L’argento va alla norvegese Marte Olsbu, mentre il bronzo finisce alla Vitkova. Sesta Vittozzi, delude Wierer.
Nel Biathlon olimpico, grandissima prestazione nella gara sprint femminile di Laura Dahlmeier che fa suo l’oro realizzando una seconda parte di gara, dal secondo poligono in poi soprattutto, da antologia e da storia dello sci.
La campionessa tedesca fa un vuoto spaventoso e va conquistarsi una medaglia che mancava nel suo prestigioso palmares ponendosi davanti alla norvegese Marte Olsbu che conquista l’argento distanziata di 24 secondi e a una bravissima Veronica Vitkova che si piazza al terzo posto arpionando il bronzo. Quarta Habert e quinta Hinz.
Gara condizionata dal forte vento che ha mietuto vittime eccellenti soprattutto nel primo poligono con Domracheva, Kuzmina, e Makareinen le quali, nonostante dei buonissimi tempi sugli sci, han pagato dazio al poligono.
Grandissimo rammarico per le italiane che han posto in essere una gara notevolmente audace sia come tempo di sci che come poligono nella prima frazione e che si son dovute arrendere soltanto nella parte finale dove Lisa Vittozzi ha pagato un errore il quale probabilmente le è costato il podio, e Dorothea Wierer ben due e i giri di penalità non han lasciato scampo e le stesse han chiuso rispettivamente con un sesto (Ottimo) e diciottesimo posto. Per le altre italiane Gontier chiude al posto 44 e Sanfilippo al 69.
Per Dahlmeier si tratta come detto del primo titolo olimpico che va ad affiancarsi a 7 titoli mondiali e a una coppa del mondo generale. Una campionessa senza tempo che ha meritato indubbiamente questo trionfo credendoci fino in fondo scrivendo una pazzesca storia in questa disciplina nella giornata odierna.
Giovanni Platania. Blogger sportivo, laureato in legge, appassionato di sport soprattutto invernali. Una frase su tutti, da inserire in questo “viaggio”:
“non leggete come fanno i bambini per divertirvi,o,come gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere.”
(Gustave Flaubert)