Sci Alpino: Dominik Paris è nella storia dello sci con il terzo sigillo in discesa sulla Streif

Della Streif di Kitzbuhël e del suo aspetto mitologico che al sol sentir nominare fa venire la pelle d’oca per la storia che è stata scritta e per le sensazioni che trasmette ne abbiamo parlato ieri, oggi invece menzioniamo le celebrazioni che consentono di arricchire la storia di questo grande tassello del mosaico dell’immenso mondo dello sport e che, per la quinta volta nell’albo d’oro della discesa libera, colorano d’azzurro il bianco cielo austriaco.

Il re, per questo 2019, della discesa libera maschile più famosa e suggestiva al mondo è ancora Dominik Paris che dopo il 2013 e il 2016 pone in essere una gara assolutamente fuori dal mondo riuscendo a battere di 20 centesimi un Beat Feuz che sembrava irraggiungibile dopo un tratto di scorrevolezza che è stato pura poesia per l’elvetico, interpretando al meglio il tracciato più difficile sulla faccia della terra; Paris così facendo entra nella storia dello sci con quattro affermazioni a Kitzbuhël con 3 appunto come detto in discesa cui bisogna aggiungere anche l’affermazione in super-g datata 23 gennaio 2015, un fuoriclasse incredibile che ancora una volta dimostra non soltanto il suo talento ma il suo stato di forma pazzesco dimostrando di essere uno dei migliori atleti presenti sulla faccia della terra in tratto veloce e di avere la certezza di stare all’interno di una dimensione che denota diverse categorie di differenza sopra molti avversari.

Scorrevolezza, attenzione nelle curve interpretandole maestosamente, e una concentrazione massima sono soltanto tre degli innumerevoli fattori e qualità che han permesso al nostro atleta di fare la differenza e di essere sommerso dagli onori della cronaca sportiva odierna scrivendo un’altra importante pagina di sport per l’Italia. Terzo posto per l’austriaco Streidinger che col pettorale numero 27 beffa Christof Innerhofer che chiude quarto staccato di 93 centesimi dalla vetta dove sventola fiero il nostro tricolore, e completa il podio chiudendo al terzo posto a 37 centesimi di distacco. Chiude i primi 5 l’austriaco Dunklemeier.

L’appuntamento con lo sci alpino, tempo permettendo, in Coppa del Mondo è previsto per domani con alle 09:30 la prima manche di slalom speciale a Kitzbuhël (Con la seconda alle 12:30), e alle 10:00 la discesa libera femminile a Garmisch-Partenkirchen

Nel tempio della velocità e della gloria respirando l’aria della storia: semplicemente Streif

“È difficile camminare sulle orme degli eroi, la loro falcata è troppo ampia.”

Prendendo in prestito un punto di vista molto caro a Turhan Raisev, letterato molto importante in terra bulgara, si può iniziare a definire un primo contorno ad ampio raggio per introdurre l’argomento di discussione inerente a quella che è semplicemente la pista più suggestiva di tutto lo sci alpino.

La località è Kitzbühel, un comune delizioso e incantevole con più di ottomila anime nel suo interno situato nel Tirolo in terra austriaca che dal lontano 1931 ospita annualmente il trofeo dell’Hahnenkamm, nome preso dalla montagna Hahnenkammrennen dove sulle piste Streif per l’ambito veloce, e Ganslern per l’ambito tecnico, vengono svolte le gare di Coppa del Mondo.

Oggi andremo alla scoperta della prima: quando senti nominare la Streif, capisci immediatamente che per quanto concerne lo sci alpino, lo sport invernale, e lo sport in senso generale (Come una sorta di insiemi dove gli uni contengono gli altri e si completano reciprocamente come una incantevole unità di intenti fra il cielo e il mare), questo nome è assoluto sinonimo diretto di storia, di imprese memorabili ed indelebili, e di coraggio.

Ci sono dei posti, all’interno del mondo dello sport, dove alcune cornici rappresentano l’esatta perfezione entro il quale poi si dipingerà un’opera che a prescindere sarà straordinaria: basti pensare a Montecarlo per la F1, all’Alpe d’Huéz per il ciclismo, a Wimbledon per il tennis, e proprio alla Streif per lo sci dove, quando vinci, hai quasi le stesse sensazioni degli allori forgiati dal sacro fuoco di Olimpia: pensate al cancelletto di partenza, dove gli atleti respirano non soltanto la tensione ma anche il peso della storia e del prestigio di questa pista praticamente unica al mondo: ci si lancia e si affronta subito la Mausefalle con il primo salto, poi è il turno della Steilhang, una doppia curva in contropendenza che anticipa il tratto centrale della pista, con il passo strettissimo del Brückenschuss cui segue la Steilhang dove l’atleta cerca la velocità massima e dove, probabilmente, si deciderà la prestazione; fase di ripido con l’Hausbergkante, che immette sul rettilineo finale dello Zielschuss.

Per i grandi campioni forgiati dagli onori di questo autentico tempio dello sport, l’albo d’oro dice che il primatista assoluto in discesa libera con cinque trionfi più una in super-g è l’elvetico Didier Cuche, mentre il percorso inverso è stato posto in essere dal grande Hermann Maier, con cinque vittorie in super-g e una in discesa; ad ogni modo entrambi sono nella storia di Kitzbuhël in ambito veloce con uno score totale di sei. Mentre in discesa si corre, come detto, dal 1931, in super-g la storia è molto più recente visto che si è partiti dal 1995. Le gare sono esclusivamente maschili anche se dal 31 al 61 anche le donne hanno avuto la possibilità di gareggiare con Traudl Hecker, 10 volte campionessa austriaca, ha ottenuto due affermazioni (Record) nelle ultime 2 edizioni disputate.

Anche l’Italia, e soprattutto nella storia recente, ha un grande lustro in questa pista: in discesa fu il grande Kristian Ghedina, il 24 gennaio del 1998, a bagnare l’appuntamento azzurro con la vittoria; nel 2013 e nel 2017 invece Dominik Paris fu l’eroe della Streif entrando nella storia come l’unico azzurro a vincere ben 2 volte la discesa qui in Coppa del Mondo; Peter Fill invece è stato l’unico italiano a vincere in entrambi i segmenti di gara alzando il trofeo nel 2015 in super-g (Primo italiano) e nel 2016 in discesa.

La tavola l’abbiamo apparecchiata, e adesso non ci resta altro che sederci e goderci lo spettacolo offerto da questi autentici eroi alpini capaci di lanciarsi da 1.665 metri di altitudine anche a 145 km/h; l’appuntamento con la velocità a Kitzbuhël è previsto per domani alle 11:30 con il super-g, e sabato alla stessa ora con la discesa; ricordiamo altresì che le ragazze saranno impegnate a Garmisch-Partenkirchen sabato alle 10 con la discesa, e domenica alle 11.30 con il super-g.