Bassino è supergigante: Marta vola sul tetto del Mondo

Author: Krzysztof Golik

Fabrizio Caramagna scrisse: “un filo d’erba. Le nuvole bianche nel cielo. La sabbia nei miei sandali quando esco dalla spiaggia. Tutto ciò che conosco di bello è senza pesantezza.” A Méribel esiste un solo inno ed è quello di Mameli, perché oggi dopo il titolo di Federica Brignone in combinata tre giorni fa, è Marta Bassino a farlo suonare avendo portato l’Italia sul tetto del mondo conquistando una monumentale vittoria in super-g ai Campionati del Mondo di sci alpino scendendo con la sua classe, la sua leggerezza, e con la sua determinazione, gli ingredienti perfetti che anche oggi sono quelli giusti per creare un’indelebile pagina di storia.

La fuoriclasse di Borgo San Dalmazzo fa valere ancora una volta la legge della più forte e, dopo tanti acuti in Coppa del Mondo, arriva quello ai Mondiali che va a contrassegnarla ancora una volta, ancor di più, come una delle atlete più forti sulla faccia della terra; Marta parte un pò lenta ma riesce metro dopo metro a far crescere la sua fiducia e la sua confidenza con la neve transalpina ponendo in essere una gara sublime facendo la differenza sul muro e nella parte finale dove risulterà incredibile e, come elemento fondamentale che alla fine conta più di tutti, inarrivabile. L’ultimo brivido arriva con Alice Robinson che era ancora in vantaggio al terzo intertempo, ma compie un errore nella parte finale e va a compromettere la sua gara.

La nostra piuma d’acciaio ci regala un emozione e una soddisfazione assolutamente di immense dimensioni rendendo ancora più azzurro questo Campionato del Mondo sin qui impeccabile attraverso una prestazione d’altri tempi griffando, nel migliore dei modi, questa giornata con la sua autorevole e prestigiosa firma; per lei si tratta del secondo titolo del mondo dopo quello preso nella gara di parallelo a Cortina nel 2021, e la terza medaglia in questa competizione, andando ad aggiungere anche il bronzo della gara a squadre ad Åre nel 2018. Prima di lei, l’Italia aveva vinto il titolo in super-g nel 1996 e nel 1997 con Isolde Kostner in quel rispettivamente del Sestriere e di Sierra Nevada.

Marta pazzesca come detto, che si mette al collo la medaglia d’oro precedendo sul podio Mikaela Shiffrin di 11 centesimi con la medaglia d’argento, mentre il bronzo va al duo Huetter – Lie a pari merito con un gap di 33 centesimi. La squadra azzurro oggi presentava oltre la neo campionessa iridata anche altre 3 atlete, con Federica Brignone che oggi manca il bis finendo ottava a 55 centesimi, Sofia Goggia decima a 76, ed Elena Curtoni alla casella numero 14 a 1.01.

Altra giornata memorabile quindi per l’Italia che domani dà appuntamento alla gara di super-g maschile a Courchevel con l’auspicio che possa arrivare qualche altra bella soddisfazione ma con il duo Odermatt-Kilde pronti a dare spettacolo sulle pendenze francesi. Ma oggi, a gioire, siamo ancora noi.

Finali Soldeu: in super-g sfere le di cristallo brillano nelle mani di Dominik Paris e Mikaela Shiffrin

A Soldeu si pone fine alla stagione della velocità con l’assegnazione degli ultimi verdetti nell’ambito di velocità in quel dello sci alpino per quanto concerne la Coppa del Mondo edizione targata 2018/19 oramai prossima al traguardo finale e la soddisfazione, azzurra, è arrivata eccome.

Dominik Paris scrive la storia dello sci italiano e va a trionfare, dopo la discesa ieri anche nel super-g e oltre la gara (Terza doppietta dell’anno) porta a casa anche la Coppa del Mondo di specialità per una giornata indimenticabile in merito allo sport italiano invernale e in generale. Dominik suggella dopo l’oro mondiale anche la sfera a testimonianza di un’annata a dir poco strepitosa che fa segnare la sesta vittoria nell’arco della stagione, la sedicesima in generale.

Tra le donne Mikaela Shiffrin scrive una nuova pagina di storia dello sci alpino andando a conquistare la sfera di cristallo piazzandosi al quarto posto a pari merito con l’austriaca Nicole Schmidhofer divenendo la prima atleta a vincere sia tale il titolo che quello in slalom speciale nell’arco della stessa stagione; terza Coppa del Mondo alzata al cielo nell’arco di pochi giorni, con quella generale, in attesa di sigillare anche il gigante.

La competizione maschile, oltre a Paris, ha visto sul podio anche lo svizzero Mauro Caviezel che torna sul podio staccato di 15 centesimi dall’italiano, mentre il terzo posto va all’austriaco Kriechmayr che deve abbandonare ogni sogno di vittoria di classifica essendo stato sopravanzato dal nostro atleta; l’altro azzurro in gara, Christoph Innerhofer chiude in quinta posizione, preceduto dal norvegese Jansrud, con un distacco di settanta centesimi dal compagno di squadra.

Sula gara, delle donne invece la vittoria va a una strepitosa Rebensburg seguita da Tamara Tippler con un gap di 15 centesimi che precede la nostra Federica Brignone, terza, staccata di 34 centesimi dalla vetta che prende il podio numero 28 nella sua carriera. Finisce settima Sofia Goggia, nona Nadia Fanchini, mentre più attardate le altre azzurre con il quattordicesimo posto di Elena Curtoni e il sedicesimo du Francesca Marsaglia a testimonianza di un avvio in chiaro scuro in queste finali per i colori azzurri.