che l’idea che aveva, come progetto per il futuro, era quella di continuare a gareggiare nel fondo per altri due anni sino ai prossimi Giochi Olimpici per poi appendere gli sci al muro, tuttavia il recente l’infortunio le ha regalato tempo per meditare su a questa importante decisione per la sua vita agonistica, e il richiamo e il fascino che ha sempre avuto per il tiro alla fine hanno avuto il sopravvento.
Stina Nilsson quindi che approda nel circuito femminile biathleta dominato da due anni a questa parte da una sontuosa Dorothea Wierer e che, pur dovendo naturalmente imparare molte cose come lei stessa ha affermato in ottica di tiro, si presenta con un palmares vincente ottemperato in quel dello sci di fondo con la classe 1993 nativa di Malung contente il titolo olimpico nella sprint a PyeongChang nel 2018, i due titoli iridati conquistati nella sprint a squadre e nella staffetta entrambe a Seefeld in Tirol ai Mondiali del 2019, un 2019 che le ha regalato anche la Coppa del Mondo di sci di fondo di specialità sprint all’interno di un circuito internazionale che l’ha vista salire sul gradino più alto del podio 15 volte (12 individuali, 3 a squadre) per una totalità di 31 podi complessivi.
Biathlon quindi che si appresta ad accogliere un’altra luce incredibilmente potente nel panorama sciistico mondiale e che accresce, ancora di più, la pattuglia di campionesse al via la prossima stagione per le atlete con la carabina in spalla, con una Stina Nilsson nelle vesti di matricola al tiro, ma con una qualità assolutamente come poche dall’alto della grandezza delle sue prestazioni sugli sci.
Giovanni Platania. Blogger sportivo, laureato in legge, appassionato di sport soprattutto invernali. Una frase su tutti, da inserire in questo “viaggio”:
“non leggete come fanno i bambini per divertirvi,o,come gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere.”
(Gustave Flaubert)