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Con la vittoria di oggi a Soldeu nella prova di slalom speciale, Mikaela Shiffrin fa calare il sipario sulla stagione agonistica femminile di Coppa del Mondo, una stagione che l’ha vista non soltanto giganteggiare in lungo e in largo nel segno della vittoria e che l’ha contraddistinta oramai ancor di più come leggenda vivente avendo superato (E rimpinguato, oggi siamo a 88) il record di 86 vittorie di Stenmark a testimonianza della grandezza di questa atleta e di questa ragazza che, ogni anno di più, riesce a stupire il mondo a forza di classe e di trionfi.
Visto il rinvio della gara di Sölden, la Coppa del Mondo si apre a Levi e ad aprire le danze è proprio lei, incantevole e forte come sempre, a fare un back-to-back il 19 e il 20 novembre che lascia già presagire che alle avversarie anche quest’anno, in tecnico e in complessivo, che servirà qualcosa di estremamente speciale per sorprenderla.
Un trailer di una stagione per lei magica ed indimenticabile, una stagione che ha meritato dopo tante sofferenze e un periodo davvero brutto che l’ha segnata ma non l’ha piegata, dimostrando ancora una volta a se stessa il grande cuore che batte nel suo corpo.
Al di là delle vittorie, la sinfonia questi mesi è stata suonata a suo di record che hanno avvolta se stessa in una dimensione nuova, più grande, che può essere vissuta soltanto da coloro che non hanno paura di vertigini ai piani alti, che può essere vissuta soltanto da atlete come lei che fanno della storia la miglior arma vincente: tanti momenti come il trionfo in terra slovena nel gigante di Kranjska Gora disputato dopo le feste natalizie l’8 gennaio dove è andata ad eguagliare la sua ex compagna di squadra, l’indimenticabile Wondr Woman Lindsey Vonn centrando quota 82 vittorie divenendo così l’atleta più vittoriosa nella storia della Coppa del Mondo femminile.
Ma Mikaela è stata protagonista alla rassegna iridata di Courchevel/Méribel dove in terra transalpina ha vinto la medaglia d’oro nello slalom gigante davanti a Federica Brignone mettendo uno dei pochi sigilli che mancava alla sua carriera, quella d’argento nel supergigante della nostra Marta Bassino e nello slalom speciale, mentre esce praticamente all’ultima porta mentre era in testa nella manche di slalom di combinata che ha vissuto il trionfo di Federica Brignone.
Ma il momento importante è stato il 30 marzo scorso quando, vincendo lo slalom gigante di Åre, ottiene il successo numero 86 in Coppa del Mondo eguagliando il record stabilito da Stenmark, successo eguagliato e poi superato il giorno dopo nello slalom speciale facendo diventare lei il punto di riferimento nella numerologia dello sci alpino mondiale.
Mikaela quindi conclude la stagione portandosi a casa non soltanto la quinta Coppa del Mondo generale a cui vanno affiancate quelle di specialità in slalom speciale e slalom gigante per un totale di 14 vittorie su 23 podi, ma anche il titolo iridato a Méribel in gigante e gli argenti in super-g e tra i paletti stretti, un bottino di enorme rispetto che la contraddistingue ancor di più un mito non soltanto nel suo sport ma anche in quello inteso in senso generale, per un futuro sempre più luminoso a caccia di nuovi ed incontrastati record affinché si possa rendere sempre più corposo, un tomo di storia che porta la firma dell’autrice più speciale, la sua.
Giovanni Platania. Blogger sportivo, laureato in legge, appassionato di sport soprattutto invernali. Una frase su tutti, da inserire in questo “viaggio”:
“non leggete come fanno i bambini per divertirvi,o,come gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere.”
(Gustave Flaubert)