Quel minuto e piú di gara tra silenzi e urla interiori

Anna Stonehouse/The Aspen Times | https://www.aspentimes.com/news/sports/shiffrin-vonn-speak-at-oakley-panel-monday/

“Cammino in segreto sentendo suoni di passi… L’immaginazione sembra impazzire… Ho tutto il tempo che mi serve, voglio sognare esaudire i miei desideri come questo futuro dove, già ora, siamo entrati.”

“Where i’m headed” é un pezzo strepitoso di poco più di venti primavere di etá di una splendida cantante norvegese, Lene Marlin, molto in voga in quel periodo a cavallo tra il vecchio e il nuovo millennio che, oltre ad essere una bella canzone, é anche un inno al futuro senza dimenticare però ciò realizzato al passato.

Aksel Svindal prima e Lindsey Vonn poi in questi giorni a questi ultimi Campionato del Mondo in scena ad Are, hanno salutato lo sport regalandoci le ultime loro sinfonie degne del loro spessore suonando l’ultimo valzer attraverso le musica della messa al collo delle medaglie di pregiato valore.

Al di lá dei risultati, ció che sicuramente mancherà a questi due atleti come a tutti quelli che in futuro lasceranno, saranno quegli attimi di silenzio in gara che si traducono nel rumore più assordante; provate a chiudere gli occhi ed a pensare a quel minuto e piú: abbasso la mascherina, aspetto il timing che mi dia il via libera al cancelletto, e scendo. Scendo laddove si sente soltanto il rumore del tuo respiro che in quei frangenti va a contrarre le nozze con il graffiante brusio della neve che si taglia sotto le lamine dei propri sci, quei semplici rumori tanto leggeri ma quanto rumorosi che vanno a mescolarsi soltanto forse a metà gara con il brusío del tifo che senti dalle tribune e che ti acclama verso l’arrivo al traguardo dove, una volta giunto, puoi lasciare andare tutta l’adrenalina accumulata che brucia come benzina dentro un motore da corsa.

Un atleta vive per i risultati per le vittorie certo, ma anche per le emozioni che scorrono all’interno del proprio corpo, perché senza queste non si avrà la sete la voglia di andare a centrale un nuovo obiettivo. Si scende per questo, per sentirsi vivi compiendo nel frattempo quello che il proprio mestiere andando ad inseguire quello che è un relativo sogno.

Aksel e Lindsey chissá quante volte avranno trovato tutto questo, tutto questo che si mescolato spesso e volentieri con la vittoria, con razionalità ed incoscienza, nei periodi ok e anche nei momenti negativi hanno sempre cercato di ottenere il massimo della loro prestazione trovando le riserve di energia dal pozzo profondo del loro mare di emozioni tenuto in un angolo segreto e riservato del loro spirito.

E Adesso? Adesso rimane un silenzio diverso che non sarà mai puro nel vero e proprio significato di questa parola, perché continuerà a far rumore in quanto riecchegiante nei libri di storia dello sport e delle imprese memorabili della vita di un atleta griffati dal più autorevole dei loro gesti; una nuova vita vissuta più a contatto con i propri cari, raccontando magari ai più piccoli il vero senso di quei brividi lungo la schiena facendo comprendere, ancora una volta, il significato più profondo di uno scopo connesso come un filo al proprio reticolato di desideri interiori.

Adesso inizia una nuova fase, dove magari non ci sarà piú quel bip e quelle grattate sulla neve, ma una serie di altre sensazioni che emergeranno una volta fermi guardando dietro dove, con fierezza, si potrà assolutamente visionare e rendersi conto che tutto ciò che é stato fatto é stato posto in essere attraverso una magia che forse, finché sei dentro il cerchio, magari sai di non possedere ma che invece hai. No, non sarà mai silenzio.

Quello splendore c’era eccome e chi ha visto, corso accanto, ed ammirato, non potrà che raccontare per sempre di quei silenzi che hanno raccontato la storia così tanto unici tali da farci comprendere che per quella gemma statunitense e quel vichingo d’acciaio un grazie, no, non sará mai abbastanza.

Il talento di Mrs. Lindsey Vonn

Walt Disney disse una volta : “tu puoi disegnare, creare e costruire il posto più bello del mondo. Ma ci vogliono le persone per rendere il sogno realtà.”

Quando pensiamo a Walt Disney, pensiamo a milioni di sogni che guardando centinaia di suoi film abbiamo tutti noi creduto più di una volta che si potessero tramutare in realtà; crescendo poi, osservando alcuni atleti che hanno lasciato indelebilmente il segno nel libro dello sport attraverso le loro gesta che gli han permesso di segnare il tempo ed entrare nella storia direttamente dalla porta principale travolti dagli onori del caso, abbiamo davvero pensato che proprio quei sogni visti in quelle proiezioni, spesso, erano reali: Lindsey Vonn è stata una che ha fatto nascere pensieri come questi in quanto sciando ci ha spiegato come la meraviglia potesse travalicare ogni confine.

La bella Lindsey è stata brava a sfruttare al massimo tutto il suo talento arrivando a raggiungere le vette più alte del suo sport e di quello in generale, bypassando ogni tipo di sfortune di infortunio che ne han segnato la carriera, rialzandosi sempre più forte e e andando a centrare i suoi obiettivi. Sciare, disegnare, incantare, emozionare, dipingere: tanti verbi diversi tra loro ma uniti sotto il comune denominatore di questa infinita campionessa che li ha uniti spesso e volentieri sotto il prestigioso tempio della vittoria.

Una donna meravigliosa ancor prima dell’atleta, sempre disponibile con tutti senza sottrarsi mai a qualsiasi sorriso con i suoi appassionati: a differenza di molte altre star celebri sulla faccia del mondo, lei, è stata la più umana tra gli extraterrestri sportivi, una perla rara in un mondo che va sempre di fretta e cade spesso nell’indifferenza; l’amore attuato nel suo sport e nei confronti di tutti coloro che gli hanno dimostrato affetto e una dedizione assoluta nel lavoro effettuato sino ai minimi dettagli convolato a nozze con il suo talento, sono state le armi più grandi di una campionessa senza tempo che è stata in grado di unire il mondo sotto un’unica grande bandiera, la sua, portando chiunque dalla sua parte perché è davvero impossibile non amarla.

Anno dopo anno però è normale che il fisico ti presenti il conto dopo tanti stop, e forse adesso è arrivato il momento di fermarsi per dare un po’ sollievo a quelle ginocchia facendogli tirare il fiato e riposando; non sappiamo se quella di Cortina sia stata davvero l’ultima gara ufficiale per Lindsey Vonn abbracciata dalla nostra Sofia Goggia, un’altra perla rara in una mare immenso come quello dello sport, quello che è certo è che se addio dovrà essere questo verrà fatto con tutti gli onori possibili ed immaginabili dei questo mondo e non con la tristezza nel cuore, quegli onori che solo e soltanto una campionessa dell’elite più celebre nella sala dello Sport con la S maiuscola possa ottenere, salutando il mondo sportivo davvero come si deve davanti a  tutti noi cui abbiamo assistito alle sue gesta avendo avuto il privilegio di ammirarla nel corso di quel tempo che lei stessa si è impegnata con magia a fermare.

Già, questa volta, cercheremo noi di regalarle una emozione con la consapevolezza che non basterà per tutte le meraviglie che ci ha donato facendoci assistere, probabilmente, allo sci più bello che si sia mai visto.

Ufficiale: questa, per Lindsey Vonn, sarà la sua ultima stagione

Indipendentemente dal record di Stenmark, la bella Lindsey dirà addio alle gare.

Qualche mese fa avevamo realizzato un post a seguito delle risposte che Lindsey Vonn, ai suoi fan sul social Instagram, aveva dato in merito ad un eventuale addio alla carriera agonistica al termine della stagione 2018/19; in quell’occasione la fuoriclasse statunitense aveva dato per probabile il saluto definitivo ai suoi amati sci lasciando, comunque, uno spiraglio aperto per un proseguimento del suo lavoro: adesso, però, è arrivata la conferma ufficiale dell’addio che verrà.

Lindsey Vonn in quel di Manhattan in occasione di un evento, ha confermato che al termine della sessione agonistica ufficiale abbandonerà definitivamente il circo bianco affermando che ha realizzato l’obiettivo di essere la donna dello sci più vincente di tutti i tempi e, anche se non dovesse battere il record di vittorie in Coppa del Mondo detenuto dal grande Ingemar Stenmark la decisione è stata già presa: “se riesco a centrare il record, che sarebbe la realizzazione di un sogno,ma anche se non dovessi farcela.”

Secca, decisa, determinata come sempre Lindsey ha messo chiarezza in merito ad una decisione molto rilevante per la sua vita a dimostrazione della serietà immensa di questa splendida atleta che ha scritto pagine indelebili di storia per sé stessa, per lo sci alpino, e per tutto lo sport in senso prettamente generale.

Una carriera da sogno quella della Vonn, che già dall’ambito giovanile aveva lasciato evidenziare quel talento incredibile che ti fa pensare subito ad un soggetto in via predestinata per quel che riguarda l’avvento nella terra dei successi: un titolo olimpico, due iridati, quattro CDM generali, 8 in specialità di discesa, cinque di Super-G, quattro di combinata, più le già note 82 vittorie in rassegna continentale per un totale complessivo di ben 137 podi con numeri aggiornabili, naturalmente, con la stagione ventura.

Lindsey compirà 34 anni fra qualche giorno, il 18 ottobre, abbiamo visto sicuramente altre atlete lasciare al di là dell’età ma sappiamo benissimo i numerosissimi infortuni che han colpito la velocista made in USA senza però mai metterla in ginocchio, che comunque han inevitabilmente segnato il suo percorso e oggi, naturalmente, imbastire un allenamento specifico e pesante come quello degli sciatori non è cosa da poco e la fatica e qualche dolore comincia di sicuro a farsi sentire.

Prepariamoci quindi ad applausi ad ogni pista che quest’anno andrà a calcare dove, sicuramente, la meravigliosa atleta di St. Paul riceverà gli onori che merita per aver omaggiato tutti noi e lo sport complessivo con la sua straordinaria ed inarrivabile classe dentro e fuori dalle piste dimostrando come una stella possa diventare immensa e ancor più luminosa attraverso la semplicità e la disponibilità.

Paulo Coelho disse che “la magia è un ponte che ti permette di passare dal mondo visibile in quello invisibile. E imparare le lezioni di entrambi i mondi“: un qualcosa di molto tangibile in questi lidi dove la più grande sciatrice di sempre ha travalicato lo spazio dell’impossibilità rendendola possibile mostrando, sotto gli occhi di tutti, quanto la tenacia e lo spirito di sacrificio possano spingerti al di là di ogni cosa quando riesci a creare qualcosa di importante con il talento di madre natura e la magia che hai assunto con il susseguirsi del tempo.

Thank you so much for your magic Lindsey. You are in the history.

You are THE history.

Lindsey Vonn: “sarà la mia ultima stagione della carriera”

La Lindsey Vonn che non ti aspetti: come un fulmine a ciel sereno, la pluricampionessa olimpica e mondiale dello Sci Alpino qualche giorno fa, rispondendo a un tifoso in quelle delle storie di Instagram che le chiedeva fino a quando potrà spingersi nello sci professionistico, ha replicato che questa sarà la sua ultima stagione sui palcoscenici internazionali che per quasi più di quindici anni l’ha vista come protagonista assoluta.

Tuttavia, la stessa, non ci consente di commuoverci e di preparare elogi su elogi che sarebbero comunque non sufficienti vista la grandezza realizzata in tutto questo tempo e un grazie per le emozioni non basterebbe, perché qualche risposta dopo ad un altro fan che le chiedeva se il ritiro sarebbe ottemperabile anche senza l’agognato record di Ingemar Stenmark di vittorie in Coppa del Mondo, la Vonn ha risposto così:

“Bella domanda, non saprei rispondere…”

L’interpretazione più ovvia per la splendida Lindsey è che, se questo benedetto record dovesse cadere dopo anni e anni distante soltanto 4 vittorie ad eguagliare la vetta 82 e, ovviamente, una in più per entrare immediatamente ancor più nella Leggenda con L maiuscola, il ritiro sarebbe cosa pressoché fatta; diversamente però, qualche altra riflessione la fuoriclasse di St. Paul se la farebbe di certo.

Gli anni passano, le fatiche aumentano, e il corpo seppur super allenato in questi anni di Lindsey sicuramente avverte maggiormente la fatica rispetto a qualche anno fa e, un altro anno agonistico di sicuro sarebbe non leggero; una Vonn che si dedica anima e corpo ancora come nel primo giorno in pista e in palestra (Sotto gli occhi severi e attenti del poster di Stenmark che ha affisso come motivazione), e che è stata un VERO esempio non solo per lo sci ma per tutto lo sport in generale per la forza dimostrata dentro le piste e la straordinaria umanità che ha dimostrato fuori con colleghi, tifosi, ed addetti ai lavori. 

Il curriculum non ha mai inciso sul rapporto con gli altri facendola apprezzare per la donna meravigliosa che è ancora prima dell’atleta: un esempio clamorosamente raro in un mondo sportivo oramai capeggiato da molto fanatismo e da indisponibilità irritanti. 

A Lindsey non possiamo che augurare il meglio per la stagione che verrà e per tutto ciò che concerne la sua vita perché, di campionesse ne vediamo tutti i giorni ma, di Leggende, no. Sono rare, perché passano poche volte nella vita e quando accade lasciano il segno come ha fatto lei, scrivendo la storia nel firmamento più prestigioso dello sport griffato dal suo splendore e della sua magnificenza.

La nuova stagione di Lindsey Vonn

Cosa ci riserverà allo start della nuova stagione la fuoriclasse a stelle e strisce?

Vonn

Quale stagione per Lindsey Vonn?

E’ questa, tra gli addetti ai lavori e ovviamente tifosi, la domanda più ricorrente made in USA per la prossima stagione di Sci Alpino.

L’ambito che ci siamo lasciati alle spalle da qualche mese ci ha fornito delle ottime indicazioni sulla “Wonder Woman” più famosa dell’intero mondo dello sport in generale: 5 vittorie in coppa del mondo con la coppa di specialità di discesa libera sfuggita per un soffio a favore della nostra Sofia Goggia, e un ottimo bronzo olimpico in quel di PyeongChang sempre nella stessa disciplina; una stagione che ha sancito il ritorno alle gare in pianta stabile della fuoriclasse del Minnesota dopo il bruttissimo infortunio occorsogli un anno prima a Soldeu. 

Lindsey a ottobre compirà 34 anni, e in un mondo agonistico fare delle riflessioni in un’ottica di flessione appare del tutto legittimo, ma quando si disquisisce in merito a una delle atlete non solo più forti della storia ma che detiene altresì una solidità fuori dal comune alle voci “preparazione” e “fame di vincere”, allora il tutto stride alla grande fino a decadere nell’errore più totale in merito a tali pensieri. Lei è davvero un altro pianeta.

La Vonn, al di là del record di Stenmark che insegue e che vorrà battere per diventare l’atleta più vincente della storia della Coppa del Mondo, ha una sete di ampia rivalsa e in occasione della nuova sessione 2018/19 più i Mondiali, di certo vorrà dimostrare al mondo intero il suo valore, vorrà far vedere ancora la sua caratura e, probabilmente, se ultimo anno sarà vorrà farlo con un acuto.

E’ naturale pensare a un suo ritiro nel 2019, lo sanno anche oltreoceano dove si coccolano l’enfant prodige Shffrin dopo aver salutato un calibro notevole come Julia Mancuso, ma è del tutto logico immaginare parimenti la voglia che ha questa splendida atleta di scrivere, ancora una volta, una immensa pagina di storia dello sport mondiale. 

I grandi Campioni possono lasciare solo dopo un altro grande show dinnanzi al palcoscenico del mondo; d’altronde in oriente si dice che la volpe prima di andarsene si volta sempre verso la collina dove è nata: voltandosi, Lindsey, troverà non soltanto grandi sorrisi ma anche una scia di trionfi merito del suo carattere, della sua forza, e della sua tenacia, elementi volti a testimoniare inequivocabilmente che lei è senza dubbio la N1 di sempre. La più grande assieme alla Pröll, e quella che ha messo un sorriso in più agli occhi di tutti gli appassionati in ogni trionfo a dispetto di ogni nazionalità.

Lindsey Vonn sta, come sempre, preparandosi al dettaglio per presentarsi al meglio davanti ai cancelletti di partenza; preparazione meticolosa, cura nei minimi particolari dal punto di vista atletico, e tanto desiderio di arpionare ciò che si sogna da una vita. La ricetta è sempre la stessa per presentare uno dei piatti sportivi più belli sotto ogni punto di vista di sempre.

Buzan scrisse che “Qualunque cosa possiate fare, o sognate di fare, dovete iniziare a farla. L’audacia reca in sé genialità, magia e forza.” 

Tutto assolutamente in linea con l’argomento di testo con una Vonn che, qualunque cosa deciderà di fare al termine della prossima annata bianca, siam certi che si presenterà ai nastri di partenza con tutta l’audacia di questo mondo mostrando allo stesso tutta la sua genialità ancora una volta con l’auspicio, che non sia l’ultima perché la sete di vedere campioni in azione, non verrà mai placata per chi ama lo sport.