Oramai parlare di quali record di Mikaela Shiffrin ogni volta va a centrare comincia ad essere anche anacronistico per la grandezza e l’immensità di questa inarrivabile atleta non soltanto nello sci alpino ma nel mondo sportivo femminile, ma quello che è accaduto poco fa ad Are nel gigante in terra svedese è di quelli da ricordare nella maniera più assoluta in quanto segnano uno spartiacque assolutamente pazzesco considerando, che, la fuoriclasse di Vail finalmente è riuscita a raggiungere la vetta degli 86 successi in Coppa del Mondo detenuta da Stenmark per tanti anni scrivendo una pagina di storia assolutamente indelebile.
Un successo annunciato e che non era stato possibile arpionare prima di Campionati del Mondo di Courchevel – Méribel ma che oggi diventano una granitica realtà addolcita altresì dalla conquista anche della Coppa del Mondo di specialità gigante, l’ennesima gemma che va ad incastonarsi in una corona luminosa da regina immensa quale lei è al termine di una giornata agonistica straordinaria e per lei spettacolare ed indimenticabile.
Sulla gara, poco davvero da dire se non soffermarsi sul fatto che oggi non ce ne stava praticamente per nessuno; Mikaela infatti oggi ha fatto semplicemente un altro sport dominando il tutto sin dalla prima manche per poi completare la sinfonia nella seconda gestendo al meglio un ottimo margine di vantaggio sulle avversario sino a giungere alla tanto fatidica luce verde che significa storia. Avversarie che si inchinano a lei ma che ci raccontano di una splendida Federica Brignone che chiude seconda a 64 centesimi e Sara Hector che completa il podio a 92.
Ma Mikaela non si ferma di certo qui e, domani, appuntamento con la gara tra i paletti stretti per prendersi la vetta solitaria di una Leggenda che, da oggi, è entrata nella sala più lucente del Mito.
Giovanni Platania. Blogger sportivo, laureato in legge, appassionato di sport soprattutto invernali. Una frase su tutti, da inserire in questo “viaggio”:
“non leggete come fanno i bambini per divertirvi,o,come gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere.”
(Gustave Flaubert)