Semplicemente Dominik

Parlare di Dominik Paris ci esalta enormemente non soltanto per il fatto di essere un enorme fuoriclasse dentro e fuori la pista attraverso le sue prodezze e il suo sorriso che raccontano di un ragazzo umanamente e professionalmente d’oro, ma perché con lui il termine guerriero, che da sempre ci sta molto a cuore, gli calza perfettamente esattamente come la magia di un’aurora boreale che incanta e riscalda d’emozioni un freddo cielo del nord.

“Domme” non lo presentiamo, lo conosciamo già abbondantemente tutti attraverso le innumerevoli pagine di storia che ha contribuito a scrivere e che continua a fare anno dopo anno tingendo attraverso l’inchiostro impermeato d’azzurro la storia dello sci alpino, prendendo in mano oramai la consueta penna sotto gli sci che griffa nel migliore dei modi questo lavoro con la sua firma.

La voglia di migliorarsi e di non mollare mai, anche quando è dura spesso rialzarsi e cercare di nuovo di fare bene, una delle innumerevoli caratteristiche di Dominik che è davvero un esempio per tanti ragazzini che si approcciano a questo sport e non solo; una fonte di ispirazione che disseta e rigenera la voglia di agonismo di tutti e che delizia noi appassionati che ammiriamo questi fuoriclasse dove il 33enne nativo di Merano siede comodo e regale nella sala d’élite di questo novero riservato a pochi.

La stagione che verrà sarà di sicuro riscatto per l’azzurro che vorrà continuare ancora una volta a stupire e a migliorare il bottino per la sua carriera, scendendo veloce come una saetta lottando con avversari e tempi prendendo in mano la velocità per ripristinare, ancora un volta, quel connubio vincente che tanto ci ha fatto urlare di gioia alla linea di un traguardo spesso e volentieri contrassegnata da una luce verde che si traduce in trionfo.

Il trionfo di un ragazzo eccezionale che non molla mai e che sta lavorando ancora e ancora per cercare di inseguire una serie nuova di sogni ammirati con lo stesso sguardo che aveva da ragazzino, che racconta una storia colma di sacrifici per arrivare dove adesso è, che ripete che il meglio deve ancora venire, e che la vittoria più bella è sempre la prossima.

Parole vere che possono essere urlate dentro e fuori solo dai vincenti e dai numeri uno che prescindono da una classifica o da una graduatoria, di veri uomini e atleti che sanno e hanno saputo sempre vivere lo sport nella maniera ottimale, e che hanno guidato sempre il corso delle emozioni con la caparbietà di un pilota d’altri tempi che, con coraggio, han sempre buttato il cuore oltre l’ostacolo per dimostrare al mondo il proprio valore.

Corsi e ricorsi storici che anno il vero sapore di leggenda, fattori quali Dominik Paris ne è il vero e proprio punto di forza, ora e per sempre.

Dominik torna e fa risplendere il sole su Garmisch

La cornice di Garmisch-Partenkirchen ultimamente non ci ha portato granché bene visto il grave infortunio occorso a Sofia Goggia che le ha portato via dei Campionati del Mondo dove sarebbe stata un’assoluta protagonista, ma oggi ci restituisce un grande sorriso attraverso il ritorno alla vittoria di Dominik Paris che domina la gara in discesa libera e porta a casa il primo successo della stagione in Coppa del Mondo.

Già nelle gare passate Dominik aveva dimostrato di iniziare a sentire in misura migliore il suo rapporto con la neve e gli sci scorrevano in maniera nettamente più ottimale, un chiaro presagio che a breve si sarebbe tornati a vedere esplodere di gioia pura il nostro fuoriclasse con le braccia volte al cielo. Quel giorno è arrivato e oggi Paris illumina lo sporta azzurro dominando la gara e precedendo sul podio Beat Feuz, fresco della doppietta a Kitzbuhel di 37 centesimi, Mayer di 40, Franz di 42, e un brillante Innerhofer che chiude i primi 5 che accusa un gap di 72 centesimi.

Questa vittoria è frutto dello spirito di sacrificio del nostro campione che ha lavorato sodo giorno dopo giorno per riprendere confidenza con la gloria e gli onori e anche, soprattutto quando si parla di fuoriclasse di questo tipo, della voglia di vincere e di arricchire ancor di più la propria bacheca con dei successi prestigiosi come questa di Garmisch, che mancava alla collezione, e che si traduce nel trionfo numero 19 nel circuito intercontinentale, il 15mo nella massima espressione veloce dello sci alpino.

L’Italia adesso ha una freccia in più da esporre nella sua faretra in vista dei Campionati del Mondo, quella più furente al maschile, e di certo gli avversari son ben avvisati perché se Dome in giornata, non ce ne sta per nessuno. Bentornato Campione.

Vai Domme: sta tornando l’ora in cui vieni a farci sognare ancora

Photocredits: Vale93b owns work – https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Dominik_Paris_BZ_14-10-2016.jpg

Tra le punte di diamante della Coppa del Mondo che qualche giorno fa ha visto il suo avvio a Soelden in questa stagione, con grande orgoglio e con enorme soddisfazione in senso tricolore, Dominik Paris è assolutamente annoverato tra queste rappresentando certamente uno dei talenti più puri in ambito alpino con laurea specialistica in terreno veloce. Molto veloce.

Dominik ha tanta, tantissima voglia di riscatto per lasciarsi alle spalle una stagione, quella passata, avara di soddisfazioni e colma di di problemi: una stagione che per il nostro fuoriclasse si era aperta alla grande con i due secondi posti ottenuti a Lake Louise e con la storica vittoria a Bormio che lo ha fatto schizzare tra i più grandi sciatori alpini della nostra storia, ottenendo lì cinque vittorie consecutive sulla stessa pista (quattro discese libere e un supergigante) e divenendo il primo sciatore a riuscire in una simile impresa, diventando con 18 trionfi nel massimo circuito internazionale dello sci, il terzo sciatore italiano più vincente di sempre dietro Alberto Tomba e Gustav Thöni, scusate se è poco. Dalla luce però l’arrivo nelle tenebre, con il brutto infortunio occorsogli a Kitzbühel in sede di allenamento dove, a seguito di una caduta, il risultato delle analisi racconta di una la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, oltre ad una microfrattura della testa del perone. Naturalmente stagione finita, e addio al sogno di centrare la Coppa del Mondo generale poi vinta dal suo amico Kilde.

La vita di una sciatore, spesso, è composta da tante gioia ma anche da altrettanti dolori che si mettono sempre in considerazione e in conto quando si decide di intraprende uno sport come questo, colmo di rischi ma che, nel nome di un sogno, vale maledettamente la pena correre. Scivolare lungo la neve vedendo passare inesorabilmente decimi di secondi sotto le lamine che decretano senza appello il destino di un podio, di un trofeo, di una prestazione. Prestazione che spesso nel segno di Dominik Paris corrisponde all’appellativo di grandezza.

L’esplosività e i margini di miglioramento posti in essere in questi anni dal 31enne nativo di Merano sono sotto gli occhi di tutti: un 2019 assolutamente incredibile che lo ha posto in vetta al mondo del super-g conquistando sia un iride incredibile (Più un argento in DH) e la relativa Coppa del Mondo di specialità mettendo in fila gli avversari trovando finalmente il totale feeling con le nevi raggiungendo quel salto di qualità che era solo questione di tempo circa il suo arrivo, perché quando possiede quella forza, quel carattere, e quella tecnica non puoi che essere un predestinato nel dettar legge in ciò che fai in senso sportivo.

Gli infortuni e gli ostacoli capitano ma per campioni di questo calibro rappresentano un momento per forgiare ancor di più il proprio spirito incentivando la voglia di centrare gli obiettivi che si prefissano giorno dopo giorno, lavoro alacre dopo lavoro alacre, facendo schizzare nelle vene assieme al sangue tutte le motivazioni possibili per crederci ancora e continuare a sognare, forse più di prima. Per dimostrare ancora una volta quanto sia bello poter andare al di là delle difficoltà, e sorridere in faccia ad esse tenendo in mano, ancora una volta, la gloria e la passione.

Quindi caro Dom, comincia a scaldare i motori che tanto azionano le corde delle nostre emozioni: queste ultime sono già qui davanti a noi pronte ad illuminarsi e a riscaldarci, centimetri dopo centimetri percorsi dai tuoi sci, verso il portale della gloria e dei trionfi dove tu sei solito a domiciliare e dove tornerai presto ad alzare le braccia al cielo.

Stagione finita per Dominik Paris: rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro

Probabilmente la notizia che nessuno avrebbe voluto leggere considerando il grande avvio di stagione di Dominik Paris: come risulta dal sito della FISI, nel corso di un allenamento di superG svoltosi a Kirchberg, in quel dell’Austria in vista del weekend di gare a Kitzbuehel, il campione altoatesino è caduto e, dopo l’effettuarsi della radiografia e della la risonanza magnetica presso una clinica di Kitzbuehel, è emersa la diagnosi che parla della rottura del crociato anteriore del ginocchio destro nonché microfrattura della testa del perone.

Finisce purtroppo qui la stagione di Dominik che era andato in testa anche alla classifica generale di Coppa del Mondo per un giorno, e sfumano così per quest’anno tutte le aspettative che si erano riposte viste le grandi condizioni di Paris che, nei prossimi giorni, comincerà la riabilitazione certi che tornerà più forte di prima.

“La mia stagione finisce qui. Purtroppo mentre scivolavo lo sci interno ha preso troppo la neve e il legamento si è rotto. Non c’è molto da aggiungere. Nei prossimi giorni valuteremo, insieme allo staff medico, il da farsi”.

Queste le parole di rammarico di Paris che termina qui, con il secondo posto di Wengen in discesa libera, la stagione di Coppa del Mondo 2019/20. Discesa Libera fa i migliori in bocca al lupo a Dominik, straordinario fuoriclasse e tra i migliori sciatori del mondo, certi che tornerà al più presto sui gradini più alti dei podi delle località sportive alpine spesso e volentieri illuminate dai suoi immensi gesti atletici.

Dominik Paris pennella ancora la Stelvio in discesa, vince la gara, e porta al comando della classifica di Coppa del Mondo generale quasi 25 anni dopo Tomba

Quando Dominik Paris è in forma ed in giornata, non ce ne sta davvero per nessuno.

Dall’alto della sua classe e della sua infinita tecnica, l’atleta altoatesino vince ancora una volta sulla “Stelvio” in quel di Bormio e porta a casa la seconda discesa libera in due giorni aggiornando un palmares che nel circuito internazionale della Coppa del Mondo parla chiaramente del successo numero cinque a Bormio e il 18mo complessivo in carriera per un totale di 14 nella prova regina della velocità ma, sopratutto, dopo quasi 25 anni dall’ultima volta griffata Alberto Tomba, si porta al comando della classifica generale e anche in quella di specialità.

Nessuna possibilità di replica per gli avversari portati letteralmente a scuola da Dominik che interpreta al meglio la pista di casa e precede un grandissimo Urs Kryenbuehl battente bandiera elvetica sceso con il pettorale numero 25 di soli 8 centesimi, poi il solito Feuz ancora una volta sul podio ma che con il terzo posto va a perdere la leadership a vantaggio di Paris in classifica di specialità staccato di 26 centesimi in giornata odierna, e con gli altri favoriti Kilde e Mayer che chiudono i primi cinque rispettivamente staccati di 73 e 84 centesimi; gli altri italiani più arretrati dove occorre ancora pazientare affinché possano sbocciare i nostri talenti più giovani.

Una giornata di per sé storica per lo sci italiano che ritorna a guidare la Coppa del Mondo di sci alpino generale e che lascia presagire ottime speranze in una annata che, orfana di Marcel Hirscher, non ha trovato ancora un vero e proprio dominatore a causa anche della scarsa continuità di risultati dei favoriti nel settore tecnico come Pinturault e Kristoffersen che alternano cose buone a prove opache.

Sarà molto importante la combinata alpina maschile di domani prevista per le ore 11 in prima manche e 13 sulla seconda per capire, ancora più di una volta, se i sogni finali di gloria possano essere ancora più leciti.

Sulla Stelvio vige ancora la legge di Dominik Paris

Dominik Paris continua a legiferare e ad aggiornare la sua giurisprudenza in quel della Stelvio dove, domina anche quest’anno la gara, e porta a casa una discesa libera assolutamente sontuosa scendendo da campione vero timbrando in casa il cartellino con un acuto sonoro in terra valtellinese.

Dominik interpreta al meglio uno dei tracciati più difficili sul panorama e tiene fede alle parole della vigilia dove aveva affermato che per vincere sulla Stelvio bisognava andare oltre i limiti, e traccia l’ennesimo capolavoro a Bormio scrivendo la storia e dipingendo un’altra indelebile pagina dello sci alpino italiano; a Paris si arrendono tutti gli avversari a partire da Feuz che chiude secondo a 39 centesimi, a seguire poi Mayer a 42, e poi chiudono i primi cinque Kilde e Mouzaton a poco più di un secondo di gap dalla vetta scalata dall’azzurro; molto più arretrati gli altri italiani.

Per Domme si tratta della vittoria numero quattro a Bormio, la terza consecutiva, dopo i trionfi del 2017, e dello scorso anno cui si aggiunse anche la doppietta in supergigante, nonché la 17ma nel circuito intercontinentale della Coppa del Mondo, una iniezione di fiducia notevole per l’atleta altoatesino che sin qui si era dovuto accontentare di due secondi posti a Lake Louise.

La Coppa del Mondo di sci alpino torna domani con un’altra discesa a Bormio per quanto concerne i ragazzi alle 11:30, mentre le ragazze saranno impegnate nel gigante di Lienz in Austria con la prima manche alle 10:15 e la seconda alle 13:15 come di consueto in diretta su Eurosport e su Raisport.

Lo spettacolo con lo sci a tinte azzurre, è solo all’inizio.

La corsa alla gloria di Dominik Paris nel 2020

Tra i tanti atleti che lo scorso anno non soltanto in ottica italiana ma naturalmente mondiale han fatto una enorme differenza, Dominik Paris tra gli uomini recita senza alcun tipo di ombra di dubbio una parte da leone.

Lo scorso anno il buon “Domme”, era alla ricerca della definitiva Consacrazione e del salto di qualità che lo avrebbe relegato tra gli atleti più forti nel panorama mondiale dello sci alpino in merito alla velocità: la risposta è stata sonante ed è andata al di là addirittura delle più rosee aspettative.

Ha iniziato vincendo per la terza volta la discesa libera di Bormio, e il giorno dopo ha vinto anche il supergigante, divenendo l’unico atleta ad aver vinto sulla sulla leggendaria Stelvio in entrambe le discipline veloci nella stessa stagione; a gennaio ha portato a casa per la terza volta la discesa libera di Kitzbühel, ma l’acuto più importante é risuonato ai Campionati del Mondo di Are dove l’altoatesino ha vinto la medaglia d’oro nel super-g. Con la vittoria del 3 marzo successivo, in supergigante in terra norvegese a Liellehammer ha superato una leggenda come Ghediba per numero di vittorie in Coppa del Mondo, diventando così il terzo sciatore italiano per numero di vittorie, vincendo poi, a fine stagione la sfera di cristallo in super-g chiudendo secondo dietro Feuz nella classifica per la discesa libera.

Una stagione incredibile a testimonianza del valore assoluto di questo atleta che ha saputo alzare molto più in alto di d ove si trovasse la propria asticella riuscendo a superarla per poi non porsi alcun tipo di limite per quanto concerne il suo futuro.

Giá, il futuro. Un futuro che sicuramente lo vedrà protagonista ancora una volta in una stagione nettamente più tranquilla sotto il profilo delle competizioni essendoci soltanto la Coppa del Mondo, dove potrà andare all’assalto non soltanto di nuovi record ma anche ulteriori soddisfazioni in sede finale in quanto la sua capacità di leggere legare connessa ad una straordinaria voglia di vincere e di migliorarsi, roba che lui conosce molto bene da vicino e che ha nelle corde.

Manca ancora molto all’inizio della competizione essendo una stagione ancora abbondantemente torrida, ma Paris sta già lavorando affinché il domani sia ancora più lucente del presente che lo vede già 3 più forte sciatore attualmente del mondo.

Nella stagione che verrà tra le certezze assolute Dominik reciterà una parte da leone con le nevi più prestigiose di tutto il mondo che, di sicuro, non vedranno l’ora di essere cavalcate dalla potenza e dall’eleganza di questo incredibile fuoriclasse in quanto, il meglio, deve ancora venire per scorgere nuovi trionfi e griffare con il proprio nome, nuove pagine di storia attraverso un uomo che la paura non sa dove sia di residenza.

Dopo Bormio, è ancora doppietta per Dominik Paris: a Kvitfjell dopo la discesa è dominio anche in super-g

https://www.oasport.it/2019/01/sci-alpino-coppa-del-mondo-wengen-2019-dominik-paris-una-prova-cosi-su-una-pista-dove-ho-fatto-sempre-fatica-mi-da-tanta-fiducia/

Dominik Paris è l’autentico dominatore di questa seconda parte di stagione nel settore veloce dello sci alpino: un’altra prestazione sublime gli vale la vittoria anche nel super-gigante di Kvitfjell in quel della fredda Norvegia dopo il trionfo nella giornata di ieri in discesa libera, facendogli arpionare la seconda doppietta stagionale dopo quella di Bormio.

Scendendo da autentico Campione del Mondo quale è, Paris incanta ancora una volta la platea con una prestazione a dir poco sublime interpretando al meglio soprattutto e ancora una volta la parte finale lasciando semplicemente le briciole agli avversari a testimonianza di una condizione di forma assolutamente impeccabile figlia di un duro lavoro quotidiano con una minuzia nei particolare che sta pagando alla grande dimostrando di saper vincere in tutte le condizioni di gara, un autentico fuoriclasse assoluto che ci teniamo ben stretti con orgoglio e passione.

Aggiornando i numeri impressionanti di Dominik, ufficialmente superato il record italiano di vittorie di Kristian Ghedina con questa perla che va annotata nella casella numero 14 in carriera nel circuito di Coppa del Mondo nonché la quinta stagionale cui va aggiunto ovviamente l’oro mondiale sempre in super-g ; per la precisione, Paris ha conquistato 11 trionfi in discesa libera e 3 in super-g.

La seconda posizione è stata conquistata da Kjetil Jansrud staccato di ben 43 centesimi (Ottima gara del norvegese ma nella parte finale deve inchinarsi all’altoatesino), mentre la terza piazza va a Beat Feuz; completano i primi 5 Kriechmayr e Gagnon; con questa vittoria e con una gara ancora da disputare in questo format di super-g, Domme balza in testa alla classifica di specialità con un distacco di 44 punti da Kriechmayr considerando, come detto, la sua posizione odierna al di sotto del podio con una gara ancora da disputare in super-g a Soldeu il 14 marzo alle ore 12.

Per gli altri italiani posizione numero 9 per Innerhofer staccato da 1.13, mentre più indietro Casse a 1.78.


Il prossimo appuntamento con lo sci alpino è previsto per venerdì prossimo, a Spindleruv Mlyn con il Gigante femminile, con la 1a manche che prenderà il via alle ore 10.30, mentre la 2a invece alle 13.30 sempre in sudiretta RaiSport+ ed Eurosport 1.



Dominik Paris vince ancora ed eguaglia Kristian Ghedina

Domme non si ferma più e continua la sua scalata all’interno della storia dello sci italiano e non solo.

A Kvitfjell centra in discesa libera una sontuosa quarta vittoria stagionale in Coppa del Mondo, la quinta considerando il Mondiale in super-g arpionato ad Are: l’atleta azzurro altoatesino con il successo odierno raggiunge quota 13 vittorie nel circuito intercontinentale in carriera andando ad eguagliare una icona dello sport italiano ed invernale come Kristian Ghedina a dimostrazione dell’enorme lavoro fatto in sede di preparazione che lo sta portando ai vertici dello sci mondiale facendo sbocciare definitivamente il suo talento.

La stagione dell’atleta di casa Italia dimostra ancora una volta il salto di qualità fatto da questo strepitoso fuoriclasse che è riuscito ad alzare l’asticella ponendosi oramai in pianta stabile tra i migliori velocisti in circolazione nello sci alpino; una certezza che ha regalato ai nostri colori mettendo basi importanti anche in prospettiva dove l’obiettivo magari per l’anno prossimo di portare a casa la sfera di cristallo di specialità è tutt’altro che utopia.

Paris scende con una determinazione pazzesca andando ad interpretare meglio di tutti i suoi avversari la pista made in Norvegia indovinando soprattutto la parte finale e sopravanzando Beat Feuz, pettorale rosso in specialità, di 25 centesimi relegandolo in seconda posizione mentre terzo arriva, a completare il podio, l’atleta di casa Austria Mattias Mayer staccato di 37 centesimi da Paris; quarto l’elvetico Mauro Caviezel con un gap di 0.62, mentre quinti a pari meritoe i due connazionali Vincent Kriechmayr a 0.64 ed Otmar Striedinger a 0.94.

Circa gli altri italiani Christof Innerhofer chiude con 1.46 di ritardo mentre più staccato Matteo Marsaglia, che accusa ben 2.02.

Situazione per le donne ancora estremamente confusa in quel di Sochi invece, con continue nevicate che non permettono alle ragazze di scendere in pista: salvo altri slittamenti il programma per domani prevede a Rosa Khutor il SuperG femminile alle ore 8.30, e a Kvitfjell SuperG maschile alle ore 11.00; il tutto come sempre in diretta su RaiSport+ ed Eurosport 1.

Mondiali Åre: DOMINIK PARIS E’ CAMPIONE DEL MONDO DI SUPER-G!!!

Il cielo è azzurro, sotto il cielo di una fredda Svezia, perchè DOMINIK PARIS si è laureato Campione del Mondo di super-g ai Mondiali 2019 in corso.

Una giornata strepitosa per lo sport italiano grazie all’atleta nativo di Merano che suggella una stagione sin qui strepitosa con le vittorie a Bormio e a Kitzbühel assicurandosi anche il titolo del mondo nel supergigante mondiale; per Dom si tratta della seconda medaglia ai mondiali dopo l’argento in discesa a Schladming nel 2013; una soddisfazione incredibile per i nostri colori dopo il meraviglioso argento di Sofia Goggia ieri in super-g femminile a soli 2 secondi da Shiffrin scesa, al pari di Paris, con il pettorale numero 3.

Dominik è stato il migliore ad interpretare una pista insidiosa e molto tecnica interpretando al meglio la parte centrale limitando i pericoli ed assicurandosi sempre una scorrevolezza unica e mettendo subito in chiaro le cose nonostante qualche errore comunque normale in tracciati del genere; al secondo posto si piazzano il francese Clarey e l’austriaco Kriechmayr a 9 centesimi di distacco dall’italiano; finisce quarto invece il nostro Innerhofer autore di una buona gara ma che non gli ha comunque permesso di salire sul podio, staccato di 35 centesimi dalla vetta, mentre conclude i primi cinque il francese Theaux; da segnalare un grande Mattia Casse ottavo mentre va fuori Marsaglia, invece male i favoriti della vigilia Feuz, Kilde, Jansrud, Mayer, Svindal con il resto della classifica consultabile come sempre sul sito della fis: http://live.fis-ski.com/lv-al0125.htm#/short

I Mondiali, per l’Italia, non potevano iniziare meglio di così: appuntamento con lo sci alpino venerdì ore 10 per la combinata femminile.